La crescente domanda di ciliegie a maturazione precoce ha portato alla necessità di sviluppare metodi di coltivazione più efficienti, tra cui l'utilizzo di portainnesti clonali in grado di garantire produttività e qualità anche in condizioni climatiche avverse.
Uno studio condotto tra il 2018 e il 2022 nella regione arida di Volgograd, in Russia, ha analizzato l'influenza di diversi portainnesti clonali sulle varietà di ciliegio Toy, Loznovskaya e Memory of Zhukova e sulle varietà di ciliegio dolce Alexandria, Iput, Epos e Yaroslavna.
I portinnesti saggiati sono stati: LC 52 (riduzione della crescita del 30%), RVL-2 e RVL-9 (medie dimensioni), VSL-1 (nanizzante, riduzione della crescita del 50%) e VSL-2 (nanizzante).
Sono stati esaminati parametri biometrici come l'area della proiezione della chioma, il volume della chioma e l'area della sezione trasversale del tronco, nonché il tasso di sopravvivenza degli innesti e la produttività delle combinazioni varietà-portainnesto.
Risultati dello studio
I risultati hanno mostrato che il tasso di sopravvivenza degli innesti variava dal 55,9% al 49,1% a seconda del portainnesto e dal 75% al 35,7% in base alla varietà.
Le combinazioni con il miglior tasso di sopravvivenza, superiore al 70%, includevano Epos/VSL-1 (100%), Memory of Zhukova/RVL-2 (71,4%), Iput/RVL-2 (71,4%), Alexandria/RVL-9 (71,4%), Epos/RVL-9 (75%), Alexandria/VSL-1 (74%) e Yaroslavna/VSL-2 (75%).
Tra i portainnesti, RVL-9 ha mostrato il miglior tasso di sopravvivenza con oltre il 60% di successo in diverse varietà, mentre il portainnesto LC-52 ha favorito la crescita più vigorosa delle piante.
Al contrario, RVL-9 e VSL-1 hanno portato a una crescita più debole.

Influenza sulla produttività
La produttività è stata influenzata significativamente dal portainnesto. I portinnesti con i più alti livelli sono stati RVL-2 e RVL-9, con una media di 5,8 kg/albero e 4,9 kg/albero, rispettivamente.
Tra questi, le combinazioni Toy/RVL-9 (7,1 kg/albero), Toy/VSL-2 (8,1 kg/albero), Loznovskaya/RVL-2 (7,1 kg/albero) e Memory of Zhukova con RVL-2 (7,3 kg/albero) e RVL-9 (7,6 kg/albero) si sono distinte per la maggiore resa.
Inoltre, le varietà Toy, Alexandria ed Epos hanno prodotto i frutti più grandi e di qualità superiore su tutti i portainnesti esaminati.
Importanza della scelta del portainnesto
L'utilizzo di portainnesti clonali si è rivelato determinante per adattare la coltivazione del ciliegio alle condizioni climatiche della regione.
La selezione accurata della combinazione varietà-portainnesto permette di ottimizzare la resa e la qualità dei frutti, oltre che migliorare la resistenza delle piante agli stress ambientali come siccità e basse temperature.
Un altro fattore cruciale per i portinnesti è la compatibilità d’innesto con la varietà. Una scarsa compatibilità può causare problemi di sviluppo e ridurre la longevità delle piante.
In questo studio, alcune combinazioni hanno mostrato segni di incompatibilità, come crescita squilibrata o basso tasso di sopravvivenza. Questo suggerisce la necessità di ulteriori studi a lungo termine per valutare la stabilità di queste combinazioni nel tempo.

Conclusioni e prospettive future
Lo studio ha confermato l'importanza di scegliere con attenzione la combinazione varietà-portainnesto per massimizzare la sopravvivenza, la crescita e la produttività delle piante, soprattutto in condizioni climatiche difficili.
I portainnesti RVL-2 e RVL-9 si sono distinti per la loro capacità di favorire una buona crescita e produttività nelle condizioni pedo-climatiche di Volgograd.
Tuttavia, per ottenere una valutazione completa delle combinazioni, è necessario un monitoraggio a lungo termine che consideri anche parametri come la resistenza al gelo, alla siccità e alle malattie.
Questo approccio può offrire nuove prospettive e migliorare l'efficienza e la sostenibilità della coltivazione del ciliegio nelle regioni aride come Volgograd.
Immagini: Szkolka Doliński
Fonte: Solonkin, A. V., Nikolskaya, O. A., & Kasyanova, G. V. (2024). Influence of clonal rootstocks on growth and development of cherries and sweet cherries in the Volgograd Region. Research on Crops, 25(3), 451-456. http://dx.doi.org/10.31830/2348-7542.2024.ROC-1085
Andrea Giovannini
Università di Bologna (IT)
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