Progetto INSTINCT: Centro Laimburg e Università di Bolzano sullo sviluppo di nuove soluzioni smart contro insetti dannosi

08 mar 2024
846

Kick-off del progetto INSTINCT: sistemi digitali a supporto degli agricoltori locali nella lotta contro i parassiti. È partito quest’anno il progetto INSTINCT, guidato dal Centro di Sperimentazione Laimburg in collaborazione con la Libera Università di Bolzano, Eurac Research e la PMI innovativa FOS S.p.A.

L'obiettivo è trovare nuove soluzioni nella lotta contro insetti dannosi per la frutticoltura in Alto Adige. Il progetto prevede lo sviluppo e la validazione di trappole che impiegano nuove sostanze attrattive, sensori smart e intelligenza artificiale. Lo scopo è di fornire conoscenze e dati scientifici per minimizzare l’impiego di insetticidi di sintesi in agricoltura. Il progetto è realizzato con il cofinanziamento dell’Unione europea.

La lotta sostenibile agli insetti dannosi in agricoltura è una delle strategie fondamentali della ricerca scientifica del Centro di Sperimentazione Laimburg. Obiettivo è indentificare metodologie che permettano di ridurre l’impiego di insetticidi di sintesi e limitarli allo stretto necessario.

Con il progetto INSTINCT, il cui lancio è avvenuto lo scorso 28 febbraio, verranno impiegate nuove sostanze attrattive, nuovi sensori e l’intelligenza artificiale per sviluppare e validare trappole smart per il monitoraggio da remoto di insetti dannosi.

Nello specifico si tratta del parassita del melo, Cydia pomonella e del moscerino dei piccoli frutti, Drosophila suzukii, insetto esotico che colpisce anche l’uva schiava e le ciliegie. Questi insetti causano ogni anno danni ai frutteti in Alto Adige con conseguenti perdite economiche.

“La nostra ricerca mira a sviluppare strategie a supporto delle aziende agricole nella gestione degli insetti nocivi con lo scopo di minimizzare l’impiego di prodotti fitosanitari. Adotteremo anche tecnologie innovative, quali la sensoristica e l’intelligenza artificiale, per fornire al settore agricolo conoscenze fondate e adeguate per affrontare le sfide del presente e del futuro”, dichiara Michael Oberhuber, Direttore del Centro di Sperimentazione Laimburg.

Monitorare la presenza in frutteto di questi insetti è di fondamentale importanza per definire il momento ottimale di intervento con una strategia di contenimento che sia maggiormente sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico. “L’obiettivo del progetto INSTINCT è quello di comprendere la diffusione e le dinamiche di popolazione di questi insetti tramite l’ideazione di nuove trappole intelligenti appositamente costruite.

Le trappole permetteranno di studiare i cicli vitali di questi animali e come essi interagiscono con l'ambiente circostante, grazie all’integrazione di dati metereologici”, sottolinea Silvia Schmidt, coordinatrice di progetto e responsabile del neo-gruppo di lavoro Metodi Biologici di Protezione delle Piante del Centro di Sperimentazione Laimburg.

Queste informazioni saranno utili per poter pianificare e mirare l’intervento con strategie di contenimento degli insetti dannosi nei momenti strettamente necessari.

Trappole che riconoscono gli insetti dannosi grazie all’intelligenza artificiali

Le trappole cattureranno gli insetti grazie all’impiego di sostanze attrattive sviluppate nell’ambito di un altro progetto del Centro di Sperimentazione Laimburg e della Libera Università di Bolzano (Progetto DROMYTAL). Gli insetti verranno attratti nella trappola e rilevati da appositi sensori.

L’intelligenza artificiale nell’arco del progetto sarà allenata a riconoscere gli insetti target e registrare così l’incidenza di cattura. Contemporaneamente al rilievo delle caratteristiche degli insetti, dei sensori ambientali rileveranno dati metereologici, come irraggiamento, umidità e temperatura dell’aria.

Ciò consentirà il monitoraggio a distanza degli insetti e la determinazione del momento ottimale per applicare metodi di contenimento nonché di correlare meglio i parametri ambientali e la dinamica di diffusione delle due specie. Grazie a questa strategia, si mira a ridurre al minimo i trattamenti fitosanitari ed evitare quelli superflui, con conseguente beneficio per la popolazione, l’ambiente e l’economia.

Fonte: Laimburg
Immagine: Laimburg


Cherry Times - Tutti i diritti riservati

Potrebbe interessarti anche

Avances recientes: dal Cile un seminario sulle ultime ricerche e innovazioni sul ciliegio

Eventi

06 nov 2023

L'industria ha identificato alcuni aspetti come sfide, e l'università si è assunta il compito di condurre le relative ricerche. In merito all'evento di Avances recientes tenutosi il 19 ottobre, interamente dedicato al ciliegio, ha parlato l'Università del Cile.

Fertilizzazione azotata: studi dimostrano che l'aspetto importante è non eccedere!

Difesa Gestione

05 set 2023

In conclusione, i risultati indicano che 60 kg di azoto per ettaro è la dose migliore per fornire una nutrizione adeguata ai ciliegi acidi. L'apporto di azoto ne ha aumentato la presenza nelle foglie, mentre ha diminuito le concentrazioni di fosforo e il potassio.

In evidenza

Il futuro della cerasicoltura in Emilia-Romagna: sfide, costi e strategie da affrontare

Produzione

23 apr 2025

La cerasicoltura emiliana affronta sfide decisive: manodopera costosa, impianti onerosi, emergenze fitosanitarie e il peso della GDO. Scopri le strategie per rilanciare la produzione locale e valorizzare la qualità delle ciliegie in un contesto competitivo globale.

Traverse Bay Farms lancia il logo “Ciliegie USA – Mai importate” per sostenere i coltivatori locali

Mercati

23 apr 2025

Traverse Bay Farms svela il nuovo logo “Ciliegie coltivate in USA – mai importate”, a supporto dell’agricoltura americana e della trasparenza alimentare. Un’iniziativa concreta per valorizzare la filiera corta e i produttori locali del Michigan.

Tag Popolari