Spagna: ciliegi centenari di Jaén a rischio, un patrimonio agricolo da salvare

06 mag 2025
759

Nella Sierra Sur di Jaén, in Andalusia, la primavera si tinge di rosa grazie ai ciliegi in fiore, creando un paesaggio mozzafiato che si intreccia con gli uliveti. Ma dietro questa bellezza si cela una crisi agricola: i ciliegi centenari della zona rischiano di scomparire.

La loro superficie coltivata si è dimezzata in un decennio, mettendo a repentaglio non solo una coltura, ma un simbolo identitario per l’intera regione.

Un paesaggio unico minacciato dal declino

Jaén, insieme a Granada, è una delle principali produttrici di ciliegie in Andalusia. Le condizioni climatiche della Sierra Sur, con altitudini favorevoli e 700-800 ore di freddo invernale, rendono l’area perfetta per coltivare ciliegi di alta qualità.

A Castillo de Locubín, cuore di questa produzione, dal 1984 si celebra persino una festa dedicata al frutto.

Eppure, il settore è in declino. Secondo Antonio Conde, agronomo e agricoltore erede di una storica azienda familiare, “il ciliegio è il simbolo della nostra zona, ma la sua coltivazione sta perdendo appeal e la redditività è sempre più bassa”.

Nel 2023, la superficie coltivata era scesa a 478 ettari, di cui solo 278 in associazione con l’oliveto. Nel 2012 si contavano 1.118 ettari, ridotti a 757 nel 2017 e 511 nel 2020.

Le cause del crollo: manodopera, redditività e cambiamento climatico

Tre i principali fattori della crisi:

  • Manodopera scarsa e costosa, poiché la raccolta resta manuale per preservare la qualità del frutto.
  • Mancanza di cooperative e organizzazioni di filiera, che rende difficile raggiungere economie di scala.
  • Plaghe e siccità, come il “gusano cabezudo” che attacca le radici, aggravate dal clima sempre più instabile.

Sempre più coltivatori, spinti anche dalla possibilità di meccanizzazione e risparmio, sostituiscono i ciliegi con oliveti intensivi.

Inoltre, le precipitazioni primaverili danneggiano i frutti in formazione, mentre le varietà tardive soffrono di malattie fungine. Le perdite di produzione possono toccare il 30-40%.

Un frutto prezioso e identitario

Nonostante le difficoltà, per agricoltori come Conde il ciliegio mantiene un valore speciale. La sua produzione, limitata a circa un mese all’anno, è molto richiesta sul mercato e ha un forte significato culturale.

“Perdere i ciliegi significa perdere un simbolo costruito dai nostri antenati. Per me, che provengo da una famiglia di agricoltori, sarebbe una sconfitta dolorosa”, racconta con emozione.

Guardare avanti: comunicazione e supporto istituzionale

Per salvaguardare i ciliegi della Sierra Sur, gli esperti propongono campagne di sensibilizzazione sui benefici della coltura e un maggiore sostegno da parte delle istituzioni e delle associazioni giovanili agricole.

Il modello italiano, con consorzi e denominazioni protette, potrebbe offrire uno spunto utile per ridare slancio al settore e valorizzare un prodotto di nicchia ma di alta qualità.

Fonte: jaenhoy-es.cdn


Cherry Times - Tutti i diritti riservati

Potrebbe interessarti anche

CHEERY® la nuova linea varietale di IFG

Varietà

23 mag 2023

International Fruit Genetics (IFG) ha un programma di miglioramento genetico condotto da David Cain e Chris Owens in cui sono stati ottenuti e valutati oltre 50.000 semenzali di ciliegio. Nel 2019 sono state licenziate e brevettate sette nuove cultivar di ciliegio.

Problematiche e prospettive della cerasicoltura del sud Italia

Qualità

17 mag 2024

La cerasicoltura meridionale, costituisce il punto di riferimento a livello nazionale sia per superfici che per produzione. Dall’altro lato la propensione al rinnovamento della coltura, alle nuove varietà e portinnesti così come a strutture di protezione, procede a rilento.

In evidenza

Ciliegie argentine tra sfide e strategie: la Patagonia punta sull'export di qualità

Mercati

24 set 2025

I produttori di ciliegie della Patagonia argentina sfidano il dominio cileno con qualità, export aereo e nuovi mercati. Senza trattati commerciali e con costi interni in crescita, la competitività resta fragile ma la differenziazione punta a valorizzare il marchio Patagonia.

Ovalle raddoppia la produzione di ciliegie e anticipa il mercato cinese

Produzione

24 set 2025

La regione di Ovalle, nel nord del Cile, punta a superare le 2.000 tonnellate di ciliegie grazie a un inverno favorevole e all’ingresso di nuovi impianti. Le prime spedizioni verso la Cina partiranno dalla settimana 42, con frutti precoci, croccanti e di qualità eccellente.

Tag Popolari