Ciliegio acido in Ucraina: le migliori combinazioni resistenti alla siccità

11 giu 2025
1597

Il cambiamento climatico ha reso la tolleranza alla siccità una delle priorità nella frutticoltura moderna, soprattutto per specie come il ciliegio acido (Prunus cerasus L. o Cerasus vulgaris Mill.), che nell’ecoregione della steppa alberata dell'Europa orientale—ed in particolare in Ucraina—affronta condizioni estive sempre più estreme.

Un recente studio, condotto in questa zona, ha analizzato tra il 2022 ed il 2023, 35 combinazioni cultivar-portainnesto per individuare quelle con maggiore tolleranza alla siccità, valutando parametri fisiologici chiave come la capacità di ritenzione idrica, il recupero di turgore, il deficit idrico e l’idratazione dei tessuti fogliari.

Le cultivar utilizzate sono state “Igrushka”, “Lutovka”, “Balaton”, “Erdi Botermo”, “Nochka” e “Turgenevka”, ed una selezione promettente, “D 36-25”. I portinnesti utilizzati sono stati “Prunus mahaleb”, “Krymsk 5”, “V-2-180”, “V-2-230”, “V-5-88” e “Rubin”.

Risposte fisiologiche delle piante

Durante periodi di elevato stress idrico, le combinazioni analizzate hanno mostrato un indice di deficit idrico compreso tra 2,2% e 9,2%, con valori compresi tra 2,2% e 5,6% per le combinazioni con una buona resistenza.

L’idratazione dei tessuti fogliari si è attestata su un intervallo compreso tra 60,87% e 65,93% per le cultivar e tra 60,23% e 64,19% per i portainnesti, evidenziando la capacità delle piante di mantenere livelli idrici adeguati anche in condizioni di carenza idrica.

La capacità di ritenzione idrica dei tessuti ha registrato perdite medie del 10,9% dopo 2 ore, mentre ad alti livelli di deficit idrico era di 13,7%; dopo 4-6 ore, la capacità di ritenzione idrica è aumentata del 2,41-3,45% all'ora.

Recupero del turgore e combinazioni promettenti

Il recupero del turgore, parametro fondamentale per la ripresa della funzionalità cellulare dopo eventi di disidratazione, ha mostrato valori tra il 40,3% e il 52,7%.

Inoltre, contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, all’aumentare del deficit idrico si è registrato un aumento nel tasso di recupero del turgore, a dimostrazione del fatto che alcune combinazioni portainnesto-cultivar possiedono meccanismi efficaci di compensazione fisiologica.

In questo contesto (steppa dell’Ucraina), le combinazioni con portainnesti clonali “V-5-88”, “V-2-230” e “Rubin” hanno mostrato le performance più promettenti.

Inoltre, le cultivar “Nochka”, “Balaton” e “D 36-25” si sono distinte per minori perdite idriche, risultando quindi più idonee alla coltivazione in aree soggette a stress idrico.

Fattori influenti e approccio integrato

L’analisi multifattoriale ha confermato che i principali fattori che influenzano la resistenza alla siccità sono le condizioni climatiche (26%), seguite da cultivar (17%) e portainnesto (9%).

Significative sono anche le interazioni, tra clima e cultivar (22%) e tra portainnesto e cultivar (18%), evidenziando l’importanza delle interazioni e la compatibilità genetica tra le componenti.

Le conclusioni dello studio sottolineano la necessità di un approccio integrato per la selezione di combinazioni ciliegio-portainnesto più resilienti, orientato non solo sulla base di singole caratteristiche genetiche ma sulla complessa interazione tra pianta e ambiente.

Tutte le combinazioni analizzate si sono dimostrate tolleranti alla siccità, ma le migliori performance si sono ottenute con l’utilizzo di portainnesti selezionati che, in sinergia con cultivar ben adattate, permettono alla pianta di mantenere un equilibrio idrico funzionale anche nei periodi più critici.

In un contesto climatico in continua evoluzione, l’attenzione al risparmio idrico e la selezione di combinazioni cultivar-portinnesto specifiche per ogni zona pedo-climatica risulta essere fondamentale per una maggiore sostenibilità della cerasicoltura.

Fonte: Grynyk, R. (2024). Drought Resistance of Cerasus vulgaris Mill. Cultivars Depending on Rootstock in the Right-Bank Part of the Western Forest-Steppe Region. Agrobiodiversity for Improving Nutrition, Health and Life Quality, 8(2). https://doi.org/10.15414/ainhlq.2024.0023 

Fonte immagine: Battistini Vivai

Andrea Giovannini
Università di Bologna


Cherry Times - Tutti i diritti riservati

Potrebbe interessarti anche

Dinamiche e strategie dei paesi emergenti della cerasicoltura mondiale

Produzione

14 nov 2025

Il mercato globale delle ciliegie cresce con tassi record: Turchia, Cile e Uzbekistan guidano l’espansione produttiva e commerciale. Focus su esportazioni, rese agronomiche e mercati di destinazione tra Europa, Asia e America Latina. Scopri tutti i dati chiave aggiornati.

Genoma del ciliegio dolce ‘Tieton’: rivoluzione genetica dalla Cina

Breeding

24 ott 2025

Un nuovo genoma di riferimento per il ciliegio dolce ‘Tieton’ sviluppato in Cina segna un passo epocale nella genomica vegetale, con dati ad alta precisione che aprono nuove frontiere per il miglioramento genetico e la selezione di cultivar più produttive e resistenti.

In evidenza

Cracking delle ciliegie: cause, rimedi e ricerca su varietà resistenti

Gestione

21 nov 2025

Il cracking nei frutti di ciliegio dolce è un problema grave per la produzione. Esploriamo le cause fisiologiche, le tecniche di prevenzione più efficaci e le varietà più tolleranti al cracking per migliorare la qualità e la resa del raccolto in modo sostenibile.

Ciliegie peruviane pronte a conquistare la Cina: al via i test in sei regioni andine

Produzione

21 nov 2025

Il Perù punta sulle ciliegie come nuova coltura da esportazione. Dopo 10 anni di sperimentazioni, sei regioni testano varietà resistenti. Obiettivo: entrare nel mercato cinese, dominato oggi dal Cile, sfruttando la logistica del nuovo megaport di Chancay.

Tag Popolari