Il raccolto precoce del 2025 segna l’inizio di esportazioni su larga scala dalla regione di Fergana. I prezzi all’origine si mantengono alti grazie alla vivace richiesta estera.
La stagione delle ciliegie in Uzbekistan è ufficialmente partita con una marcia in più: fin dai primi giorni, l’interesse dei mercati internazionali è risultato molto elevato, spingendo gli esportatori locali ad avviare rapidamente le spedizioni. È la regione di Fergana a guidare le operazioni, cuore produttivo di un Paese che si conferma protagonista sulla scena globale del comparto cerasicolo.
Esportazioni anticipate e volumi in crescita
Quest’anno i primi lotti, di dimensioni contenute, sono stati spediti già alla fine di aprile, con circa una settimana di anticipo rispetto al 2024. Ma è nell’ultima settimana che le operazioni hanno subito un’accelerazione: secondo fonti del portale EastFruit, gli esportatori uzbeki hanno iniziato il caricamento di volumi più consistenti, dando ufficialmente il via alla fase di esportazione di massa.
A dominare questa prima fase della stagione è la varietà locale “Bahor” (che significa “Primavera”), un cultivar a maturazione precoce apprezzato per il suo sapore e destinato principalmente all’export nonostante il calibro ridotto.
Prezzi sostenuti per i calibri medi
Il segmento commerciale attualmente più richiesto è quello delle ciliegie di calibro compreso tra 20 e 26 mm. Queste vengono esportate secondo i termini FCA (Free Carrier) a prezzi che oscillano tra 3,20 e 4,20 dollari (circa 2,95-3,85 Euro) al chilogrammo, in funzione del calibro e della qualità del frutto. Si tratta di valori interessanti, che riflettono la forte domanda dei compratori esteri già in apertura di campagna.
Un ruolo consolidato sul mercato globale
L’Uzbekistan si colloca stabilmente nella top 10 mondiale dei Paesi esportatori di ciliegie fresche, con volumi annui variabili tra le 30.000 e le 60.000 tonnellate, a seconda dell’andamento climatico. Secondo i dati del Comitato Statistico Nazionale, nel 2024 il Paese ha esportato 32.200 tonnellate di ciliegie, generando un fatturato pari a 70,3 milioni di dollari (circa 64,45 milioni di Euro).
Uno sguardo avanti
La partenza anticipata e la risposta positiva del mercato lasciano intravedere una stagione promettente per il comparto cerasicolo uzbeko. Con l’ingresso delle varietà a maturazione intermedia e tardiva nelle prossime settimane, ci si aspetta un ulteriore aumento dell’export e nuove opportunità per consolidare la presenza del Paese nei mercati chiave dell’Europa, del Medio Oriente e dell’Asia.
Fonte: east-fruit.com
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