La stagione 2024/25 si chiude con numeri record per l’export di ciliegie dalla Nuova Zelanda, trainato da una domanda vivace nei mercati asiatici, americani e mediorientali. Prezzi elevati e volumi in crescita segnano un momento d’oro per il comparto.
L’export agroalimentare neozelandese sta vivendo una stagione straordinaria. Mentre il comparto lattiero-caseario si prepara a immettere 4,5 miliardi di dollari (nell’ordine di 2,5 miliardi di euro) nell’economia locale grazie a una produzione in aumento e a una remunerazione record, anche la frutta continua a essere uno dei settori trainanti.
Le esportazioni di kiwi e mele, dopo stagioni complesse, mostrano segnali positivi, e le ciliegie — seppur in volumi più contenuti — stanno brillando come un vero prodotto di nicchia ad altissimo valore aggiunto.
Ciliegie: valore oltre il volume
Le ciliegie rappresentano solo lo 0,5% del volume totale delle esportazioni di frutta e frutta secca dalla Nuova Zelanda nell’anno conclusosi a febbraio 2025, ma contribuiscono per il 2,6% al valore complessivo di questo comparto.
Una performance che sottolinea l’elevata redditività del prodotto, molto richiesto nei mercati premium internazionali.
Nella stagione 2024/25, le esportazioni di ciliegie hanno raggiunto quota 5,07 milioni di kg, segnando un aumento del 33% rispetto all’annata precedente. Si tratta del volume più alto mai registrato, ben al di sopra del precedente record di 4,2 milioni di kg del 2017/18.
Numeri da record economico
Questo boom di volumi si è tradotto anche in un valore export da primato: 124 milioni di dollari neozelandesi (circa 70 milioni di euro), superando per la prima volta la soglia simbolica dei 100 milioni.
In vent’anni, il volume delle esportazioni è cresciuto di quasi sei volte, mentre il valore è aumentato di dodici volte.
Nonostante l’impennata dei volumi, i prezzi medi di esportazione sono rimasti solidi, salendo leggermente fino a 24,44 dollari/kg (circa 13,80 €/kg).
Un segnale evidente che la domanda globale ha saputo assorbire efficacemente l’offerta aggiuntiva, rafforzando le prospettive del comparto ortofrutticolo.
Destinazioni e opportunità future
Il mercato asiatico continua a essere il fulcro delle esportazioni ciliegie della Nuova Zelanda, con Taiwan in testa (46% delle esportazioni), seguito da Cina (15%) e Vietnam (11%).
In totale, nove dei dieci principali mercati di destinazione si trovano in Asia, che assorbe il 95,7% delle esportazioni.
Gli Stati Uniti, pur restando un mercato volatile, hanno registrato una crescita: con 144.000 kg importati (2,8% del totale), migliorano rispetto all’1,7% della stagione precedente.
Anche il Medio Oriente mostra segnali promettenti. Gli Emirati Arabi Uniti hanno triplicato i volumi a 60.000 kg, mentre l’Arabia Saudita, assente nel 2023/24, ha acquistato 25.000 kg, segnando un salto importante rispetto ai soli 2.500 kg del 2022/23.
La resilienza della domanda globale — unita alla capacità di mantenere alti i prezzi anche con volumi crescenti — dimostra quanto le ciliegie siano un prodotto strategico per l’export.
L’esperienza neozelandese potrebbe ispirare anche l’Italia, dove la qualità delle produzioni e le innovazioni varietali rappresentano asset di valore nei mercati internazionali.
L’Asia e il Golfo Persico, in particolare, restano territori ricchi di opportunità per i produttori europei.
Fonte: interest.co.nz
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