Al IX Simposio Internazionale sul Ciliegio di Pechino (22-25 maggio 2023) si è discusso molto di coperture per il ceraseto e del loro impatto sulla crescita e la qualità del frutto. Questo articolo riporta una sintesi del lavoro presentato da Andrea Giovannini insieme al gruppo di Ecofisiologia degli Alberi da Frutto del DISTAL – Università di Bologna.
La produzione mondiale di ciliegie (Prunus avium L.) è notevolmente aumentata negli ultimi decenni in risposta alla crescente domanda. Il Paese maggior produttore mondiale è la Turchia, seguita dagli USA, mentre l’Italia è sempre stata, storicamente, uno tra i maggiori produttori mondiali, nel 2021 si è piazzata al settimo posto con una produzione di 93000 tonnellate (FAOSTAT, 2022). In generale, il continente asiatico è il principale produttore: 45% della produzione mondiale nel 2021 (FAOSTAT, 2022).
I cambiamenti climatici stanno ponendo nuove sfide ai cerasicoltori. I problemi più importanti per i produttori sono Drosophila suzukii (ovideposizione) e “cracking” dei frutti (acqua sul frutto vicino a raccolta). Entrambi i problemi possono essere notevolmente ridotti tramite l’utilizzo di reti multifunzionali, che permettono di proteggere il ceraseto da grandine, pioggia, vento eccessivo, insetti ed altri stress allo stesso tempo. Queste reti modificano le condizioni microclimatiche (luce, temperatura, umidità ecc.) in cui si trova la pianta, così come i suoi parametri fisiologici e, di conseguenza la produzione.
Il lavoro presentato al IX Cherry Symposium che si è svolto a Pechino (Cina) ad inizio maggio, ha mostrato i risultati dello studio di una stagione svolto in un’azienda della provincia di Ferrara. Il ceraseto, ad altissima densità (6600 piante/ha), era composto da diverse cultivar; quella presa in esame è stata “Sweet Saretta” su portinnesto nanizzante Gisela 5.
Nel ceraseto sono state testate tre diverse reti multifunzionali monofila di Arrigoni S.p.A.: i) PROTECTA®: 22% di ombreggiamento, ii) PROTECTA ULTRA®: 24% di ombreggiamento, iii) PROTECTA GREY®: 40% di ombreggiamento. Durante la stagione sono state misurate le relazioni idriche delle piante, gli scambi gassosi fogliari, l'accrescimento di frutti e germogli così come la temperatura e l’umidità sotto le varie reti. Alla raccolta sono stati valutati i principali parametri qualitativi dei frutti e la produzione totale per pianta.
I dati raccolti hanno mostrato temperature più elevate e valori di umidità relativa più bassi sotto le diverse reti rispetto all'esterno nelle ore più calde della giornata, soprattutto nella seconda metà della stagione. Tuttavia, i potenziali idrici di tronco e foglie non sembravano essere influenzati dalla maggiore richiesta evapotraspirativa dell’atmosfera (maggiore VPD) sotto le reti durante la maggior parte della stagione.
Successivamente, in post-raccolta, quando il VPD è ulteriormente aumentato, le piante sotto le reti con maggiore ombreggiamento (PROTECTA GREY e ULTRA) hanno mostrato un potenziale idrico del tronco meno negativo, indice di un miglior stato idrico della pianta, sebbene i valori di fotosintesi non abbiano mostrato differenze tra le reti. Dalle analisi qualitative è emerso che i frutti sotto la rete PROTECTA GREY (alto ombreggiamento, 40%) erano leggermente più piccoli, ma senza nessuna differenza nel contenuto di solidi solubili (°Brix) e acidità dei frutti, né nelle produzioni totali degli alberi.
I risultati ottenuti, quindi, mostrano che i ceraseti ad alta densità potrebbero essere favoriti da elevati livelli di ombreggiamento dati dalle reti. Il maggiore ombreggiamento non ha diminuito la fotosintesi, ma ha influenzato positivamente lo stato idrico delle piante in post-raccolta.
Queste reti multifunzionali possono, quindi, proteggere il ceraseto da grandine, insetti dannosi e, grazie al loro doppio strato nella parte sommitale, prevenire la bagnatura del frutto, evitandone la spaccatura. Sono pertanto, attualmente, uno degli strumenti più efficaci per il controllo di numerosi stress biotici ed abiotici.
In conclusione, lo studio mostra come, in ceraseti ad alta densità, l’adozione di reti multifunzionali può avere numerosi effetti positivi (uniti anche al minor numero di trattamenti insetticidi necessari). Sono previsti ulteriori studi per validare i risultati ottenuti nell’anno di prova, e resta comunque sempre importante studiare il comportamento delle coperture in base al tipo, all’ambiente e alle caratteristiche del frutteto.
Andrea Giovannini
Università di Bologna (IT)
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