A San Francisco de Mostazal, nel cuore del Cile frutticolo, Green Pack Services si sta affermando come uno degli attori più dinamici nel confezionamento delle ciliegie. L’azienda, a conduzione familiare, è nata nel 2012 per iniziativa di Pedro Pablo Budinich e Jean Louis Hierard.
In poco più di un decennio ha moltiplicato capacità operativa e livello tecnologico: da una linea Unitec a 6 corsie si è passati oggi a 26 linee attive, grazie all’adozione di avanzati sistemi italiani.
Un salto di qualità che consente a Green Pack di gestire circa 6 milioni di chili di ciliegie a stagione, con margini di crescita ancora ampi.

Tecnologia, refrigerazione e sicurezza
Secondo Budinich, l'espansione delle linee di confezionamento in Cile è una risposta diretta all’aumento della superficie coltivata a ciliegio. Tuttavia, la vera sfida è distinguersi. “Ci differenziamo offrendo un servizio efficiente, standard elevati e un sistema di refrigerazione estremamente competitivo”, spiega.
La catena del freddo gioca infatti un ruolo cruciale nel mantenimento della qualità: dalla ricezione fino alla spedizione, le ciliegie conservano al meglio le loro caratteristiche organolettiche.
Ma la qualità non è l’unico fattore chiave. In un comparto dove i rischi di incendio non sono rari, Green Pack ha implementato rigidi protocolli di sicurezza. “Abbiamo visto episodi di incendi in altri impianti: per questo lavoriamo solo con sistemi e procedure certificati”, sottolinea Budinich.
Sfide e soluzioni nel confezionamento cileno
Tra le principali criticità, il fattore umano resta uno degli elementi più delicati. “Durante la pandemia è stato complesso reperire manodopera, ma oggi siamo riusciti a stabilizzare la situazione”, afferma il manager.
Meno problematici, invece, i rifornimenti di materiali e imballaggi, garantiti da accordi solidi con i fornitori.
L’automazione è un altro tassello fondamentale. Green Pack ha investito in riempitrici automatiche e sacchetti plastici speciali che preservano la qualità del frutto, riducendo l’intervento manuale nelle fasi finali del processo.
Trasparenza e calibro
Il rapporto con i clienti si fonda sulla trasparenza. “Offriamo report elettronici giornalieri con volumi confezionati e stato del prodotto”, spiega Budinich. Uno strumento che alimenta fiducia e consapevolezza lungo tutta la filiera.
E proprio a monte della filiera si gioca una partita decisiva: quella del calibro. “I produttori tendono a inviare quanti più chili possibile, ma non sempre si tratta di prodotto esportabile”, avverte Budinich.
L’export, soprattutto verso mercati esigenti come quello asiatico, richiede frutti di dimensioni generose e di ottima qualità. “Difendere la reputazione delle ciliegie cilene significa consegnare il meglio, fin dal campo”.
Fonte: freshplaza.com
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