Drosophila e cracking nel ciliegio: le previsioni, ottimistiche, del Consorzio Fitosanitario di Modena

29 dic 2023
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La produzione del ciliegio rappresenta un’eccellenza del nostro territorio che deve fronteggiare importanti problematiche, fra cui, il controllo di Drosophila suzukii e la prevenzione del cracking dei frutti. Monitoraggio, prodotti alternativi, lotta biologica e reti multifunzionali, le innovazioni tecnologiche allo studio in un’ottica di una gestione integrata e sostenibile di queste avversità.

L’annata cerasicola 2023 è stata influenzata negativamente dalle gelate primaverili e dalle intense precipitazioni del bimestre maggio-giugno (circa 400 mm di pioggia) con conseguenti perdite di produzione per spaccature dei frutti, in particolare sulle cultivar precoci e medio precoci.

Analizzando, invece, i dati del monitoraggio territoriale di D.suzukii, la corrente annata ha messo in luce un livello di popolazione iniziale inferiore all’ultimo triennio, ma un importante incremento demografico, dopo la prima decade di giugno, favorito dall’andamento meteo piovoso, che ha reso necessaria un’intensificazione degli interventi insetticidi e causato difficoltà nel controllo sulle varietà tardive.

Figura 1: Andamento catture di D. suzukii 2020-2023 in provincia di Modena - Monitoraggio territoriale Consorzio Fitosanitario di Modena.

Per fronteggiare queste avversità, è in corso un’articolata attività sperimentale che ha fornito promettenti indicazioni che tuttavia richiedono alcuni anni di ulteriore verifica. Di seguito riportiamo una sintesi dei risultati fino ad oggi ottenuti.

Lotta biologica vs. D.suzukii con il parassitoide esotico Ganaspis brasiliensis.

Negli scorsi mesi si è completato il terzo anno di attività del programma nazionale di lotta biologica con il parassitoide esotico Ganaspis brasiliensis per il controllo di D.suzukii. In Emilia-Romagna sono stati effettuati rilasci in 20 siti, di cui 12 in provincia di Modena con interventi realizzati in 3 fasi, nel periodo giugno-settembre. Si tratta di un programma di “lotta biologica classica” con “inoculo” dell’ambiente di ridotte quantità di parassitoide al fine di favorirne il graduale insediamento nello spazio e nel tempo.

Sebbene i tassi di parassitizzazione attualmente siano di poche unità percentuali, i risultati fino ad oggi ottenuti, sono promettenti in quanto G. brasiliensis ha dimostrato di essere in grado di riprodursi sull’ ospite e superare l’inverno.

Altro dato positivo è quello del ritrovamento spontaneo di un altro parassitoide esotico, la Leptopilina japonica che attualmente rappresenta la specie con la percentuale di parassitizzazione maggiore. Si attendono con fiducia l’insediamento e la diffusione di questi antagonisti che in un prossimo futuro potrebbero essere in grado di creare un equilibrio e, pertanto, ridimensionare le popolazioni del moscerino asiatico.

Indagine di nuovi metodi di Attact&Kill per il controllo di D.suzukii

Il progetto, al secondo anno di attività, è nato grazie ad una collaborazione fra il Centro Sperimentale di Laimburg (BZ), Consorzio Fitosanitario di Modena, ASTRA - Innovazione ed Università di Verona. Sono in corso indagini per la messa a punto del metodo Attract&Kill, grazie alla disponibilità di attrattivi ottenuti da lieviti del fungo Hanseniaspora uvarum attivati con basse dosi dell’insetticida biologico Spinosad.

Il potenziale interesse per questa tecnica sta nel fatto che le applicazioni della miscela attrattivo+insetticida, non prevedono interventi a pieno campo ma solo limitatamente ad una fascia di vegetazione centrale di un metro. I risultati del secondo anno di prove confermano l’efficacia di questo metodo che ha mostrato performance paragonabili al trattamento a pieno campo.

Le attività dovranno proseguire anche nei prossimi anni, ma sarà, poi, necessario valutare l’interesse delle Società del settore, ad acquisire il formulato, per procedere con il necessario iter di registrazione e distribuzione sul mercato.

Valutazione di modelli di rete multifunzionale per il ciliegio

Il progetto in corso presso i campi sperimentali dell’“ex-Impresa Mancini” di Vignola, ha previsto la realizzazione ed il confronto fra diversi modelli di copertura multifunzionale realizzati con speciali reti ultra-fitte antipioggia chiuse al perimetro con reti anti – drosofila.

I risultati del primo triennio di attività evidenziano interessanti risposte in termini di controllo della D. suzukii, e riduzione dei trattamenti insetticidi rispetto allo scoperto. Buona la risposta anche in termini di protezione dalle piogge e riduzione del cracking. Nella tabella 1 si riporta una sintesi dei risultati.

Figura 2: Principali caratteristiche dei modelli di copertura Vs. un ceraseto scoperto (media delle osservazioni 2021-2023).

Gli obiettivi dei prossimi anni riguardano, inoltre, approfondimenti sull’influenza del microclima, sulle alterazioni dello spettro luminoso, sulle influenze sulla fisiologia della pianta, sulla possibilità di risparmio in irrigazione, sugli aspetti quali-quantitativi della produzione e sulla gestione del ciliegio protetto con metodo biologico. L’attività è realizzata in collaborazione con il Consorzio della Ciliegia di Vignola e l’Università di Bologna.

Fonte: Consorzio Fitosanitario di Modena
Immagini: Regione Emilia Romagna


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