Durante Fruittrade 2025, il colosso cileno ANASAC ha illustrato la propria visione per un’agricoltura frutticola sostenibile, con un occhio di riguardo al settore cerasicolo.
L'azienda ha presentato soluzioni concrete per affrontare le sfide future del comparto, puntando su innovazione, tecnologia e nuovi modelli di incentivazione per i produttori.
La sostenibilità come leva
Nella cornice di Fruittrade 2025 – il più importante evento della frutticoltura cilena tenutosi presso Espacio Riesco – ANASAC ha confermato il proprio impegno verso un’agricoltura più sostenibile, intervenendo con la conferenza “Innovazione e sostenibilità per guidare il futuro agricolo”, tenuta da Daniel Galindo, responsabile del settore Crop Protection dell’azienda.
L’incontro si è svolto nella Sala 1, dedicata interamente alla filiera del ciliegio, e ha affrontato i principali nodi del comparto: dalla gestione agronomica alla qualità del prodotto, fino ai temi fitosanitari e all’accesso ai mercati internazionali.
“Sostenibilità non è solo un valore, ma uno strumento per rafforzare la sicurezza alimentare, sia in Cile che all’estero”, ha dichiarato Bernardita Contesse, Responsabile della Sostenibilità in ANASAC.
Secondo Contesse, oggi l’agricoltura deve affrontare il compito complesso di produrre di più e meglio, integrando nuove priorità come il rispetto dell’ambiente e delle comunità agricole.
“Il Cile ha un’opportunità unica di differenziarsi non solo per la qualità dei suoi frutti, ma anche per i suoi sistemi di produzione sostenibile. La sostenibilità aggiunge valore reale alle nostre esportazioni”, ha aggiunto.

Un’agricoltura con tre pilastri
Durante l’intervento, Galindo ha illustrato le principali direttrici su cui si muove ANASAC per supportare l’agricoltura cilena: innovazione, tecnologia e sostenibilità. “Sono parole che raramente si sentono in eventi come questi, ma sono il cuore del nostro lavoro”, ha affermato.
La strategia dell’azienda si basa sull’ascolto costante dei produttori e sull’investimento in ricerca per generare soluzioni adattate alle reali esigenze dei coltivatori.
Queste includono anche il comparto cerasicolo, con team tecnici dedicati, collaborazioni internazionali e l’introduzione di strumenti innovativi per la protezione delle colture.
“Activa tu Carbono”
Uno degli annunci più significativi è stata l’estensione del programma “Activa tu Carbono”, lanciato inizialmente nel comparto della barbabietola e oggi in fase avanzata per l’avellano.
A partire dal 2026, il progetto verrà esteso anche alla filiera delle ciliegie.
“Pagheremo i produttori in base a quanto sono sostenibili”, ha sottolineato Galindo. Il programma, sviluppato in collaborazione con l’azienda Arva, mira a colmare un gap cruciale: molti produttori desiderano adottare pratiche sostenibili, ma le considerano un costo senza ritorno economico.
Con questo incentivo, invece, la sostenibilità diventa un investimento remunerativo.
Soluzioni nuove per problemi noti
Rispondendo ai bisogni della filiera cerasicola, Galindo ha spiegato che il futuro passa attraverso soluzioni innovative per sfide ben note: dal cancro batterico al marciume del fiore, dai problemi di colore alla tenuta del frutto.
Per questo, ANASAC ha puntato sull’introduzione di prodotti biorazionali a basso impatto o senza residui, studiandone l’integrazione nei programmi di difesa per garantire frutti sani e conformi ai requisiti dei mercati più esigenti.
Un decennio di impegno
Contesse ha ricordato che ANASAC lavora da oltre dieci anni alla transizione verso un’agricoltura più sostenibile, accompagnando i frutticoltori con programmi e strumenti concreti.
“La nostra frutta si distingue per qualità e per pratiche produttive avanzate. Vogliamo che il mondo riconosca il valore della frutticoltura cilena e che le nuove generazioni vedano in questo settore un’opportunità di futuro”, ha concluso.
Fruittrade 2025: un hub frutticolo
La partecipazione di ANASAC a Fruittrade 2025 si è articolata tra l’esposizione delle proprie soluzioni in uno stand dedicato e la conferenza tecnica focalizzata sulla sostenibilità nel settore delle ciliegie.
L’evento, punto di riferimento per il mondo frutticolo latinoamericano, ha accolto aziende di produzione, servizi, tecnologie e meccanizzazione, affrontando temi chiave come gestione del ciliegio, impiego di coperture plastiche, fitopatie stagionali e strategie per l’export.
Nel suo intervento inaugurale, Víctor Catán – presidente di Fedefruta – ha ribadito l’importanza di Fruittrade: “Questa fiera mostra il ruolo centrale che la frutticoltura svolge nello sviluppo del nostro paese e delle aree rurali”.
Fonte: greennetwork.cl
Fonte immagine: ANASAC
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