Jujuy anticipa tutti: prime ciliegie fresche del Sud America già a settembre

07 ott 2025
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Nell’altopiano temperato di Jujuy, Argentina, è stata raccolta la prima ciliegia fresca della stagione il 30 settembre: un primato assoluto per l’emisfero sud.

Il 30 settembre 2025 sarà ricordato come una data storica per la frutticoltura sudamericana: nel cuore del valle templado di Jujuy, nel nord-ovest argentino, sono state raccolte le prime ciliegie fresche dell’anno, con oltre due settimane di anticipo rispetto al calendario consueto.

È la prima volta che una regione del Sud America anticipa così la stagione produttiva, aprendo una finestra commerciale inedita per il comparto cerasicolo del continente.

Un progetto pionieristico

A guidare questa impresa è Güizzo Frutas Frescas S.A., azienda di riferimento nella produzione di ciliegie precoci in Argentina.

Il progetto nasce dalla collaborazione con Finca Machuca del produttore Oscar Machuca a Monterrico e con la ricercatrice Dra. Viviana Curzel, docente presso la Facoltà di Scienze Agrarie dell’Università Nazionale di Jujuy (UNJu).

Il campo sperimentale, impiantato tra il 2022 e il 2023, ospita circa 2.000 piante suddivise in sei cultivar.

Tra queste, Minnie Royal e Royal Lee – varietà sviluppate dal noto programma genetico Zaiger – hanno mostrato risultati tecnici eccezionali nella loro seconda stagione.

Ciliegie extra precoci

I parametri qualitativi raggiunti dalle due varietà principali parlano da soli:

Grado zuccherino: 25-29° Brix, ben oltre la media della specie.

Colorazione: intensa e uniforme, con punto di raccolta tra 2 e 3 sulla scala CTIFL.

Consistenza: frutti croccanti, dalla polpa soda e compatta.

Calibro medio: tra 22 e 24 mm, perfettamente in linea con le caratteristiche delle cultivar extratemprane.

Dietro a questi risultati c’è un lavoro tecnico meticoloso.

Il team ha applicato strategie agronomiche avanzate: defogliazione estiva, applicazione mirata di promalina, gestione delle ramificazioni, regolatori di crescita e rompidormienza somministrati in dosi e momenti differenti.

Tutte pratiche finalizzate a ottimizzare la fioritura e il fruttificare in un impianto ancora giovane.

Perché Jujuy è un’oasi

Il successo del progetto si fonda anche sulle caratteristiche climatiche del valle templado de Jujuy, che offre condizioni distintive rispetto ad altre aree frutticole di Argentina e Cile.

Inverni brevi con 20-25 porzioni di freddo, estate calda e piovosa al momento giusto, elevata radiazione solare e bassa umidità relativa: un mix che favorisce precocità, intensità del colore e concentrazione zuccherina.

Grazie a questo microclima e al know-how agronomico, Jujuy ha raggiunto – per il secondo anno consecutivo – una raccolta nella settimana 40 del calendario agricolo, anticipando di 15-20 giorni le zone di primizie classiche come Mendoza o la regione di Coquimbo in Cile.

Un traguardo paragonabile ai tempi di raccolta del nord-est del Sudafrica, riferimento mondiale per le ciliegie precoci.

Strategia per l’export argentino

“Poter raccogliere ciliegie di qualità già a fine settembre rappresenta un vantaggio strategico enorme, sia per il mercato interno sia per l’export”, spiega l’Ing. Agr. Nicolás Güizzo, direttore tecnico dell’azienda.

“Siamo ancora in una fase sperimentale, ma stiamo affrontando e superando le sfide tipiche di una zona marginale per la coltivazione del ciliegio.”

L’anticipo stagionale offre all’Argentina la possibilità di inserirsi in una nicchia premium del mercato globale, caratterizzata da alta domanda e scarsa offerta.

Le varietà testate, inoltre, dimostrano un’ottima adattabilità all’ambiente andino, aprendo la strada all’introduzione di nuovi materiali genetici extratemprani come quelli sviluppati dal programma Bloomfresh, noti per il loro basso fabbisogno invernale di freddo.

Da pionieri a protagonisti

La Dra. Viviana Curzel sottolinea come Jujuy vanti già una lunga esperienza con fruttiferi a bassa esigenza di freddo: “Da oltre 40 anni coltiviamo pesche, nettarine e susine primizie.

Abbiamo varietà locali sviluppate qui all’UNJu, con raccolte che vanno da settembre a metà novembre.”

L’esperimento sulle ciliegie extratemprane conferma così il potenziale straordinario del territorio: una zona capace di coniugare innovazione tecnica, ricerca scientifica e condizioni agroecologiche rare.

Un nuovo capitolo

Con questa prima raccolta anticipata, l’Argentina apre un capitolo promettente nella cerasicoltura dell’emisfero sud.

Seppur in fase sperimentale, il modello dimostra già una sostenibilità tecnica e commerciale concreta, candidando il valle templado di Jujuy a diventare un nuovo hub frutticolo ad alto valore aggiunto.

Nel contesto di un mercato globale sempre più orientato alla disponibilità precoce di frutta fresca, questo risultato rappresenta una leva competitiva importante.

L’integrazione tra impresa, agricoltori locali e mondo accademico si conferma una strategia vincente per innovare e valorizzare territori produttivi non convenzionali.

Fonte: masp-lmneuquen-com

Fonte immagine: Güizzo Frutas Frescas SA


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