Una nuova frontiera dell’agrivoltaico prende forma in Germania, dove fotovoltaico e frutticoltura si incontrano per sfruttare al meglio spazio, risorse e tecnologie leggere. Il primo test su un ciliegeto promette efficienza energetica, protezione climatica e raccolti inalterati.
Un’idea brillante tra ciliegi
Nel cuore dell’Alta Svevia, nel sud-ovest della Germania, nasce una soluzione pionieristica per coniugare coltivazioni speciali e produzione di energia rinnovabile. L’Istituto Fraunhofer per i Sistemi di Energia Solare (ISE), in collaborazione con VOEN Vöhringer GmbH & Co. KG, ha inaugurato un impianto agrivoltaico sperimentale sopra una piantagione di ciliegi, sfruttando le strutture già esistenti per la protezione dalle avversità atmosferiche.

A differenza dei classici impianti agrivoltaici che richiedono costose strutture in acciaio e modifiche al terreno, questo nuovo concept prevede moduli fotovoltaici ultraleggeri (meno di 5 kg/m²), installabili direttamente su reti e teli già presenti nei frutteti. Una vera rivoluzione per le colture speciali, come ciliegi, meli o piccoli frutti, che solitamente richiedono protezione da grandine, pioggia o eccessiva insolazione.
Efficienza energetica e resa agricola
L’impianto dimostrativo, lungo 40 metri e posizionato sopra due file di ciliegi nell’azienda Obstbau Vöhringer a Berg (vicino a Ravensburg), fornisce una potenza di 420 kilowatt per ettaro. Il sistema, inaugurato ufficialmente il 4 aprile, non solo produce energia elettrica, ma preserva la funzione protettiva delle coperture agricole, garantendo continuità nella protezione delle colture.
"La nostra priorità era adattare il fotovoltaico alla realtà della frutticoltura, non il contrario", ha spiegato Leo Vöhringer, responsabile del progetto per VOEN. Il sistema si integra perfettamente con le pratiche agricole esistenti: quando la protezione non è necessaria, i teli possono essere arrotolati e riposti sotto i pannelli.

Parallelamente alla produzione elettrica, i ricercatori monitorano costantemente l’impatto sulla resa dei ciliegi. I primi risultati saranno disponibili entro la fine del 2025.
Un modello replicabile in Europa
L’integrazione tra agricoltura e produzione energetica presenta notevoli vantaggi: le piante godono di ombreggiatura parziale e protezione, mentre i pannelli solari sono raffreddati dal microclima sottostante, aumentando l’efficienza nelle giornate calde. Inoltre, un software sviluppato dal Fraunhofer ISE ha permesso di simulare configurazioni ottimali per evitare che l’ombreggiatura penalizzi la fruttificazione.

Il potenziale di diffusione è significativo. Solo nel Baden-Württemberg meridionale, oltre 5.000 ettari di frutteti sono già coperti da strutture protettive: se attrezzate con moduli solari leggeri, queste superfici potrebbero generare grandi quantità di energia senza sacrificare la produttività agricola. E il modello potrebbe ispirare anche il settore europeo, Italia inclusa, dove l’adozione dell’agrivoltaico è ancora agli albori.
Sostegno istituzionale
Il progetto “VOEN e-crops” è sostenuto dal Ministero dell’economia, lavoro e turismo del Baden-Württemberg attraverso il programma Invest BW. Una sinergia tra ricerca, impresa e pubblica amministrazione che punta a creare nuovi standard per un’agricoltura intelligente, resiliente e sostenibile.
Verso una nuova agricoltura solare
L’agrivoltaico non è più solo una promessa: diventa realtà concreta, anche per colture delicate come le ciliegie. Il caso tedesco apre la strada a un futuro dove energia e frutta possono crescere insieme, sotto lo stesso cielo, con benefici condivisi per ambiente, imprese agricole e comunità.
Fonte: freshplaza.it
Fonte immagini: Fraunhofer Institute for Solar Energy Systems ISE, Friburgo (Germania)
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