Le ciliegie contro l’obesità: uno studio internazionale svela i benefici molecolari

27 nov 2025
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Un nuovo studio internazionale si concentra sui benefici molecolari del consumo di ciliegie dolci e coinvolge anche il contributo scientifico cileno. L’obiettivo? Comprendere in che modo questa frutta possa agire positivamente su obesità e disturbi ad essa correlati.

Un’indagine multi-omica per svelare il potenziale delle ciliegie dolci

La professoressa Romina Pedreschi, docente presso la Scuola di Agronomia e il Dottorato in Scienze Agroalimentari della Pontificia Universidad Católica de Valparaíso (PUCV), partecipa attivamente a un progetto di ricerca internazionale che esplora gli effetti benefici del consumo di ciliegie sulla salute.

Finanziata da enti dello Stato di Washington (USA) e guidata dalla dottoressa Giuliana Noratto Stevens dell’Università Texas A&M, l’indagine si concentra sull’identificazione dei meccanismi molecolari che renderebbero le ciliegie dolci efficaci nel contrastare i principali fattori di rischio associati all’obesità.

Precedenti studi clinici hanno già evidenziato come l’integrazione alimentare con ciliegie dolci possa contribuire a ridurre la pressione arteriosa e l’infiammazione in soggetti obesi, senza influire negativamente sui livelli di glucosio, lipidi o enzimi epatici.

Inoltre, si è riscontrato un miglioramento nella composizione della microbiota intestinale e nelle funzioni cognitive.

Obesità e scarsa alimentazione: un problema globale anche per il Cile

Il progetto attuale punta a indagare più a fondo questi effetti attraverso un approccio multi-omico – che integra analisi transcriptomiche, metabolomiche e proteomiche – per comprendere i processi biologici coinvolti.

Secondo Romina Pedreschi, uno degli scopi centrali dell’iniziativa è generare solide evidenze scientifiche a sostegno di un maggiore consumo di frutta e verdura, in risposta all’aumento globale di malattie croniche legate all’alimentazione.

Una problematica che tocca anche il Cile, dove oltre l’80% della popolazione non raggiunge il consumo minimo giornaliero raccomandato di cinque porzioni di frutta e verdura (circa 400 grammi).

“La nostra dieta è già di per sé un fattore di rischio – spiega la docente – e affrontare l’obesità, il diabete e l’ipertensione richiede anche un cambio culturale legato alle abitudini alimentari”.

Uno studio clinico con succo concentrato di ciliegia dolce

Nel concreto, il progetto prevede uno studio clinico controllato con placebo: un gruppo di individui obesi riceverà un integratore a base di succo concentrato di ciliegie dolci.

Successivamente, saranno analizzati campioni di sangue per monitorare marcatori legati all’infiammazione sistemica e alla modulazione della microbiota intestinale.

Anche se lo studio si svolge principalmente negli Stati Uniti, Pedreschi sottolinea la portata globale della ricerca: “Le malattie metaboliche sono un problema diffuso in tutto il mondo, e il Cile non fa eccezione.

Questo progetto ci permetterà di comprendere meglio come i composti bioattivi della ciliegia possano influenzare positivamente il metabolismo umano”.

La ciliegia come alimento funzionale: proprietà e potenzialità

Oltre a puntare allo sviluppo di nuove linee guida nutrizionali, la ricerca rafforza il ruolo della ciliegia dolce come alimento funzionale, ricco di composti antiossidanti come le antocianine – responsabili della caratteristica colorazione rossa – e di sostanze antinfiammatorie come la quercetina.

Il consumo regolare di ciliegie può contribuire a ridurre lo stress ossidativo, migliorare la salute cardiovascolare regolando la pressione arteriosa, favorire un sonno di qualità grazie alla presenza di melatonina e triptofano, e supportare la digestione per il contenuto di fibre.

Innovazione e ricerca con una visione globale

Pedreschi evidenzia anche l’importanza della cooperazione internazionale e della sinergia tra istituzioni per la realizzazione di progetti di ricerca di impatto.

Il lavoro si inserisce in continuità con le linee di studio già avviate all’interno dell’Istituto Milenio Centro de Regulación del Genoma, dove ricopre il ruolo di ricercatrice principale, con la PUCV tra gli enti promotori.

Grazie a questa rete di collaborazioni, la ricerca sulle ciliegie si arricchisce di nuove prospettive, rafforzando non solo la conoscenza scientifica, ma anche il valore agronomico e funzionale di uno dei frutti simbolo dell’eccellenza latinoamericana.

Fonte: www.tourinnovacion.cl

Fonte immagine: Unisalute


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