Quali strategie per un controllo moderno dei marciumi dei frutti?

07 ago 2024
1332

Il Cile è ormai entrato nella rosa dei principali produttori di ciliegie, con una produzione che negli ultimi anni ha avuto un vero e proprio boom. Grandi produzioni sono però legate a molteplici sfide da superare. Una di questa è la marcescenza dei frutti. Fino a qualche anno fa, la preoccupazione principale legata ai marciumi dei frutti erano legate quasi esclusivamente alla presenza di Botrytis cinerea.

Adesso invece è aumentata l’incidenza di altre malattie che prima non erano particolarmente considerate. Il fattore ambientale è senza dubbio il più importante in grado di favorire o meno lo sviluppo di patogeni, ma Cecilia Ramos (Università delle Amerche) e Hector García (Laboratorios Diagnofruit Ltda.) ci ricordano che non sono solo le piogge e l’umidità che li favoriscono.

Lo hanno notato durante le ultime stagioni in Cile, in cui si sono alternate annate secche e umide. Quello che si è visto infatti è stato che durante le primavere secche domina Alternaria, mentre quando la primavera è umida, Botrytis è il patogeno predominante. In condizioni umide, anche il fungo Geotrichum candidum riesce a svilupparsi ottimamente.

Nell’ultima stagione, la presenza di questo patogeno è aumentata di almeno 30 volte rispetto agli anni passati. Ciò ha comportato problemi anche in fase di post-raccolta, perché esso contamina le linee di lavorazione ed è di difficile sanificazione. Al contrario, Cladosporium si manifesta solo in stagioni secche, causando perdite alla raccolta, in quanto non si sviluppa durante la conservazione.

La marcescenza di un frutto non deve essere analizzata solo dal punto di vista della presenza del patogeno, ma serve una visione di insieme, considerando come questo patogeno si relaziona con l’ambiente circostante. L’ospite (in questo caso, la ciliegia) deve offrire l’opportunità di essere attaccato e ciò può essere a seconda di diversi fattori.

Ad esempio, alto contenuto di azoto e basso di calcio porta alla formazione di tessuti suscettibili allo sviluppo del patogeno. Nonostante ci sia ancora molto da scoprire e imparare su queste relazioni, adesso sappiamo che per controllare efficacemente i patogeni servono le seguenti attività all’interno della strategia di difesa:

  1. Equilibrare ospite e microbiota;
  2. Attivare le difese dell’ospite;
  3. Controllare il patogeno con tecniche chimiche e biologiche.

Quali sono quindi i momenti critici in cui bisogna trattare, in un anno “normale”? Gli esperti suggeriscono: sicuramente nelle fasi di scamiciatura ed invaiatura poi, a seconda della durata del ciclo produttivo, altri due o tre interventi. Prodotti come fludioxonil, boscalid e pentiopirad sono molecole che ben proteggono da Alternaria e Botrytis. Difenoconazol ha un buon effetto su Alternaria, mentre tebuconazolo è più efficace su Geotrichum.

Sebbene il captano sia un fungicida ricorrente nei programmi fitosanitari, il suo effetto sui funghi più frequenti è abbastanza limitato (si è vista però una buona attività contro Cladosporium). Anche interventi biologici con Bacillus o alcuni estratti vegetali (ad esempio, albero del tè e agrumi) aiutano nel controllo dei marciumi, ma sono necessarie almeno due applicazioni per ottenere un buon risultato.

Infine, è molto importante alternare i gruppi chimici impiegati, perché altrimenti si rischia di creare fenomeni di resistenza, specialmente quando si usano carbammati. Tutte le conoscenze acquisite, anno dopo anno, permetteranno di mantenere un buon controllo dei marciumi in ciliegio, portando ad una produzione cerasicola sempre più efficiente.

Fonte: Revista Frutícola
Immagine: SL Fruit Service

Melissa Venturi
Università di Bologna (IT)


Cherry Times - Tutti i diritti riservati

Potrebbe interessarti anche

Passi avanti per la varietà cilena S-21: previsto per il 2025 il debutto ufficiale

Rassegna Stampa Varietà

30 nov 2023

Dopo aver ottenuto l'approvazione unanime del Comitato regionale per l'emissione di nuove varietà dell'INIA, l'anno prossimo la S-21 passerà al processo di registrazione presso il Servizio cileno per l'agricoltura e l'allevamento per diventare una varietà commerciale.

Potatura corta o potatura lunga? Il segreto è conoscere l’habitus produttivo

Gestione

19 mar 2024

In Ucraina è stato condotto uno studio che ha avuto l’obiettivo di determinare l'impatto di diverse tecniche e condizioni di potatura su giovani piante di ciliegio. Le varietà impiegate sono state “Krupnoplidna” e “Melitopolska Chorna”, entrambe innestate sul portainnesto Colt.

In evidenza

Fioritura, impollinazione e allegagione del ciliegio: strategie agronomiche efficaci

Gestione

15 set 2025

La fioritura, l’impollinazione e l’allegagione sono fasi decisive per resa e qualità delle ciliegie. Da inibitori dell’etilene a citochinine e gestione impollinatori, fino a fungicidi e controllo del vigore, ecco le strategie per migliorare calibro, fermezza e sanità del frutto.

La ciliegia cilena punta alla Corea del Sud: nuova strategia per conquistare il mercato asiatico

Mercati

15 set 2025

Il Comitato delle Ciliegie di Frutas de Chile avvia una strategia in Corea del Sud puntando su salute, promozioni digital e degustazioni nei punti vendita. L’obiettivo è superare la concorrenza delle fragole locali e conquistare le consumatrici coreane tra i 18 e i 50 anni.

Tag Popolari