Miglioramento genetico, pratiche di coltivazione innovative e nuove molecole chimiche sono le strategie impiegate nella lotta contro al cracking, una fisiopatia che può portare a perdite di resa fino al 90%.
Il problema principale risiede nel fatto che i meccanismi alla base del fenomeno non sono ancora completamente compresi.
Grazie alle ricerche condotte negli ultimi anni, si sta diffondendo l’"ipotesi della cerniera", secondo cui il cracking del frutto è il risultato di anomalie localizzate nell'epidermide del frutto.
Questi difetti iniziali innescano una propagazione di microfessure che successivamente si trasformano in fratture macroscopiche e visibili.
Strategie di prevenzione e risultati sperimentali
Nonostante i programmi di miglioramento genetico abbiano creato nuove cultivar di ciliegie con una maggiore resistenza al cracking, questi miglioramenti sono spesso insufficienti per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Questo disturbo fisiologico è tipicamente causato dall'eccessivo assorbimento di acqua da parte della buccia del frutto, in particolare durante la fase di maturazione, il che provoca rotture localizzate.
Figura 1. Schema riassuntivo della prova
Al contrario, altre ricerche hanno proposto che come conseguenza di un rapido raffreddamento dopo le precipitazioni o bruschi cambiamenti di temperatura la contrazione della buccia che ne deriva possa portare a screpolature e poi alla spaccatura del frutto.
Inoltre, è stato anche teorizzato che l'epidermide del frutto possa essere più suscettibile alle spaccature quando si trova in condizioni di carenza di calcio (Ca2⁺).
Applicazioni fogliari e qualità dei frutti
L'obiettivo di questa indagine (condotta a Lagnasco, Piemonte, Italia) era valutare l'efficacia delle applicazioni fogliari di composti a base di calcio e potassio nella riduzione del cracking e nel miglioramento della qualità complessiva e della durata di conservazione della cultivar "Regina."
L'applicazione fogliare è stata esaminata in un frutteto commerciale in Piemonte, mentre la qualità dei frutti è stata valutata durante un periodo di stoccaggio di 14 giorni a 2 °C e 75% di umidità relativa.
I parametri considerati sono stati la crescita del fusto, la produttività, l'incidenza del cracking e la qualità post-raccolta.
I risultati hanno indicato che i trattamenti fogliari hanno migliorato la crescita vegetativa e aumentato la proporzione di frutta commerciabile nella categoria di dimensione Ø 28 mm.
Benefici del trattamento nutrizionale
Inoltre, i frutti trattati hanno mostrato una maggiore durezza della polpa, una riduzione della perdita di peso e una minore suscettibilità alle spaccature durante la conservazione.
L'attività antiossidante e il contenuto di antociani sono stati anche preservati in modo più efficace nelle ciliegie trattate fin dal giorno della raccolta.
Questi risultati suggeriscono che le prestazioni post-raccolta delle ciliegie dolci possono essere migliorate e il fenomeno del cracking può essere mitigato attraverso un’appropriata gestione nutrizionale.
In sintesi, i risultati di questa indagine indicano che l'applicazione di trattamenti fogliari di macro e micro-nutrienti ha notevolmente migliorato la qualità della frutta, la durata di conservazione della frutta e la crescita della pianta.
Le piante trattate hanno mostrato un contenuto di clorofilla più elevato (indice SPAD), un germoglio più lungo e una maggiore produzione di ciliegie di calibro superiore, attributo molto apprezzato nel mercato italiano.
Inoltre, il trattamento ha ridotto la frequenza della spaccatura dei frutti, il che implica che ha avuto un impatto benefico sulla regolazione osmotica e sulla stabilizzazione della parete cellulare.
Questo è probabilmente il risultato degli effetti combinati di calcio e potassio.
Il trattamento dei frutti ha dimostrato una maggiore stabilità in termini di contenuto di zucchero, attività antiossidante e perdita di peso durante la valutazione della shelf-life, suggerendo una maggiore resistenza allo stress post-raccolta.
Fonte: Varaldo, A.; Giacalone, G. Enhancing Cracking Resistance and Post-Harvest Quality of Sweet Cherries (Prunus avium L.) Through Calcium and Potassium-Based Foliar Treatments. Horticulturae 2025, 11, 30. https://doi.org/10.3390/horticulturae11010030
Fonte figura: Varaldo e Giacalone, 2025
Melissa Venturi
Università di Bologna
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