Le modifiche agli standard qualitativi delle ciliegie in vigore negli Stati Uniti sono ferme da anni, ostacolate da un contesto normativo incerto. Il Comitato di Marketing delle Ciliegie di Washington tenta da tempo di aggiornare le regole per adeguarle alle nuove esigenze di mercato, ma il processo risulta congelato a causa dell’eredità normativa lasciata dall’amministrazione Trump.
Stop alla riforma degli standard
Durante l’annuale incontro del Washington Cherry Marketing Committee, svoltosi a maggio, i membri hanno discusso nuovamente una proposta presentata l’anno precedente: modificare gli standard minimi di calibro per escludere le cosiddette “12-row”, ciliegie troppo piccole per mantenere un valore commerciale significativo.
L’adeguamento servirebbe anche a garantire una copertura assicurativa più efficace per i frutti invendibili, offrendo così una maggiore tutela economica agli agricoltori. “L’industria è cambiata molto nell’ultimo decennio. Oggi, l’assicurazione è un fattore economico determinante per noi coltivatori”, ha spiegato Julie Bosma, produttrice nella Yakima Valley e membro del Comitato.
La proposta ha già ricevuto il voto favorevole del Comitato, ma l’approvazione formale da parte dell’USDA (Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti) è bloccata da tempo. Il motivo? La politica di deregolamentazione voluta dalla precedente amministrazione, che imponeva l’abrogazione di dieci norme per ogni nuova regola introdotta, ha causato un ingorgo normativo ancora irrisolto.
Packaging misto
Un altro tema all’ordine del giorno riguarda l’introduzione di una confezione “mista” contenente sia ciliegie Rainier sia ciliegie scure. L’idea, proposta da un confezionatore e sostenuta da B.J. Thurlby, presidente di Northwest Cherries, ha trovato interesse nel Comitato, ma anche ostacoli tecnici.
Il problema principale è legato all’ispezione: le due varietà sono soggette a standard diversi, complicando il controllo qualità. Grazie alla collaborazione tra WSDA, USDA e Northwest Cherries, si è trovata una soluzione temporanea per ispezionare le due tipologie separatamente prima del confezionamento. Tuttavia, se il formato dovesse avere successo, sarà necessaria una modifica permanente al regolamento.
Pressioni ideologiche
Intanto, alcune correnti conservatrici negli Stati Uniti spingono per abolire del tutto gli ordini di marketing e i programmi di checkoff. Secondo il progetto politico “Project 2025”, sviluppato dalla Heritage Foundation, questi strumenti sarebbero esempi di eccessivo interventismo governativo e andrebbero sostituiti da iniziative volontarie del settore privato.
Pur non avendo ancora adottato ufficialmente queste indicazioni, l’amministrazione Trump aveva già intrapreso una strada simile, ostacolando ogni nuovo sviluppo normativo legato ai comitati di settore.
Uno scenario incerto
In un momento di forte trasformazione per il comparto ciliegie, l’assenza di chiarezza normativa rischia di rallentare l’innovazione e di esporre i produttori a maggiori rischi economici. Se da un lato si avverte l’urgenza di aggiornare gli standard per riflettere le dinamiche attuali del mercato, dall’altro il processo normativo sembra incagliato in una rete di vincoli politici e ideologici. La stagione delle ciliegie potrebbe avere bisogno non solo di buone annate, ma anche di buone leggi.
Fonte testo e immagine: goodfruit.com
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