California: produzione di ciliegie dimezzata per il clima estremo

20 mag 2025
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Un clima instabile compromette la campagna cerasicola californiana. Con il 43% dei frutteti danneggiati nella San Joaquin Valley, si prevedono perdite economiche per 98 milioni di dollari (circa 90 milioni di Euro).

La primavera anomala che ha colpito il cuore cerasicolo della California

Un mix di fattori climatici avversi ha messo in ginocchio la produzione di ciliegie in California, con pesanti conseguenze per i coltivatori della San Joaquin Valley, la principale area produttrice dello Stato.

A seguito di un’estate insolitamente calda nel 2024 e di piogge fuori stagione tra marzo e aprile 2025, la fioritura e la successiva impollinazione hanno subito gravi danni, compromettendo sensibilmente le rese.

Secondo quanto riportato da fonti locali, i cerasicoltori californiani prevedono di raccogliere solo il 50% del potenziale produttivo per questa stagione. A confermarlo è James Chinchiolo, vicepresidente dell’associazione dei cerasicoltori della contea di San Joaquin e titolare dell’azienda agricola Lodi Blooms, che in un’intervista alla rete CBS ha parlato di “una delle annate più difficili di sempre”.

Il 43% dei frutteti colpiti: un duro colpo per l’intero Stato

Le stime attuali indicano che circa 8.000 ettari (19.000 acri) coltivati a ciliegie nella sola contea di San Joaquin — da cui proviene circa l’80% della produzione cerasicola californiana — hanno subito danni in misura del 43%.

L’elevata sensibilità del frutto alle spaccature causate dalla presenza prolungata di umidità sulla buccia ha aggravato ulteriormente la situazione.

Le autorità locali stanno valutando la possibilità di dichiarare lo stato di disastro naturale per l’area colpita. Secondo Kamal Bagri, Commissario all’Agricoltura della contea, questa misura potrebbe consentire l’accesso a fondi federali sotto forma di sussidi o, più probabilmente, di prestiti a basso interesse per i produttori colpiti.

Impatto economico e prospettive per il settore

Le perdite economiche stimate per questa stagione superano i 98 milioni di dollari (circa 90 milioni di Euro). Una cifra che pesa come un macigno su una filiera già segnata da anni di sfide legate al cambiamento climatico e alla gestione delle risorse idriche.

Con una produzione dimezzata e frutti danneggiati, anche le prospettive per l’export californiano — che rappresenta un tassello importante nella mappa globale delle ciliegie — risultano compromesse.

Il settore guarda ora con apprensione al prosieguo della campagna, tra speranze di sostegno istituzionale e necessità di strategie più resilienti.

Fonte: redagricola.com

Fonte immagine: California FT


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