Negli ultimi anni, la produzione di ciliegie dolci nella regione meridionale del Cile ha subito un notevole incremento. Tuttavia, alcune disparità climatiche incidono negativamente sulla qualità e sulla produttività dei frutti destinati all’esportazione. Tra questi, sono da ricordare gli effetti negativi delle piogge eccessive che si verificano durante le fasi di fioritura e di pre-raccolta.
L'utilizzo delle coperture è emerso come una strategia agronomica che fornisce una salvaguardia contro le condizioni meteorologiche avverse, in particolare le precipitazioni, con un conseguente aumento sostanziale della resa dei frutti. L'utilizzo di coperture in plastica porta però ad una diminuzione della consistenza della polpa e dei livelli di acidità.
Inoltre, la qualità delle ciliegie prodotte nel Cile meridionale è compromessa dalla presenza di imbrunimento interno della polpa. Tuttavia, c'è una significativa mancanza di studi condotti su questo particolare argomento. Diverse ricerche hanno indicato che i frutti con un'alta concentrazione di antiossidanti, compresi i composti fenolici e non fenolici come l'acido ascorbico, hanno il potenziale di ridurre l'insorgenza della condizione fisiologica nota come imbrunimento.
I terreni del Cile meridionale presentano una notevole abbondanza di materia organica, che determina elevati livelli di azoto (N) disponibile e una notevole concentrazione di fosforo (P). Diversi studi hanno dimostrato che l'uso di fertilizzanti a base di azoto (N) e fosforo (P) può avere un impatto positivo sostanziale sulla qualità post-raccolta, sulla conservabilità e sull'accumulo di sostanze chimiche antiossidanti nella frutta.
In effetti, La qualità dei frutti sembra essere più pronunciata rispetto a tecniche alternative come i trattamenti con selenio e chitosano. Tuttavia, è importante fornire un'analisi più completa su questo particolare aspetto della coltivazione delle ciliegie dolci. I livelli di antiossidanti delle ciliegie sono significativamente legati alle caratteristiche qualitative e alla durata di vita post-raccolta dei frutti.
Questa associazione può essere influenzata dai livelli di acidità del suolo degli andisuoli cileni, nonché dalle quantità di fosforo (P) e azoto (N) presenti sia nel suolo che nei tessuti vegetali. Pertanto, l'obiettivo principale di questo studio è stato quello di esaminare l'influenza della disponibilità di azoto (N) e fosforo (P) sull'insorgenza dell'imbrunimento interno nel ciliegio dolce e di stabilire collegamenti con le conoscenze esistenti in altre specie di frutta.
Immagine 1: Influenza della concimazione con azoto (N) e fosforo (P) sull'imbrunimento interno del ciliegio dolce.
Considerato che si prevede un costante aumento nella produzione di ciliegie dolci nel Cile meridionale, è quindi indispensabile comprendere tutti i fattori rilevanti per ottenere una produzione sostenibile, migliorare la qualità dei frutti e massimizzare i profitti. L'imbrunimento interno è un parametro qualitativo significativo che si osserva con maggiore frequenza quando la durata della frigoconservazione supera i 45 giorni.
Allo stesso modo, numerosi studi hanno dimostrato l'impatto negativo di un'eccessiva concimazione azotata sulle caratteristiche qualitative dei frutti, nonché il suo ruolo nel promuovere i processi ossidativi e nell'aumentare il tasso di respirazione dei frutti. Questi effetti portano in ultima analisi a una riduzione del potenziale post-raccolta dei frutti.
Immagine 2: Studi sull'impatto della concimazione azotata (sopra) e fosforica (sotto) sugli antiossidanti e sulla qualità dei frutti in diverse specie vegetali.
Analogamente, è stato riscontrato che una carenza di fosforo (P) ha un impatto positivo sull'attività antiossidante e sulla composizione dei fenoli. Allo stesso tempo però, determina un aumento dell'attività della polifenolossidasi e dei tassi di respirazione, con conseguente diminuzione del potenziale di conservazione. Questo studio evidenzia quindi il supporto empirico dell'efficacia di un regime di fertilizzazione accurato e completo per ottenere frutti ricchi di antiossidanti e quindi con una conservabilità più prolungata.
Fonte: Palacios-Peralta, C.; Reyes-Díaz, M.; González-Villagra, J.; Ribera-Fonseca, A. The Potential Roles of the N and P Supplies on the Internal Browning Incidence in Sweet Cherries in the Southern Chile. Horticulturae 2022, 8, 1209. https://doi.org/10.3390/horticulturae8121209.
Melissa Venturi
Università di Bologna (IT)
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