I risultati delle ricerche su ciliegio della Fondazione Agrion in anteprima per i lettori di Cherry Times.
Martedì 9 luglio presso il centro ricerche per la frutticoltura di Fondazione Agrion a Manta, Via Falicetto, 24, 12030 Manta CN, si è tenuto l’incontro tecnico su Ciliegio, Albicocco e Mandorlo.
Per quanto riguarda il ciliegio: in Piemonte, l’attuale superficie è di 374 ettari (dati ISTAT). L’interesse, dal punto di vista commerciale, rimane elevato anche se non mancano le criticità legate all’elevata sensibilità di molte cultivar al cracking e ai danni provocati dalla Drosophila suzukii e la più recente Forficula auricularia.
Per quanto riguarda Drosophila suzukii sono stati evidenziati danni precoci a inizio giugno a causa dell’elevata umidità e la freschezza generale del clima, condizioni che hanno favorito il volo del dittero e l’attacco delle varietà a maturazione più precoce. La popolazione nel corso del monitoraggio è rimasta tuttavia stabile senza presentare picchi elevati di presenza.
Fondazione Agrion, insieme a Regione Piemonte e all’Università di Torino DISAFA, sarà impegnata anche quest’anno nel rilascio del parassitoide della Drosophila suzukii, il Ganaspis brasiliensis. È ormai il terzo anno di rilascio dell’imenottero antagonista naturale del moscerino dei piccoli frutti (il quarto per alcune postazioni): l’obiettivo è quello di rafforzare la popolazione presente sul territorio piemontese per contrastare efficacemente D. suzukii.
Tra le varietà più importanti del ciliegio si è discusso di:
- Areko* (+17) - Deriva dall’incrocio di Kordia x Regina. Albero di medio-elevato vigore. Frutti ben distribuiti sull’albero caratterizzati da lungo peduncolo. Grossa pezzatura. Polpa di elevata consistenza e buon sapore dolce e aromatico. Scarsa sensibilità al cracking.
- Henriette* (+20) - Cultivar di recente introduzione caratterizzata da medio-grossa pezzatura, aspetto del frutto attraente con colore della buccia rosso scuro. La polpa è di elevata consistenza e buon sapore dolce e aromatico.
- Cerasina® Final 12.1 (+37) - Cultivar gestita in esclusiva. Autofertile. Albero di medio-scarso vigore e di elevata produttività. Frutto di forma cuoriforme regolare e grossa pezzatura (30-32 mm). Necessita di diradamento nelle annate con carico di frutti elevato. Polpa di buona consistenza e buon sapore, equilibrato. Scarsa sensibilità al cracking.
- Cerasina® Prim 3.1 - Matura in epoca extra-precoce. L’albero è di medio vigore con habitus vegetativo compatto. Il frutto è di grossa pezzatura (30-32 mm), con colorazione della buccia rosso scura, molto attraente. Il sapore è buono, dolce e aromatico. Poco sensibile al cracking.
Altro tema affrontato durante l’incontro è stato quello delle problematiche fitopatologiche tra queste in particolare: Batteriosi (Xananthomonas campestris pv pruni) , Monidiosi, Afidi e Cicaline.
I ricercatori di Agrion Davide Nari e Valentina Roera hanno presentato le più recenti novità del confronto varietale ciliegio e albicocco mentre Francesca Pettiti e Luca Nari si sono occupati di mostrare gli aggiornamenti della sperimentazione Agrion su Forficula auricolaria e Drosophila suzukii.
La seconda parte è invece stata dedicata alla condivisione dei risultati delle prime esperienze della coltivazione del mandorlo in Piemonte, presso l’azienda agricola Cascina Palazzo di Cuneo. A presentare i dati, i ricercatori di Agrion e Simone Marchisio di Coldiretti Cuneo.
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Fonte: Agrion
Immagine: SL Fruit Service
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