Nel 2024 il consumo di ciliegie all’interno dell’Unione Europea ha raggiunto quota 629.000 tonnellate, segnando un incremento del 4,5% rispetto all’anno precedente.
Si tratta del livello più alto registrato nell’ultimo decennio. A confermare il trend positivo è il rapporto pubblicato dalla piattaforma di analisi IndexBox, “EU - Cherries - Market Analysis, Forecast, Size, Trends and Insights”.
In parallelo, anche il valore del mercato ha registrato una crescita del 5,5%, raggiungendo i 2,5 miliardi di dollari (circa 2,33 miliardi di euro).

Italia, Polonia e Spagna al vertice del consumo
Secondo il report, Italia, Polonia e Spagna si confermano i principali mercati per volume di ciliegie consumate nel 2024.
Con rispettivamente 112.000, 80.000 e 80.000 tonnellate, questi tre Paesi hanno rappresentato insieme il 43% del consumo europeo totale.
Altri Paesi con un consumo significativo sono stati Grecia, Germania, Bulgaria, Romania e Francia, che hanno coperto un ulteriore 43% della domanda continentale.
Dal punto di vista del consumo pro capite, la Bulgaria guida la classifica con 7,4 kg per abitante, seguita da Grecia (6,8 kg) e Polonia (2,1 kg).
Importazioni in costante crescita
Anche le importazioni di ciliegie nell’UE registrano numeri da record: 162.000 tonnellate nel 2024, con un aumento annuo del 6,5%.
Tra il 2013 e il 2024, il ritmo di crescita medio annuo si è attestato su un +5,3%, con picchi rilevanti nel biennio 2022-2023: +36,4% e +28% rispettivamente.
I principali importatori sono stati la Germania (39.000 tonnellate, 24%), seguita da Austria (32.000 t, 20%) e Italia (18.000 t, 11%).
Seguono nei volumi Paesi Bassi, Francia, Polonia e Portogallo. Il restante 9,7% è stato suddiviso tra Bulgaria, Romania e Belgio.
Da segnalare il caso della Polonia, che ha visto il tasso di crescita più rapido nel periodo 2013-2024, con un CAGR del +21,8%.
Esportazioni stabili, Spagna in testa
Nel 2024, l’Unione Europea ha esportato complessivamente 120.000 tonnellate di ciliegie, con un incremento del 2,5% rispetto al 2023.
Pur trattandosi di una crescita contenuta, il livello rimane stabile e vicino al record del 2021 (121.000 tonnellate).
In termini di Paesi esportatori, la Spagna mantiene la leadership con 35.000 tonnellate, seguita da Grecia (28.000 t) e Austria (25.000 t).
Questi tre mercati rappresentano insieme il 73% delle esportazioni complessive. Austria si è distinta per il tasso di crescita più dinamico negli ultimi 10 anni (+16,9% CAGR).
Anche a livello di valore, Spagna, Austria e Grecia dominano la scena, con esportazioni rispettivamente da 141, 105 e 85 milioni di dollari (circa 131, 97 e 79 milioni di euro).
Ancora una volta, l’Austria mostra un’importante crescita in valore (+16,5% CAGR).
Produzione in ripresa
La produzione di ciliegie nell’UE ha toccato nel 2024 le 587.000 tonnellate, con un incremento del 3,6% rispetto al 2023.
Tuttavia, il dato resta al di sotto del massimo storico di 607.000 tonnellate registrato nel 2022.
Il valore della produzione ha raggiunto 2,3 miliardi di dollari (circa 2,14 miliardi di euro), con una crescita media annua del 2,6% dal 2013.
Il 2023 ha segnato l’aumento più rilevante (+15%) e le previsioni indicano un ulteriore consolidamento nei prossimi anni.
I principali produttori nel 2024 sono stati Spagna (110.000 t), Grecia (99.000 t) e Italia (98.000 t), che insieme rappresentano il 52% dell’intera produzione europea.
In particolare, la Grecia ha registrato la crescita più significativa nel periodo 2013-2024, con un CAGR del +6,8%.
Uno sguardo al futuro
Il trend di crescita costante nel consumo, nelle importazioni e nella produzione delle ciliegie nell’UE riflette una domanda interna solida e una crescente rilevanza commerciale del comparto.
Le prospettive per i prossimi anni sembrano confermare questo slancio, aprendo nuove opportunità per l’export, l’innovazione varietale e il rafforzamento delle filiere locali.
Fonte: portalfruticola.com
Fonte immagine: Fruit Gourmet
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