Tommaso Pantezzi - Fondazione E. Mach (IT)
Comitato tecnico-scientifico di Cherry Times
L’attività di sperimentazione nelle aziende della Fondazione Mach sulle forme di allevamento di ciliegio è iniziata nel 2010 con la prima parcella messa a dimora a Maso delle Part grazie alla collaborazione con Nicola Dallabetta. Nel 2010 si era pensato di fare un impianto più intensivo rispetto alla distanza comunemente usate in quegli anni, quando i sesti usati erano di 4 x 2.
Partendo dai lavori svolti sul biasse per il melo si provò questa forma di allevamento e, grazie a contatti con ricercatori americani, si affiancò una forma in parete, denominata UFO, simile per certi aspetti alla forma a guyot proposta sempre per il melo, un sistema relativamente diffuso in Cile e Stati Uniti. Per valutare la risposta si testarono a Gisela 5, e un portinnesto un po’ più vigoroso, il Piku 1.
Da questa prima parcella sperimentale sono emerse delle indicazioni interessanti in particolare sulla gestione della potatura nei primi anni e si è quindi proseguita la sperimentazione con nuove forme di allevamento, mettendo a dimora nel 2013 una parcella sperimentale nella azienda di Vigalzano di Pergine, con due varietà, Kordia e Regina, condotte con quattro diverse forme di allevamento, alle distanze ritenute adatte, secondo questo schema in tabella:
FORMA ALLEVAMENTO | SPINDLE
| SUPERSPINDLE | BIBAUM | KGB/VASO | VARIETA’ | PORTINNESTO |
DISTANZA | 1,4 m x 3,7 m | 0,7 m x 3,7 m
| 1,4 m x 3,7 m | 1,4 m x 3,7 m | KORDIA | GISELA 5 |
PIANTE/HA(9000M2) | 1750 piante | 3500 piante | 1750 piante | 1750 piante | REGINA | GISELA 5 |
Le piante sono state impostate secondo la forma di allevamento scelta, in confronto con il tradizionale spindle, partendo da astoni di un anno, tranne per la forma a biasse, per cui sono state usate delle piante preformate a biasse reperite sul mercato.
Nel corso degli anni dalle piante si sono raccolti i principali dati vegeto-produttivi, sono stati pesati tre campioni di frutti per ogni pianta in prova e analizzate le caratteristiche qualitative di un campione di frutti per ogni blocco randomizzato.
Dalla analisi dei dati raccolti, sono emerse alcune indicazioni interessanti per gli aspetti vegetativi e produttivi.
Per entrambe le varietà la crescita finale della sezione del tronco è risultata la più contenuta per le piante allevate a superspindle, dovuta alla maggiore concorrenza fra le piante che sono allevate a una distanza più contenuta, seguita dalle forme a spindle e KGB. La sezione del tronco maggiore si è misurata sul biasse, che è data dalla somma della sezione dei due assi misurati singolarmente.
Per quanto riguarda gli aspetti produttivi, si riportano i risultati della produzione per unità di superficie, poiché per questa prova si ritiene un parametro più adatto a rappresentare il risultato della combinazione di forma e densità di impianto.
Fino al 2022, per Kordia le forme di allevamento maggiormente produttive sono risultate quella a biasse e a superspindle, con rispettivamente 138 e 125 ton/ha in nove anni di produzione, rispetto a 91 di spindle e 83 di KGB.
Kordia / asse colonnare.
Kordia / vassetto KGB.
Kordia / Fusetto.
Per Regina la forma di allevamento risultata maggiormente produttiva è stata il biasse con 159 ton/ha, non differente statisticamente dal superspindle con 150 ton/ha. Leggermente inferiore è risultato lo spindle con 134 ton/ha, seguito da KGB con 105 ton/ha.
Per quanto riguarda le pezzature dei frutti, non si sono osservati dei cali di calibro nelle forme maggiormente produttive, con oscillazioni medie del peso di Kordia fra 12,3 a 12,9 g/frutto medi, mentre per Regina sono oscillati fra 11,1 e 11,9 grammi.
Regina / Bibaum.
Anche la calibratura media operata presso la cooperativa di conferimento non ha dato esito a differenze importanti con percentuali di 28+ dei frutti che mediamente sono state fra 55% dello spindle e 62% del biasse per Kordia. Per Regina si sono osservate delle differenze un po’ più ampie della calibratura, dal 30% ottenuto con spindle al 42% con biasse e KGB.
Da un punto di vista qualitativo interno ai frutti, le differenze osservate sono state superiori fra le diverse stagioni, anche se tendenzialmente il livello dei solidi solubili (zuccheri) è stato leggermente superiore per Regina.
Regina / Fusetto
Tommaso Pantezzi, Angela Gottardello
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