La biologia dello svernamento di Drosophila suzukii (moscerino dei piccoli frutti) è stata a lungo trascurata, nonostante sia un processo fondamentale per l’insetto e quindi importante al fine di migliorare la gestione di questo parassita nelle regioni temperate.
Sebbene siano note alcune risposte fisiologiche, come l’indurimento al freddo delle femmine del morfotipo invernale, un recente studio ha mostrato come fattori ambientali e comportamentali giochino un ruolo determinante nella sopravvivenza durante i mesi più freddi.
I ricercatori hanno condotto un esperimento integrato presso tre vigneti situati nella parte occidentale dello stato di New York (USA), con prove di campo, semi-campo e laboratorio, volto a studiare la selezione dell’habitat invernale, l’eIicacia di diversi rifugi e la capacità di D. suzukii di reagire ad eventi avversi.
Distribuzione e habitat
I risultati hanno mostrato come D. suzukii sia maggiormente presente nei margini boschivi dei vigneti e vicino a cumuli di vinacce, rispetto che all’interno del vigneto stesso o adiacente alle strutture della cantina.
Le aree boschive ai margini degli impianti sembrano oIrire microclimi favorevoli, risorse alimentari alternative ed una maggiore protezione dall’escursione termica.
Infatti, le femmine del morfotipo invernale sono risultate attive anche a temperature prossime allo zero, mostrando capacità motorie suIicienti per spostarsi verticalmente e sottrarsi alle condizioni avverse.
Effetto dei rifugi
Questo dato è particolarmente utile per comprendere i meccanismi, non solo fisiologici ma anche ecologici, alla base della sopravvivenza invernale.
Dal punto di vista pratico, lo studio ha mostrato che la presenza di coperture isolanti come la paglia migliora la sopravvivenza rispetto ad altri rifugi naturali come pigne o tronchi.
Al contrario di quanto ipotizzato, le pigne si sono dimostrate pericolose: in condizioni umide, le loro squame si richiudono, causando la morte dell’insetto.
Comportamento e sopravvivenza
Anche i tronchi, nonostante l’apparente protezione, non hanno oIerto vantaggi in termini di temperatura o umidità e sono stati associati ad una maggiore mortalità.
È emerso invece che la capacità degli individui di reagire rapidamente ad allagamenti superficiali, spostandosi verso l’alto durante i momenti di disgelo, è un comportamento chiave per evitare l’annegamento.
In laboratorio, esperimenti di movimento verticale hanno confermato che le femmine acclimatate al freddo possono reagire eIicacemente all’innalzamento progressivo del livello dell’acqua, soprattutto se le temperature si mantengono poco sopra lo zero.
Osservazioni in laboratorio
A 5 °C, le mosche hanno mostrato una mobilità significativamente superiore rispetto a 0 °C, con tassi di sopravvivenza più elevati.
Queste osservazioni sottolineano l’importanza dell’interazione tra temperatura, disponibilità di micro-rifugi e comportamento attivo nel determinare la sopravvivenza invernale.
In conclusione, il comportamento e l'ecologia di Drosophila suzukii durante lo svernamento sono più complessi di quanto si pensasse in precedenza.
Implicazioni per la gestione
Lo studio mostra come questo insetto non sopravviva passivamente all’inverno, ma adotti strategie adattative complesse, muovendosi tra habitat eterogenei alla ricerca di rifugi isolanti e reagendo dinamicamente agli eventi meteorologici come lo scioglimento della neve.
Questo comportamento ha diverse implicazioni per la gestione del parassita: la conoscenza approfondita dei comportamenti durante lo svernamento può guidare approcci di controllo integrato più eIicaci, ad esempio tramite la manipolazione dell’habitat o l’eliminazione di rifugi potenzialmente utili.
In prospettiva, tali informazioni possono supportare pratiche agronomiche che riducano la sopravvivenza invernale delle popolazioni, contribuendo ad una gestione sostenibile di questo pericoloso fitofago.
Fonte: Shrestha, B., Stockton, D. G., Hesler, S. P., & Loeb, G. M. (2025). Exploring the influence of habitat, ground refugia and behavioral strategies on the overwintering success of Drosophila suzukii, Matsumura. Pest Management Science, 81(6), 3339-3348. https://doi.org/10.1002/ps.8707
Fonte immagine: Beat Wermelinger, Adliswil - Switzerland
Andrea Giovannini
Università di Bologna
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