La stagione 2025-26 delle ciliegie guarda al mercato cinese con frutti più grandi, dolci e resistenti. L’obiettivo? Riconquistare il consumatore e lasciarsi alle spalle la crisi logistica dello scorso anno.
Mentre in Cina ci si prepara a celebrare l’arrivo del nuovo anno lunare – tra lanterne rosse, fuochi d’artificio e regali simbolici – a migliaia di chilometri di distanza, in Cile, si entra nel vivo della stagione delle ciliegie. Questo frutto rosso, ormai diventato il dono perfetto per la festività più sentita nel Paese asiatico, ha vissuto un’autentica esplosione negli ultimi dieci anni, con un aumento delle esportazioni verso la Cina del 507%.
Non è un caso: il raccolto cileno coincide perfettamente con il calendario del Capodanno cinese (che nel 2026 cadrà tra il 17 febbraio e il 3 marzo), e le sue ciliegie – grandi, dolci, resistenti e di un rosso brillante – soddisfano le esigenze estetiche e simboliche del mercato. Non a caso, hanno praticamente soppiantato altri potenziali concorrenti, come prugne e fragole, meno adatte per gusto e conservabilità.

Un boom fuori controllo
Ma il successo ha anche un rovescio della medaglia. Nella stagione 2024, la domanda fuori scala ha mandato in tilt la logistica: porti congestionati, navi bloccate, frutta arrivata tardi e deteriorata. Il risultato? Un crollo dei prezzi e delle aspettative. “È stata una catastrofe”, ha commentato Rodrigo Carvallo, subdirettore Marketing e Innovazione di Summit Agro Chile, azienda del gruppo giapponese Sumitomo Corporation.
La risposta dell’industria: qualità prima di tutto
Con l’avvicinarsi della nuova stagione, l’intera filiera ha fatto tesoro degli errori del passato. Le linee guida per produttori e esportatori sono chiare: servono ciliegie di dimensioni importanti, dal colore intenso, dal sapore marcato e con un peduncolo verde brillante. Niente frutti piccoli o raccolti prematuri, per non compromettere la percezione del prodotto e il suo valore sul mercato.
“Quest’anno abbiamo il vantaggio di un Capodanno più tardivo, che ci concede più tempo per organizzare le spedizioni e gestire al meglio i volumi”, ha sottolineato Carvallo, aggiungendo che sono state già avviate numerose azioni preventive.
Tecnologia e nutrizione al servizio del frutto perfetto
Produrre ciliegie di altissima qualità in tempi stretti è una sfida che richiede una gestione intensiva e precisa. “La pianta della ciliegia non è una maratoneta, è una velocista: tra fioritura e raccolta passano appena due mesi”, spiega Carvallo. Per questo, il supporto nutrizionale e fitosanitario è cruciale.
Summit Agro mette in campo soluzioni mirate: Biosmart, che stimola la produzione di zuccheri migliorando colore e dolcezza, e Oasis, un alleato contro lo stress termico nei delicati periodi di pre e post raccolta. A proteggere il frutto da funghi e patogeni c’è invece Puelche, un fungicida efficace e privo di residui, sempre più apprezzato in un mercato attento alla sostenibilità.
Conclusione
Il Cile punta a riconquistare la fiducia del consumatore cinese con una stagione all’insegna della qualità, della programmazione e dell’innovazione. Un test cruciale non solo per il mercato asiatico, ma per l’intera credibilità dell’export cileno. E se il rosso è il colore della fortuna in Cina, quest’anno le ciliegie potrebbero davvero portare buone notizie.
Fonte testo e immagine: redagricola.com
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