Negli ultimi 20 anni, il Gruppo Frutti di Bosco e Drupacee del Centro di Ricerca Laimburg (Alto Adige, Italia) ha condotto numerose prove sulla coltivazione del ciliegio dolce. La filosofia del Centro è quella di mettere le conoscenze scientifiche al servizio della pratica, ad esempio nelle sue aziende agricole pilota.
L'azienda Fragsburg si trova a 700 m s.l.m. sulle colline sopra la città di Merano (Bolzano). Qui, nel ciliegeto sperimentale (circa 1,5 ettari), vengono testati diversi sistemi di allevamento, portainnesti (sia su terreno vergine che su terreno reimpiantato), varietà e tecniche di potatura (manuale o meccanica) con lo scopo di supportare gli agricoltori e gli specialisti della divulgazione nelle scelte agronomiche.
Nel campo di sperimentazione varietale 75 diverse cultivar/selezioni vengono confrontate con varietà nazionali e internazionali per identificarne i punti di forza e di debolezza.
Negli ultimi anni alcune varietà si sono distinte positivamente per uno o più aspetti. Una delle più interessanti è sicuramente Henriette*, un'impollinazione aperta di 'Kordia', selezionata da Hilmar Schwärzel a Münchenberg, in Germania.
Dal punto di vista estetico, questa varietà corrisponde perfettamente all'immagine della Bergkirsche (letteralmente, "ciliegia delle montagne"): è un'attraente ciliegia a forma di cuore con apice pronunciato e peduncolo molto lungo e medio-sottile. Il colore è rosso nero (Ctifl 5-6), con una buona consistenza complessiva e una buona pezzatura dei frutti.
È una varietà autosterile e appartiene al gruppo di sterilità S1S6; la piena fioritura viene raggiunta tra Kordia e Regina, l'intensità della fioritura è elevata e la produzione si concentra principalmente sulle gemme basali (e mediane) dei germogli di 1 anno. A causa della sua intensa differenziazione floreale, è particolarmente incline a produrre legno cieco.
La potatura dovrebbe prevedere di lasciare arti con età diverse per consentire un rinnovo graduale (accorciando anche alcuni germogli di 1 anno per favorire la ramificazione). Sebbene il contenuto medio di sostanza organica dei terreni locali superi il 3/4%, il tasso di crescita di Gisela5 è spesso troppo basso.
Rispetto a Kordia, Henriette* mostra una maggiore compattezza, un calibro medio più grande e una migliore resistenza al gelo (come Regina), ma anche una marcata tendenza alla caduta tardiva dei frutti (ancora una volta, simile a Regina). Il sapore complessivo è buono, il contenuto zuccherino è elevato ma senza l'aroma e l'acidità di Kordia.
Sebbene molti vivai abbiano riferito che l'epoca di maturazione è compresa tra Kordia e Regina, suggeriamo di raccogliere questa varietà insieme a Kordia perché, a una data di raccolta successiva, il peduncolo potrebbe diventare giallastro e iniziare a seccare. Negli ultimi anni non è stata osservata alcuna spaccatura dei frutti sotto la pioggia.
Aspetti ancora da approfondire sono la conservazione, la gestione della cascola dei frutti e la produttività in frutteti commerciali (ma esperienze positive sono state riportate sia dalla Germania che dalla Provincia di Modena).
Gatti et al.
CSFA Laimburg (IT)
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