Lo stress salino si può alleviare grazie all’applicazione di acido salicilico

26 ago 2024
1337

Lo stress da salinità ha un impatto su oltre il 7% dell'agricoltura in terraferma e su oltre il 30% delle colture irrigue in tutto il mondo. La normale crescita e lo sviluppo delle piante sono influenzati da alte concentrazioni di ioni salini, in particolare sodio (Na+). Questo comporta cambiamenti sia biochimici che fisiologici in vari tessuti, che a loro volta portano a perdite agricole e a un significativo deterioramento degli ecosistemi vegetali.

La maggior parte delle piante non è tollerante alla salinità ed è man mano più suscettibile all’aumentare delle concentrazioni saline. La salinità ha un impatto sostanziale sulla fotosintesi, che a sua volta influisce direttamente sulla capacità di assimilazione del carbonio delle piante e diminuisce la produzione di materia organica.

L'acido salicilico è un fitormone fondamentale per la regolazione di numerosi processi biochimici e fisiologici nelle piante. È stato riportato che viene utilizzato nella coltivazione delle piante, contribuendo alla loro capacità di resistere a fattori di stress ambientale avversi, tra cui salinità, disidratazione, calore e stress osmotico.

L’indagine condotta all’Università di Shanghai Jiao Tong ha valutato l'efficacia dell'acido salicilico nel mitigare gli effetti dannosi dello stress salino sui portainnesti di ciliegio e ha studiato i meccanismi molecolari che stanno alla base delle applicazioni di questo fitormone. Questi risultati possono servire come base teorica per la coltivazione di ciliegie in terreni salinizzati.

Piantine di ciliegio (cv. Gisela 6) di due mesi di età sono state mantenute in una serra della Shanghai Jiao Tong University, Shanghai, Cina, con un ciclo di 8 ore di buio/16 ore di luce e una temperatura di 23 ± 2 °C. La morfologia dei portainnesti di ciliegio è stata osservata in condizioni di stress salino, indipendentemente dall'applicazione di acido salicilico.

La resistenza alla salinità dei portainnesti di ciliegio è stata generalmente migliorata dalla somministrazione di una dose appropriata dell’ormone sotto studio. Alcune foglie hanno iniziato a ingiallire nei margini fogliari già dopo quattro giorni dal trattamento. Con il prolungamento dell’esperimento, l'impatto dello stress salino ha mantenuto una traiettoria ascendente. Il fogliame basale delle piante del gruppo sottoposto a stress salino era ingiallito o caduto a 16 giorni dall’inizio del trattamento.

Le piantine di portainnesto di ciliegio nel trattamento di mitigazione con acido salicilico hanno mostrato una crescita comparativamente superiore, con solo alcune macchie gialle apparse dopo 16 giorni. Uno strumento portatile per la fotosintesi è stato utilizzato per misurare una serie di parametri fotosintetici al fine di comprendere l'impatto dello stress salino sulla crescita delle piante.

In condizioni di stress salino, le piante hanno mostrato un tasso di fotosintesi sostanzialmente più basso rispetto al gruppo di controllo.

L'irrorazione di acido salicilico ha anche impedito la diminuzione della fotosintesi. In sintesi, è stata dimostrata la capacità di mitigare gli effetti negativi dello stress salino sul portainnesto di ciliegio attraverso la somministrazione di una soluzione 1 M di acido salicilico per aspersione fogliare.

Questo trattamento ha dimostrato una serie di effetti benefici, come la regolazione dell'espressione dei geni associati al metabolismo dei fitormoni e dei fattori di trascrizione legati allo stress, l'attenuazione dello stress osmotico causato dalla tossicità del Na+, il miglioramento dell'efficienza fotochimica (con conseguente aumento del tasso fotosintetico netto) e il potenziamento dell'attività degli enzimi antiossidanti per attenuare i danni indotti dai fattori ossidanti.

L'efficacia dell'applicazione dell’acido salicilico come valida strategia per migliorare la tolleranza alla salinità dei portinnesti di ciliegio è fortemente supportata da questi risultati.

Fonte: Xu, J., Xu, Y., Wang, Y. et al. Exogenous Salicylic Acid Improves Photosynthetic and Antioxidant Capacities and Alleviates Adverse Effects of Cherry Rootstocks Under Salt Stress. J Plant Growth Regul 43, 1428–1446 (2024). https://doi.org/10.1007/s00344-023-11195-6.
Immagine: SL Fruit Service


Cherry Times - Tutti i diritti riservati

Potrebbe interessarti anche

Problemi di post-raccolta: le sfide dell'industria delle ciliegie

Post-raccolta​

27 feb 2025

Aumentando le esigenze di prolungare la durata di conservazione, parametri come la compattezza, il colore e la disidratazione del peduncolo sono fondamentali per l'accettazione del prodotto nei mercati internazionali.

Frutta cilena: negli ultimi 20 anni nessuno come la ciliegia

Produzione

30 dic 2024

Per quanto riguarda la stagione in corso, le prime stime prevedevano un aumento del 59% delle esportazioni rispetto alla stagione precedente, che si traduceva in oltre 131 milioni di scatole. La cifra è stata corretta dal Comitato cileno per le ciliegie da frutto.

In evidenza

Comprendere il cracking dei frutti in ciliegio: dinamiche fisiologiche, influenza varietale e implicazioni per la selezione

Breeding

19 dic 2025

Il cracking nei frutti di ciliegio può causare fino al 100% di perdite. Uno studio ucraino analizza fattori genetici e morfologici, mostrando il legame tra varietà, maturazione e tipologia di spaccatura. Identificate cultivar tolleranti come Mliivska žovta, Mirazh e Amazonka.

Dinamica della disidratazione delle ciliegie nelle celle frigorifere ed effetto dell'umidificazione ad alta pressione dopo hydrocooling

Post-raccolta​

19 dic 2025

Uno studio approfondito rivela come l’umidificazione ad alta pressione nelle celle frigorifere riduca drasticamente la disidratazione delle ciliegie dopo l’idrorraffreddamento, mantenendo intatta la qualità del frutto durante lo stoccaggio e la fase pre-confezionamento.

Tag Popolari