Inizio col botto per la stagione cilena delle ciliegie 2025/26. Per la prima volta, il sud del paese ha superato il nord in termini di precocità: le prime ciliegie raccolte provengono infatti dal valle di Colchagua, nella regione di O’Higgins, dove Grupo Rocío ha dato il via alla raccolta lo scorso lunedì 13 ottobre.
A rendere il primato ancora più significativo è il fatto che queste ciliegie arriveranno già giovedì in Cina, pronte a inaugurare l’export stagionale.

Varietà AG2: una nuova protagonista
La raccolta è avvenuta su un appezzamento di un ettaro coltivato con la varietà AG2, sviluppata da BQ Genetics. Secondo quanto dichiarato dal CEO di Global AG, la varietà ha battuto in precocità persino la Brooks, storicamente associata alle raccolte più anticipate nel nord del paese.
Merito anche delle condizioni climatiche favorevoli, che hanno consentito un anticipo di almeno sei giorni rispetto alle medie storiche.
In termini di qualità, i frutti hanno raggiunto calibri importanti, con predominanza di 3J e persino 4J, risultati di rilievo per una raccolta così precoce.
Il nord non si arrende
Nonostante il sorpasso simbolico, il nord del Cile non resta a guardare. Proprio il giorno successivo, mercoledì 16 ottobre, anche diversi produttori della regione di Coquimbo hanno avviato la raccolta delle loro ciliegie primizie.
Tra questi, Sutil Organics Farms, nella zona di Tabalí, ha iniziato la raccolta della varietà Brooks. I frutti saranno trasportati su gomma fino alla planta di Garcés Fruit a San Francisco de Mostazal, dove verranno lavorati e successivamente spediti verso il mercato cinese.
Anche Agrícola La Quiroga, a Cerrillos de Tamaya, ha raccolto i primi frutti della varietà Nimba, provenienti da un frutteto commerciale senza copertura plastica, impiantato nel 2021.
Una stagione di competizione e innovazione
Il debutto delle ciliegie cilene nel 2025/26 mette in luce una crescente competitività tra le regioni e la spinta all’adozione di nuove varietà a maturazione precoce.
Se Colchagua ha segnato un record anticipando Ovalle, resta da vedere come evolverà la stagione nei prossimi mesi e quali strategie adotteranno i produttori per conquistare i mercati internazionali, in particolare quello cinese, sempre più affamato di primizie.
Fonte testo e immagine: Redagricola
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