Con il protocollo per le drupacee firmato questa settimana, il Sudafrica punta a ottenere l’accesso al mercato cinese anche per ciliegie e mirtilli. Il ministro dell’Agricoltura invita Pechino a ispezionare impianti e frutteti per accelerare l’iter.
Il Sudafrica compie un passo decisivo verso l’espansione delle proprie esportazioni ortofrutticole in Asia. Dopo la firma del protocollo per l’export delle drupacee sudafricane verso la Cina, il ministro dell’Agricoltura John Steenhuisen ha ufficialmente invitato le autorità fitosanitarie cinesi a ispezionare gli impianti di confezionamento e i frutteti di ciliegie e mirtilli, con l’obiettivo di avviare le spedizioni già dalla prossima stagione.
“Con queste ispezioni possiamo rimuovere ogni ostacolo tecnico e iniziare a esportare i nostri mirtilli e ciliegie in Cina già dalla prossima raccolta”, ha dichiarato Steenhuisen in occasione della cerimonia per la firma con Sun Meijun, ministra dell’Amministrazione generale delle dogane della Cina.

Tempistiche strette per le ispezioni
L’annuncio arriva in un momento cruciale: il Sudafrica è attualmente nel pieno della raccolta dei mirtilli, mentre quella delle ciliegie inizierà a novembre. Entrambe si concludono entro gennaio, lasciando una finestra temporale ristretta per completare le ispezioni e ottenere l’autorizzazione definitiva all’export.
Drupacee: partenza sprint per albicocche, pesche e susine
Il protocollo appena firmato riguarda ben cinque categorie di frutta a nocciolo – albicocche, pesche, nettarine, susine e prugne secche – e rappresenta un’anomalia rispetto al passato, quando le autorizzazioni venivano concesse singolarmente per ogni frutto. Questo approccio simultaneo permetterà agli esportatori sudafricani di iniziare già quest’anno con i primi carichi, sebbene sia prevedibile un periodo di rodaggio per adattarsi alle nuove procedure.
Il ministro Steenhuisen ha sottolineato le potenzialità economiche dell’accordo: “L’accesso al mercato cinese per le drupacee potrà generare fino a 400 milioni di rand (circa 20 milioni di euro) di nuove entrate per il settore nei prossimi anni. La domanda cinese di pesche e susine cresce rapidamente e ha già superato l’intera produzione sudafricana”.
Un autunno strategico per il commercio agricolo
I prossimi due mesi saranno decisivi per il futuro dell’export ortofrutticolo sudafricano in Cina. A novembre, il Sudafrica ospiterà il vertice del G-20, durante il quale si attendono sviluppi concreti su un nuovo accordo di libero scambio tra Cina e Paesi africani. Una cornice strategica che potrebbe accelerare ulteriormente l’apertura del mercato cinese a nuove categorie di frutta, comprese ciliegie e mirtilli.
Fonte testo e immagine: www.fruitnet.com
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