Dalla protezione dal sole e dalla pioggia, fino ai danni da vento e uccelli: le reti agricole diventano sempre più protagoniste nei frutteti di ciliegie più innovativi dello Stato di Washington. Ma il loro utilizzo resta ancora una nicchia.
Nel cuore dell’arido entroterra del Nord-Ovest americano, dove si coltivano alcune tra le ciliegie più dolci del pianeta, un gruppo selezionato di produttori sta scommettendo su un alleato invisibile ma potente: la rete di protezione.
Shawn Gay, cerasicoltore all’avanguardia dell’area centro-meridionale dello Stato di Washington, ha installato sia reti strutturate che a tendaggio per tutelare le sue varietà di ciliegie a buccia chiara, come Rainier ed Early Robin. “Sono strumenti che possono fare la differenza”, spiega.
Immagine 1. Prove di reti commerciali, utilizzando sia reti strutturate che reti a drappeggio, coprono le ciliegie Rainier durante la raccolta nel giugno 2023 presso Finley Cherries a nord-ovest di Benton City, Washington. I coltivatori stanno utilizzando le reti per contribuire a mitigare i rischi legati alle condizioni atmosferiche.
Una rivoluzione che avanza piano
Secondo Matt Whiting, fisiologo della frutta presso il Washington State University Tree Fruit Research Center di Prosser, questa regione gode di condizioni climatiche ideali per la coltivazione delle ciliegie. Per decenni, i coltivatori hanno preferito convivere con il rischio di eventi meteo avversi — una gelata fuori stagione, un’ondata di calore improvvisa o una pioggia nel momento sbagliato — piuttosto che investire in soluzioni protettive.
“Per molti, perdere una parte del raccolto in un anno sfortunato è sempre stato accettabile”, afferma Whiting. Il risultato? Altri Paesi hanno superato Stati come Washington e Oregon nell’adozione delle cosiddette “colture protette”.
La maggioranza dei produttori locali continua infatti ad affidarsi a trattamenti come il calcio o prodotti come Parka e Vapor Gard per limitare i danni da pioggia o calore. Contro il vento, alcune aziende piantano varietà più sensibili all’interno di file protette da cultivar più robuste.
“Non coltivo varietà bionde. Solo scure. E poi incrocio le dita e prego che non piova”, racconta Jim Harris, produttore con tre appezzamenti nella stessa regione di Gay.
Immagine 2. Convinta del suo valore, la Finley Cherries installa una rete strutturata sulle ciliegie a fiore quando pianta nuovi blocchi.
Costo elevato, benefici mirati
L’installazione delle reti comporta investimenti iniziali importanti, un deterrente in anni economicamente difficili per molti frutticoltori. Non sorprende che le domande che riceve Whiting durante gli incontri con i produttori riguardino più spesso il taglio dei costi che l’introduzione di nuove tecnologie.
Tuttavia, eventi estremi come l’ondata di calore record del 2021, con temperature fino a 46 °C già a giugno, hanno portato alcuni coltivatori a cambiare strategia. Chi può permetterselo, oggi integra reti ombreggianti, teli antipioggia, barriere antivento e sistemi di raffreddamento soprachioma.
Esperienze sul campo
Per le sue varietà premium, Gay utilizza una combinazione di reti strutturate e reti Drape Net, con l’obiettivo principale di proteggere dal vento. Il sistema si è rivelato utile anche contro i colpi di sole, anche se non ha potuto nulla nel 2021, durante il famigerato "heat dome".
Nel 2024 ha deciso di lasciare le reti installate oltre il periodo del raccolto, per osservare se potessero proteggere gli alberi spogli dal calore estivo tardivo — un fattore che può interferire con la fotosintesi e causare frutti doppi non commerciabili l’anno successivo. I risultati preliminari sono promettenti.
Gay ha anche riscontrato una minore necessità di irrigazione, grazie al mantenimento dell’umidità del suolo sotto le reti.
Anche Todd Wilmoth, titolare di Cherry Ridge Farms, impiega teli antipioggia per difendere le sue Rainier dalle spaccature. La copertura aiuta contro i danni da sole, ma rallenta la colorazione dei frutti: “Bisogna scegliere il male minore”, commenta. Per un piccolo appezzamento, ha optato addirittura per una serra retrattile.
C’è poi chi punta sulle reti per tenere lontani gli uccelli e ottiene al contempo un effetto ombreggiante. Apple Otte, da Tonasket, vicino al confine canadese, nota una sensazione di fresco anche con reti a maglia larga, confermata da chi cammina nel frutteto.
In quella zona più fresca, tuttavia, la protezione dal sole arriva soprattutto dalla potatura mirata: i frutti vengono posizionati strategicamente sotto foglie e rami.
Immagine 3. Jose Vasquez raccoglie i Rainiers sotto una rete di drappeggio con i lati sollevati per aumentare il colore.
La via (non così) folle del raffrescamento
John Heffron, un altro coltivatore della zona di Sunnyside, ha sperimentato sia le reti antipioggia che serre a tunnel. Tuttavia, queste ultime hanno creato problemi di impollinazione e di eccessiva vigoria.
Ha anche provato il raffrescamento soprachioma a frutti ancora pendenti, utilizzando basse portate d’acqua (20-25 galloni per acro [circa 75-95 litri per ettaro]), che evaporavano prima di essere assorbite dalla buccia. “Così i frutti non diventavano troppo molli”, racconta.
Ora Heffron ha ridotto le superfici coltivate a ciliegie, ma la tecnica resta in voga anche nel post-raccolta: alcuni produttori attivano irrigatori o nebulizzatori per abbassare la temperatura e favorire la formazione di gemme sane.
Anche l’argilla caolinica riflettente ha un effetto simile, ma secondo Whiting è l’acqua a funzionare meglio.
“Il raffrescamento prima del raccolto? Sì, sembra assurdo — ma funziona”, conclude lo scienziato. Nei test condotti a Prosser, persino provocare la spaccatura volontariamente con l’acqua si è rivelato complicato. Studi precedenti hanno dimostrato l’efficacia di trattamenti soprachioma a base di cloruro di calcio nel prevenire le spaccature da pioggia. Ma tra i coltivatori, l’idea desta ancora qualche sorriso perplesso.
Immagine 4. Un gruppo di Rainiers intatte attende di essere raccolto sotto la rete di drappeggio, che Finley Cherries utilizza per evitare i danni del vento, ha detto il proprietario dell'azienda Shawn Gay. La rete protegge anche le ciliegie dalle scottature.
Immagine 5. Le reti a telo possono causare problemi, come la rottura degli arti e lo sfregamento dei frutti esterni quando vengono tirate, ma il miglioramento della protezione dal vento e dal sole supera queste preoccupazioni, ha detto Gay.
La protezione fisica delle ciliegie potrebbe diventare un punto di svolta, soprattutto per le varietà di alto valore. Le reti non sono la soluzione universale, ma rappresentano un'opportunità concreta per affrontare un clima sempre più imprevedibile. E nei filari del Nord-Ovest americano, qualcuno ha già cominciato a tessere il futuro.
Fonte: goodfruit.com
Fonte immagine apertura: SL Fruit Service
Fonte immagini interne: Good Fruit Grower
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