Le ciliegie Sweet: una storia di successo

01 mag 2023
2331

Di nome fanno Aryana, Dave, Lorenz, Gabriel, Saretta, Stephany e Valina, ovvero i nomi dei figli di chi le ha inventate e selezionate. Di cognome Sweet, a testimoniarne uno dei tratti salienti, la dolcezza. Nate dal progetto "30 e lode", le varietà di ciliegio della serie Sweet targate Alma Mater Studiorum festeggiano i 10 anni dalla loro diffusione.

Dolci ma con un buon elevato livello di acidità per esaltarne l’aroma, di colore rosso uniforme e brillante, di grossa pezzatura e consistenti: sono queste le caratteristiche cercate e ottenute per le nuove varietà di ciliegie Sweet.  

Per farlo i ricercatori dell’ateneo sono partiti da alcune vecchie varietà autoctone, i famosi Duroni di Vignola, portatori di caratteri di pregio come dolcezza, consistenza e aroma e ne hanno combinato le caratteristiche con quelle di alcune varietà americane, portatrici di eccellenti caratteristiche estetiche come il grosso calibro, l’aspetto e il colore brillante. L’obiettivo era di creare una serie di nuove varietà di elevata qualità, mature in tempi diversi e in grado di coprire un calendario di raccolta di 30-40 giorni, ovvero tutta la breve stagionalità del prodotto ciliegia.

Calendario di inizio raccolta delle varietà di ciliegio serie Sweet a confronto con alcune varietà di riferimento. Le epoche di maturazione sono riferite all’Emilia Romagna.

Il programma di breeding da cui sono nate le ciliegie Sweet prese avvio ad inizio secolo nei campi sperimentali dell’Università di Bologna a Vignola, la capitale italiana della ciliegia. Per focalizzare gli obiettivi del programma venne condotta una indagine preliminare per identificare le aspettative di tutti i soggetti interessati, invertendo però le priorità che normalmente si seguono in questi programmi. Dunque, al primo posto furono considerate le aspettative dei consumatori, seguite da quelle dell’industria e del commercio per terminare con quelle provenienti dal mondo della produzione.

Senza impiegare tecniche di trasformazione genica, i ricercatori dell’Alma Mater hanno lavorato per oltre 10 anni provando incroci e selezioni secondo i metodi tradizionali, ma anche avvalendosi di moderne tecnologie. Grazie alle biotecnologie, è stato ad esempio possibile creare una carta di identità genetica delle ciliegie Sweet e verificarne lo stato di salute. 

Con metodi biochimici sono state identificate le sostanze aromatiche che conferiscono a questi frutti la loro caratteristica fragranza e individuate le componenti nutraceutiche che ne identificano il valore funzionale e salutare, mentre per la valutazione della qualità si è utilizzato uno strumento brevettato dall’Ateneo felsineo che consente di valutare velocemente e con precisione il grado di maturazione delle drupe, il Cherry Mater, abbinato al il più classico dei sistemi, l’analisi sensoriale grazie a  panel e consumer test.

Al termine di questo processo di selezione, partito da una progenie composta da diverse migliaia di ciliegie, solo sette di queste sono state scelte e divenute nuove varietà: sette sorelle, tutte con un massimo comune denominatore, l’alta qualità. 

Le sette varietà Sweet sono quindi state tutelate da marchi e brevetti comunitari e internazionali a titolarità UNIBO e diffuse commercialmente in tutti i Paesi del mondo con accordi in esclusiva grazie al prezioso lavoro del Knowledge Transfer Office – KTO di UNIBO, un settore strategico di Ateneo nato per tutelare e valorizzare i brevetti dell’Alma Mater.


Contratti di licenza in esclusiva delle varietà Sweet realizzati da Università di Bologna nel mondo (Fonte: KTO UNIBO, 2022)


In questi dieci anni, dalla loro presentazione al grande pubblico, le ciliegie Sweet hanno ottenuto svariati riconoscimenti: il premio “Oscar all’Innovazione” in occasione del loro battesimo a Macfrut, il premio “Ciliegia più buona d’Italia” andato a Sweet Lorenz e quello di “Ciliegia più bella d’Italia” assegnato a Sweet Valina dalla giuria dell’Associazione Nazionale Città delle Ciliegie d’Italia, l’inserimento delle varietà Sweet nell’IGP Ciliegia di Vignola e, ciliegina sulla torta, il Guinness World Records ottenuto lo scorso anno da Sweet Stephany, la ciliegia più grande del mondo.

Profili varietali

Sweet Dave® PA8UNIBO*

Origine: Università di Bologna, Italia da S. Lugli, R. Correale e M. Grandi. Testata come DCA BO A1A70. Privativa comunitaria e marchio commerciale in fase di deposito.

È l’ultima nata in casa Alma Mater Studiorum. Sweet Dave® presenta una buona vigoria e un buon habitus che la rende duttile a differenti modelli di impianto, per densità e forme. Autoincompatibile, la varietà presenta un profilo allelico S1S4. L’epoca di fioritura è precoce e risulta ben impollinata da Sweet Aryana® (S3S4’) e Sweet Lorenz® (S3S4). Le rese produttive registrate fino ad oggi sono molto buone ed in linea con i valori espressi da altre varietà precoci dello stesso gruppo. La maturazione dei frutti coincide con lo stacco principale di Burlat ed inizia il 20-25 maggio per proseguire poi per una settimana e oltre. I frutti sono di bell’aspetto, cordiforme-depressi e di elevata pezzatura, rosso porpora, con polpa succosa, croccante e consistente. Il sapore è dolce, aromatico, ben equilibrato nel rapporto tra zuccheri e acidi.

Sweet Aryana® PA1UNIBO*

Origine: Università di Bologna, Italia da S. Lugli, R. Correale e M. Grandi. Testata come DCA BO A1A1; UE Patent 48925/2018.

Varietà precoce, autofertile, matura 3-5 giorni dopo Burlat. I frutti hanno calibro medio elevato,  colore rosso scuro brillante, polpa dotata di buona consistenza, croccante, di buon sapore dolce e discreta acidità. I frutti maturano uniformemente, hanno una buona tenuta in pianta con una finestra di raccolta di 10 giorni, ma sono sensibili al cracking, fenonomeno che nelle annate piovose si rileva per lo più nella zona peduncolare e all’apice. L’albero ha una vigoria intermedia, portamento espanso, con una buona attitudine a ramificare lateralmente, e habitus di fruttificazione standard. Produce prevalentemente su dardi e sulle gemme a fiore poste alla base dei rami di un anno. La produttività è costante ed elevata sia sui portinnesti vigorosi (14-15 t/ ha) che su quelli deboli (15-17 t/ha) e la messa a frutto è precoce (3° o 4° anno dalla messa a dimora). È autofertile con profilo allelico S3S4’ con fioritura precoce.

Sweet Lorenz® PA2UNIBO*

Origine: Università di Bologna, Italia da S. Lugli, R. Correale e M. Grandi. Testata come DCA BO A1C27; UE Patent 48926/2018.

Varietà precoce di cui in Italia si stanno realizzando i primi impianti. Matura 8-10 giorni dopo Burlat. I frutti cordiformi hanno calibro medio elevato, colore rosso brillante, polpa dotata di ottima consistenza e croccantezza, di buon sapore dolce, bassa acidità e aroma. I frutti maturano uniformemente, hanno una buona tenuta in pianta con una finestra di raccolta di 14 giorni. L’albero ha vigoria elevata e portamento semi espanso con una buona ramificazione e habitus di fruttificazione standard. Produce prevalentemente su dardi e sulle gemme a fiore alla base dei rami di un anno con costanza in quantità mediamente elevata soprattutto sui portinnesti deboli (13-15 t/ha). La messa a frutto è precoce (3° o 4° anno dalla messa a dimora). La fioritura è precoce, è autoincompatibile con profilo allelico S3S4 ed è ben impollinata da Sweet Gabriel® e Sweet Saretta®.

Sweet Gabriel® PA3UNIBO*

Origine: Università di Bologna, Italia da S. Lugli, R. Correale and M. Grandi. Testata come DCABO A1C40; UE Patent 48927/2018.

Varietà di recente introduzione che, come tutte quelle del gruppo Sweet, si sta iniziando a piantare in Italia. Matura in epoca intermedia, 14-16 giorni dopo Burlat. I frutti hanno calibro medio elevato, colore rosso brillante, ottima consistenza della polpa, buon sapore dolce, bassa acidità. Le drupe maturano uniformemente con una ottima tenuta in pianta (finestra di raccolta di 12-14 giorni). L’albero ha vigoria medio elevata e portamento espanso, ben ramificato con habitus di fruttificazione standard. Produce prevalentemente su dardi e sulle gemme a fiore alla base dei rami di un anno. La varietà è molto produttiva e costante se innestata sui portinnesti deboli (16-18 t/ha), ha la messa a frutto precoce ed è adatta a diverse tipologie di impianto e forme di allevamento. La fioritura è medio precoce, simile a Burlat, è autoincompatibile con profilo allelico S1S4 ed è ben impollinata da Sweet Aryana®, Sweet Lorenz®, Sweet Valina® e Sweet Saretta®.

Sweet Valina® PA4UNIBO*

Origine: Università di Bologna, Italia da S. Lugli, R. Correale e M. Grandi. Testata come DCA BO B5D23; UE Patent 48928/2018.

Matura in epoca intermedia, 18-20 giorni dopo Burlat. I frutti hanno calibro medio elevato (il 60% è superiore a 30 mm), colore rosso brillante, buona consistenza della polpa, buon sapore dolce (>19 °brix e acidità di 9 g/l), maturano uniformemente ed hanno una buona tenuta in pianta con una finestra di raccolta di 10-12 giorni. L’albero ha vigoria elevata e portamento semi espanso, ben ramificato con habitus di fruttificazione standard. Produce prevalentemente su dardi e sulle gemme a fiore alla base dei rami di un anno, ha una discreta produttività e costanza di produzione (12-14 t/ha), con la messa a frutto medio precoce. È suscettibile al cracking. La fioritura è +3/4 Burlat, risulta autoincompatibile con profilo allelico S3S4 ed è ben impollinata da Sweet Garbiel® e Sweet Saretta®.

Sweet Saretta® PA5UNIBO*

Origine: Università di Bologna, Italia da S. Lugli, R. Correale e M. Grandi. Testata come DCA BO B5A87; UE Patent 48927/2018.

Varietà recentemente costituita che matura in epoca medio tardiva, 22-24 giorni dopo Burlat. I frutti hanno calibro medio elevato, colore rosso brillante, buona consistenza della polpa, buon sapore tendenzialmente equilibrato, maturano uniformemente ed hanno una discreta tenuta in pianta con una finestra di raccolta di una decina di giorni. L’albero ha vigoria elevata e portamento espanso, ben ramificato con habitus di fruttificazione standard. Produce bene e prevalentemente su dardi e sulle gemme a fiore alla base dei rami di un anno; in combinazione con i portinnesti nanizzanti la produttività è costante (15 t/ha), e ha una messa a frutto molto precoce. Risulta suscettibile al cracking. La fioritura è +2/3 Burlat, è autofertile con profilo allelico S3S4.

Sweet Stephany® PA7UNIBO*

Origine: Università di Bologna, Italia da S. Lugli, R. Correale e M. Grandi. Testata come DCA BO B5A89; Domanda UE Patent 2594/2015.

Varietà recentemente costituita, matura in epoca medio tardiva, 25-27 giorni dopo Burlat. I frutti hanno calibro medio molto elevato, colore rosso vermiglio brillante, ottima consistenza della polpa, buon sapore, maturano uniformemente ed hanno una discreta tenuta in pianta con una finestra di raccolta di una decina di giorni. L’albero ha vigoria elevata e portamento intermedio, ben ramificato con habitus di fruttificazione standard. Produce prevalentemente su dardi e sulle gemme a fiore alla base dei rami di un anno; molto bene in combinazione con i portinnesti nanizzanti (15 t/ha), ha una messa a frutto molto precoce ed è molto suscettibile al cracking. La fioritura è +1/2 Burlat, è autofertile con profilo allelico S3S4’.


Cherry Times - Tutti i diritti riservati

Potrebbe interessarti anche

Online il programma e le iscrizioni per la 10° Giornata Tecnica dei Piccoli Frutti della Fondazione Mach

Eventi

12 mar 2024

Fondazione E. Mach organizza la 10a giornata tecnica sui piccoli frutti con i più recenti aggiornamenti su Drosophila suzukii, coltura della fragola e del mirtillo. All'evento si può partecipare in presenza oppure tramite la diretta streaming: aperte online le iscrizioni.

Tipologie di piante per i nuovi impianti di ciliegio

Impianti Vivai

12 gen 2024

Sulla scelta del materiale d’impianto e sulle pratiche colturali necessarie a garantire il miglior sviluppo iniziale dell’albero, Cherry Times ha intervistato il Dr. Eduardo Madrid Pardo, consulente agronomo cileno specializzato in tecniche vivaistiche.

In evidenza

Le sfide della proprietà intellettuale nell'esportazione di ciliegie in Cina

Mercati

05 lug 2024

Proteggere la proprietà intellettuale è fondamentale per mantenere competitività e crescita sostenibile. La registrazione di marchi e confezioni in mercati chiave come quello cinese non solo protegge i beni immateriali, ma rafforza anche la reputazione e la qualità del prodotto.

Progetto FF-IPM: il programma europeo per approcciare la lotta alle mosche della frutta

Difesa

05 lug 2024

Il progetto è stato avviato per sviluppare approcci di prevenzione e individuazione precoce che possano essere combinati con approcci di gestione integrata dei parassiti contro queste nuove specie di mosca della frutta, in particolare per la produzione di frutta fuori stagione.

Tag Popolari