Le insolite condizioni climatiche registrate nel centro-sud del Cile — caratterizzate da un’elevata umidità combinata a un anomalo aumento delle temperature — stanno creando un ambiente ideale per la proliferazione di funghi patogeni che colpiscono i frutteti.
A lanciare l’allarme è Daina Grinbergs, fitopatologa del Laboratorio di Fitopatología de Frutales dell’INIA Quilamapu, che sottolinea la particolare vulnerabilità del ciliegio in questa fase di fine fioritura.
“Siamo in un momento critico: i ciliegi sono estremamente esposti a marciumi provocati da Botrytis e Alternaria, due funghi che iniziano attaccando il fiore e, successivamente, compromettono anche il frutto,” ha spiegato Grinbergs.
“L’elevata umidità relativa e il rialzo delle temperature creano le condizioni ottimali per il loro sviluppo.”

Un rischio anche per l’export
Il pericolo, ha precisato la ricercatrice, non si limita al campo: le infezioni fungine possono restare latenti fino alla fase di trasporto, compromettendo l'intero carico una volta giunto a destinazione.
“Anche un’infezione minima non visibile può evolvere in veri e propri focolai di marciume durante il viaggio, mettendo a rischio interi container destinati all’esportazione.”
Per questo, Grinbergs raccomanda ai produttori di monitorare costantemente le previsioni agrometeorologiche e, se necessario, applicare fungicidi ad alta efficacia e resistenti al dilavamento da pioggia.
Tecnologia e intelligenza artificiale per la diagnosi precoce
In risposta a questa sfida, il team di INIA Quilamapu sta sviluppando una tecnologia innovativa: un sensore intelligente capace di rilevare precocemente infezioni da Botrytis e Alternaria in ciliegi e mirtilli.
Il progetto è frutto della collaborazione tra Grinbergs e Paula Vargas, esperta in intelligenza artificiale dello stesso istituto.
L’obiettivo è consentire controlli rapidi sia in campo che nei centri di confezionamento, evitando l’esportazione di frutta a rischio sanitario.
Non solo marciumi: anche i funghi del legno preoccupano
Grinbergs ha inoltre messo in guardia sui cosiddetti funghi del legno — tra cui Cytospora, Chondrostereum e Calosphaeria — che approfittano delle condizioni attuali per infiltrarsi nei tessuti legnosi degli alberi attraverso ferite provocate dalla recente brotazione.
Sebbene i danni non siano immediatamente visibili, l’impatto può compromettere le produzioni future, riducendo resa e qualità, fino a causare la morte prematura delle piante.
Una piattaforma per il monitoraggio dell’avellano europeo
Guardando al futuro, INIA Quilamapu sta lavorando a una piattaforma predittiva dedicata all’avellano europeo, con il supporto della Fundación para la Innovación Agraria (FIA).
Il sistema — operativo entro il 2028 — integrerà dati meteorologici e informazioni sul volo delle spore per inviare alert direttamente ai produttori.
Lo scopo: orientare le decisioni agronomiche su potature, trattamenti fitosanitari e strategie di prevenzione, aumentando l’efficacia delle azioni contro le malattie fungine.
Una volta a regime, questo strumento andrà a rafforzare le misure di protezione sanitaria dell’intero comparto frutticolo della regione centro-meridionale cilena.
Fonte: www.semanariolocal.cl
Fonte immagine: Semanario Local
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