Con Advice and Consulting il cerasicoltore non è mai solo

24 lug 2024
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“Disegniamo con il cliente il suo sogno”, Alexandra Caminschi, fondatrice e Ceo di Advice&Consulting, racconta così il momento in cui, dopo attenta progettazione, il team dell’azienda bolognese si siede al tavolo con l’investitore per dare forma definitiva al suo futuro ceraseto.

“È quello il momento in cui la creatività del futuro cerasicoltore viene fuori e noi cerchiamo di seguirla, sempre che le analisi dei nostri agronomi e tecnici ci confortino sulla sua fattibilità. Il ciliegio – ha precisato Alexandra Caminschi a Cherry Times – è una coltura molto redditizia ma è complessa, richiede tanta attenzione e preparazione”.

Advice&Consulting dà assistenza e supporto ai clienti dall’analisi del terreno fino alla consegna delle ciliegie al mercato, sia in fase di progettazione che giorno dopo giorno, durante tutta la vita produttiva del ceraseto.

Advice&Consulting, 3000 ha di impianti seguiti

L’azienda ha solo 8 anni di vita ma ha già seguito 3.000 ettari d’impianti, in diversi Paesi, in Italia e nel mondo. Il primo ceraseto curato dal team di Advice era di 20 ettari, oggi l’azienda coltiva 250 ettari. Partiti con un solo agronomo nel team tecnico, oggi i consulenti che lavorano per Advice sono 7 e sono stati aperti altri 4 uffici, oltre alla sede principale a Medicina (Bo).

“Con lo scoppio della guerra fra Russia e Ucraina stiamo ora allargando i nostri orizzonti. Ci sono arrivate richieste da altre parti del mondo, dall’Algeria, dalla Turchia e anche dall’India. Stiamo esplorando il mercato indiano che è molto promettente ma complesso. C’è grande frammentazione. I nostri tecnici sono andati in India già tre, quattro volte e abbiamo già inviato qualche container di piante”.

Immagine 1.

Il metodo di lavoro

La formula d’assistenza ormai rodata è sempre la stessa, anche per i nuovi mercati che si stanno aprendo: “Seguiamo tutto il progetto dall’inizio. Gli agronomi -  ha continuato Alexandra Caminschi - sono tutti italiani e ci appoggiamo a manager sul posto che sono in grado di trasmettere ai frutticoltori locali il nostro know-how.

Immagine 2: Alexandra Caminschi.

Noi siamo soddisfatti e andiamo fieri di un risultato quando il cliente capisce il valore aggiunto di avere tutta tecnologia e know-how 100% italiani. D’altra parte, per quanto riguarda la frutticoltura, l’Italia è un’eccellenza. Anche la ricerca è a un livello altissimo”.

Advice&Consulting infatti, progettando il ceraseto da zero, si appoggia a partner, a fornitori di tecnologia e di consulenza italiani. “Nella scelta dei fornitori – ci ha raccontato ancora Alexandra Camischii – valutiamo l’offerta di mercato, le caratteristiche tecniche dei macchinari ma soprattutto ascoltiamo i feedback dei produttori italiani che già utilizzano quella tecnologia. La consigliamo ai nostri clienti solo quando il team l’ha studiata ed è convinto che quella soluzione sia valida e sicura”.

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Dall’analisi del terreno al prodotto pronto per il mercato

Chi decide di affidarsi all’azienda bolognese per la progettazione del suo ceraseto troverà un’intera squadra al servizio: “La prima cosa che facciamo quando riceviamo una richiesta è mandare una persona sul posto, agronomo o il manager locale. Bisogna individuare il terreno e analizzarlo, prendiamo campioni di suolo e acqua e li facciamo analizzare in Italia, per essere sicuri dei parametri.

Valutiamo poi le condizioni climatiche degli ultimi 5 anni – ci ha spiegato ancora la Caminschi - in modo da prevenire eventuali problematiche che il cerasicoltore dovrà affrontare. Le scelte da compiere partono da lì a iniziare da scelta di varietà, portinnesto e del sesto d’impianto. Naturalmente c’è da tenere presente il fattore mercato.

Bisogna sapere qual è la destinazione immaginata per quella ciliegia e conoscere il Paese in cui si sta operando e i concorrenti. Per questa parte ci appoggiamo sia su consulenti economisti esterni sia su fonti interne alla stessa azienda investitrice. Il risultato delle prime valutazioni arriva dalla ponderazione di tutto il nostro team che poi porta su carta il frutteto con la progettazione AutoCAD in 2d e 3d.

Il progetto iniziale, prima di arrivare alla versione definitiva viene cambiato fino a 20 volte, confrontandosi molto con il cliente. Sono moltissime le scelte da fare, per esempio quali strutture di sostegno e protezione, l’irrigazione e poi tutta la gestione del post raccolta con la frigoconservazione, i macchinari di sorting, le scelte in fatto di packaging”.

Advice&Consulting punta ad essere il partner affidabile che è presente in ogni momento cruciale: “Il frutticoltore deve pensare alla produzione, a creare contatti con il mercato, a reperire e formare la sua manodopera. Noi di Advice – ha detto Alexandra Caminschi – abbiamo grande conoscenza dei fornitori e sappiamo consigliare, in maniera ponderata, le scelte migliori e tagliate su misura sulla situazione specifica di quell’azienda frutticola”.

Assistenza continua per tutto il periodo di vita del ceraseto

Con tante case history alle spalle, aziende di ogni dimensione e con situazioni differenziate, c’è una certezza che Alexandra Caminschi si sente di trasmettere: “Io dico sempre ai clienti, rinunciate magari a qualche ettaro ma coprite il ceraseto e proteggetelo. Con la crisi climatica non puoi veramente sapere cosa succederà.

Analizzate poi le condizioni specifiche di un’azienda e scoperto che sono adatte ai portinesti nanizzanti, noi li consigliamo sempre. Il ceraseto va in produzione prima ed è più gestibile. Se ci sono le condizioni, soprattutto per cerasicoltori di prima generazione, i nanizzanti sono la scelta migliore”.

E una volta finita la fase di progettazione e impianto? “Noi continuiamo a seguire l’azienda, sia con tutti i supporti digitali sia con visite dei nostri agronomi. Abbiamo l’app ‘Agrinsight’ che si avvale di sensori che installiamo nelle aziende e riceviamo quindi continuamente un flusso di dati".

"Ci sono riunioni periodiche online ma il digitale non può sostituire la presenza fisica. Andiamo sul posto almeno 5 volte all’anno: per la potatura, il dirado, in fase di pre-raccolta e post raccolta e in autunno studiamo assieme la strategia per la stagione a venire".

"Il supporto è quotidiano. Siamo continuamente a fianco del cliente e forniamo formazione sulle tecnologie adottate dal cliente oltre ad organizzare visite in campo in Italia per vedere come lavorano i produttori italiani e come si comporta il ceraseto mano a mano che cresce”.

Immagini: Advice and Consulting

Barbara Righini


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