Con Lima come palcoscenico, si è svolta l’edizione 2025 di Agrotrade Perú, evento organizzato dall’Associazione dei Vivaisti del Cile (Viveros de Chile) con il supporto di ProChile e della Camera di Commercio Peruviano-Cilena, oltre al coinvolgimento di partner strategici come ADEX e AGAP.
Il cuore pulsante dell’incontro? Il potenziale del ciliegio come nuova frontiera per l’agroexport peruviano.
Il ciliegio al centro
L’evento si è aperto con i saluti istituzionali di Maritrini Lapuente, direttrice esecutiva di Viveros de Chile, seguiti dagli interventi del presidente della Camera di Commercio peruviano-cilena, Juan Carlos Fisher, e dell’ambasciatore cileno in Perù, Oscar Fuentes.
La prima esposizione, curata proprio da Lapuente, ha affrontato il tema chiave della genetica frutticola. Nel suo intervento «Genética frutal: Oportunidades para el Perú», ha sottolineato come l’innovazione genetica sia fondamentale per raggiungere l’eccellenza produttiva e come i vivai rappresentino il punto di partenza imprescindibile per ogni filiera.
Oggi, il Cile è il principale fornitore di piante da frutto per il Perù.
Finanza e frutticoltura
Uno dei momenti più attesi è stato il panel sul finanziamento agricolo, moderato da Gustavo Cardemil (GCA Chile y Perú). Al centro del confronto: il ruolo del credito nello sviluppo di progetti frutticoli ad alto potenziale.
Tra i relatori, spiccano i nomi di Claudio García (ProducePay), María del Carmen Rueda (Responsability Invest AG), Ángel Chiri (Asica Farms), Rafael Durán (Legal Export) e Piero Giannotti (Banco de Crédito del Perú).
Durán ha evidenziato come in Perù, rispetto al Cile, il finanziamento provenga spesso da fondi di sviluppo sociali esteri, affiancandosi ai canali bancari classici. Un approccio ibrido che consente di sostenere il rischio dell’agroexport lungo tutta la filiera.
Prospettive di crescita
Altri interventi chiave hanno riguardato l’espansione dell’agroexport attraverso grandi progetti di irrigazione e la posizione strategica del Perù come hub agricolo, temi affrontati da Daniel Córdova (PromPerú).
Ignasi Iglesias (Agromillora Group), invece, ha portato uno sguardo internazionale sulla frutticoltura globale, soffermandosi sulle opportunità concrete per il Perù.
Il momento culminante è stato il panel “La ruta de la cereza”, con la partecipazione di esperti come María Paz Rosés, Ignasi Iglesias e Gaspar Gooycolea (Grupo Hijuelas).
Si è discusso del crescente interesse per il ciliegio nel Paese, delle sue condizioni produttive favorevoli e del potenziale per inserirsi nella catena globale dell’export, con il Cile come partner tecnico e genetico di riferimento.
Networking e visione
A concludere la giornata, Agronight Perú ha offerto un’occasione rilassata per approfondire relazioni e sinergie, tra musica, gastronomia e cocktail. Un networking esperienziale che ha rafforzato lo spirito collaborativo tra i due Paesi.
La stessa Lapuente ha tracciato un bilancio positivo della settima edizione: «Abbiamo condiviso esperienze e know-how con un obiettivo chiaro: valorizzare il potenziale agricolo del Perù con la miglior genetica e tecnologia cilena».
Con un pubblico sempre più coinvolto e contenuti di alto livello, Agrotrade Perú 2025 si conferma come hub strategico per il futuro dell’agroexport andino.
Prossimo appuntamento? Il 16 ottobre, con l’edizione cilena dell’evento, che si terrà nella regione di Colchagua.
Fonte: arandanosperu.pe
Fonte immagine: Agrotrade
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