Stefano Lugli - SL Fruit Service
Coordinatore comitato tecnico-scientifico
Prosegue la rassegna di Cherry Times sui recenti risultati dai programmi internazionali di breeding sul ciliegio. Oggi parliamo della nuova serie di portinnesti Veigi® insieme a Peter Stoppel, noto cerasicoltore e ibridatore tedesco. Oltre ai soggetti Weigi®, Stoppel ha selezionato e diffuso le varietà di ciliegio precoci della linea Prim® e quelle tardive denominate Final®, entrambe commercializzate col marchio Cerasina®.
Come nascono i portinnesti Weigi®?
"Tutto nasce mezzo secolo fa quando, nel 1965, 18 selezioni di portinnesti Weiroot vennero presentati a Weihenstephan (D) dal Prof. Hermann Schimmelpfeng. Questi cloni sono stati poi incrociati nel 1989 con alcune selezioni della serie Gisela ottenuti dal Prof. Werner Gruppe a Giessen (D)".
"Questo incrocio ha prodotto 400 piantine che sono state messe a dimora a Weihenstephan nel 1990 e valutate e selezionate per 10 anni insieme ad Herman Schimmelpfeng. Cinque di questi ibridi complessi di Prunus” prosegue Stoppel “sono stati scelti e messi in sperimentazione nella mia azienda agricola a Kressbronn am Bodensee (D)”.
Come si è passati dai primi test di prova alla diffusione commerciale?
"Dopo i primi test, Il materiale vegetale di questi portinnesti è stato dapprima propagato in vitro e successivamente allevato e innestato in vivaio presso Gräb gehölze und obstbau. Dal 2023 le piante innestate sono state diffuse per ulteriori test sperimentali in diversi areali, in Germania, Francia e Italia".
I risultati delle prove” precisa Stoppel “sono stati molto promettenti, in particolare per quattro cloni (Weigi® 1, Weigi® 2, Weigi® 3 e Weigi® 4), che sono stati registrati, brevettati e licenziati commercialmente. La licenza per la propagazione in vitro è stata assegnata a Vitroplant di Cesena (I).
Immagine 1: Classi di vigoria dei portinnesti serie Weigi®.
Quali sono le principali caratteristiche dei portinnesti Weigi®?
“Weigi®1 è consigliato per i climi dell'Europa centrale, soprattutto su terreni freschi e con varietà autofertili. Ha una crescita approssimativamente uguale a quella di Gisela® 6, ma è molto meno sensibile di Gisela® 6 alle alte temperature estive e agli stress idrici. Per queste sue caratteristiche, ha dimostrato di potersi adattare bene anche nelle aree di coltivazione meridionale, in Italia. Inoltre, l’apparato radicale di Weigi1 resiste piuttosto bene in caso di piogge abbondanti e ristagni idrici. alle ondate di calore”.
Immagine 2: Piante innestate su Weigi® 1, al centro, su Weigi® 2, a sinistra, e MaxMa® 60, a destra.
“Weigi® 2 nel clima dell'Europa centrale e su terreni leggeri mostra crescita leggermente superiore a Gisela® 5. La resa produttiva è simile a quella di Gisela® 5, ma la pezzatura dei frutti è leggermente più grande e, in caso di clima molto caldo, i frutti degli alberi innestati su Weigi® 2 dimostrano una tenuta di maturazione rispetto a quelli innestati su Gisela® 5".
"Inoltre, Weigi® 2 tollera meglio le fluttuazioni dell'apporto idrico grazie al suo apparato radicale più profondo. Il Weigi® 2 a volte cresce poco nei primi due anni, mentre dopo il secondo anno lo sviluppo vegetativo risulta superiore a Gisela® 5. Weigi® 2, in zone a clima caldo come quelle europee meridionali o cilene settentrionali, ha mostrato una crescita simile a quella degli areali temperati".
"Nel Cile centrale, Weigi®2 è già coltivato su larga scala, così come nella Francia meridionale, nel nord Italia e in Spagna, dove si sono avuti buoni riscontri in ceraseti intensivi fino all’ottavo anno dall’impianto”.
Figura 3: Piante innestate su Weigi® 2, a sinistra, e Colt, a destra.
"Weigi®3 e Weigi® 4 come vigoria si collocano tra la Gisela 6 e Colt. Entrambi sono consigliati per terreni meno fertili o con limitate disponibilità irrigue. Anche su questi abbiamo riscontrato buoni risultati in Italia, nella Francia meridionale e in Germania".
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