Ovalle raddoppia la produzione di ciliegie e anticipa il mercato cinese

24 set 2025
849

Grazie a un inverno favorevole e all’entrata in produzione di nuovi impianti, l’area cilena di Ovalle prevede di superare le 2.000 tonnellate di ciliegie, con le prime spedizioni verso la Cina già dalla settimana 42.

Nel cuore della regione settentrionale del Cile, la zona di Ovalle si conferma una delle aree più promettenti per la produzione precoce di ciliegie dell’emisfero sud. Grazie a varietà a ciclo breve come Brooks, Nipama e Royal Dawn, i produttori locali riescono a intercettare una finestra commerciale unica: l’assenza di frutta fresca nei mercati asiatici, in particolare in Cina, che garantisce ottime quotazioni per le prime partite in arrivo.

Jorge Astudillo, consulente agronomico con lunga esperienza nella zona, guarda con ottimismo alla stagione 2025, evidenziando una fioritura anticipata di circa cinque giorni rispetto allo scorso anno e condizioni climatiche ideali, sia in termini di freddo che di precipitazioni.

Produzione in forte espansione

Secondo Astudillo, la produzione nella zona potrebbe facilmente raddoppiare rispetto alla stagione precedente, toccando o superando le 2.000 tonnellate. Il motivo? L’entrata in produzione di una vasta superficie piantata negli ultimi cinque anni, oggi stimata tra il 50% e il 60% del totale coltivato. Si parla di 200-300 ettari già in produzione, distribuiti tra impianti giovani e appezzamenti in piena maturità produttiva.

La qualità della frutta, sottolinea l’esperto, è superiore a quella proveniente da tunnel o serre della zona centrale del Cile, che lo scorso anno non avevano convinto il mercato cinese a causa di una consistenza inferiore. “La nostra è una ciliegia naturale, soda, croccante e ben colorata”, spiega Astudillo.

Obiettivo Cina: via ai voli già da ottobre

Il piano è chiaro: partire con i voli cargo diretti verso la Cina a partire dalla settimana 42, ovvero intorno al 20-22 ottobre, proprio quando il mercato cinese è privo di offerta. La maggior parte della produzione – oltre il 60% – proviene da aree libere dalla mosca della frutta, come la fascia costiera di Ovalle, e potrà accedere senza limitazioni al mercato cinese.

Le aree sotto quarantena, come la valle del fiume Hurtado, rappresentano circa metà della superficie coltivata, ma con volumi più contenuti poiché gli impianti sono ancora giovani. Per queste produzioni si prevedono alternative logistiche come l’invio in nave con trattamento a freddo o la destinazione verso l’Europa.

La sfida della qualità per mantenere il business

Guardando all’intera offerta cilena, Astudillo ammette che la scorsa stagione è stata penalizzata da un eccesso di volumi e da una qualità non sempre all’altezza. “Non possiamo più pensare che basti il volume. Oggi il mercato premia solo la qualità premium”, afferma. Per questo motivo, insiste sulla necessità di una selezione rigorosa in campo: la frutta che non rispetta gli standard non deve nemmeno arrivare ai centri di confezionamento.

Prospettive e sostenibilità del settore

Nonostante l’incertezza legata al clima nelle settimane cruciali tra ottobre e novembre, l’obiettivo di mantenere la soglia delle 130 milioni di casse a livello nazionale sembra raggiungibile. I costi di produzione sono rimasti stabili rispetto all’anno precedente, con un leggero aumento del costo del lavoro. Durante la raccolta, un operaio con buona produttività potrà guadagnare tra 60 e 80 dollari (circa 56-75 euro) al giorno.

Quanto al mercato argentino, Astudillo chiarisce che si tratta di una piazza troppo limitata per giustificare una logistica dedicata, e per questo le esportazioni si concentreranno su mercati più remunerativi.

In conclusione, se la qualità sarà all’altezza delle aspettative e la logistica non presenterà criticità, la stagione 2025 potrebbe segnare un punto di svolta per la ciliegia precoce cilena, con Ovalle protagonista assoluta dell’apertura del calendario export.

Fonte: masp.lmneuquen.com

Fonte immagine: Los Andes


Cherry Times - Tutti i diritti riservati

Potrebbe interessarti anche

Nuovi metodi per monitorare la produttività alla raccolta

Gestione

10 lug 2024

L'indagine condotta dalla Utah State University ha valutato due metodologie per il monitoraggio della resa delle amarene: una incorpora sensori di prossimità per rilevare cambiamenti nella vasca di raccolta e l'altra che impiega la computer vision per il conteggio dei frutti.

Il tempo delle potature, un momento cruciale per determinare la resa del ceraseto

Gestione

12 feb 2024

Una ricerca in Moldavia ha valutato l'impatto della data di potatura sulla fruttificazione nelle cv. Kordia e Regina innestate su MaxMa 14. In Regina è stata riscontrata produzione più alta del 6.1% e del 12.2% quando la potatura è stata eseguita in Luglio ed a inizio settembre.

In evidenza

Il modello cileno e le prospettive di crescita del ciliegio in Perù

Produzione

12 dic 2025

Negli ultimi dieci anni il Cile ha trasformato la ciliegia in un prodotto di export premium, raggiungendo oltre US$ 1.800 milioni grazie a clima favorevole, tecniche avanzate e domanda cinese. Le aree altoandine peruviane mostrano potenziale, ma richiedono infrastrutture e strate

Trattamenti pre-raccolta con chitosano e acido salicilico per migliorare la qualità e la conservabilità delle amarene

Qualità

12 dic 2025

Uno studio ucraino ha dimostrato che un trattamento pre-raccolta con chitosano e acido salicilico prolunga fino a 30 giorni la conservazione delle amarene, riducendo perdita di peso, difetti e contaminazioni microbiche. Migliora shelf life e qualità commerciale dei frutti.

Tag Popolari