Catturare e monitorare precocemente gli adulti di insetti con trappole attrattive è fondamentale per decidere in tempo eventuali trattamenti e prevenire problemi durante la maturazione dei frutti. Le trappole vanno collocate prima che i frutti diventino vulnerabili, quindi non oltre la fase di preinvaiatura.
Sono disponibili diversi tipi di trappole, come quelle cromotropiche gialle e quelle con attrattivi alimentari, anche se spesso si utilizzano combinazioni di entrambi. Il monitoraggio non serve tanto a misurare la densità di popolazione, ma piuttosto a individuare i primi voli degli adulti, determinando così il momento giusto per i trattamenti.
Dopo l'invaiatura dei frutti del ciliegio, è importante controllare la mosca delle ciliegie (Rhagoletis cerasi) e il moscerino della frutta (Drosophila suzukii). Le femmine di D. suzukii preferiscono deporre le uova nei frutti vicini alla maturazione, creando problemi con i tempi di carenza dei trattamenti insetticidi e rischiando di avere frutti infestati ma apparentemente integri, che possono compromettere intere partite di merce durante la commercializzazione.
Quando si rilevano i primi adulti nelle trappole, è necessario valutare se intervenire con trattamenti. Per combattere gli adulti, si consiglia di utilizzare esche proteiche attivate con insetticidi registrati, da applicare nelle aree più soleggiate della chioma, sia a striscia continua che a spot, a seconda del tipo di esca.
I trattamenti vanno ripetuti regolarmente o dopo una pioggia, e interrotti prima della raccolta in base al periodo di carenza dell’insetticida. Ci sono anche trappole per la cattura massale o l'attract and kill, che non vengono dilavate dalla pioggia. Trattamenti con etofenprox, con un periodo di carenza di 7 giorni, sono principalmente adulticidi e vanno usati preventivamente per mantenere bassa la popolazione degli adulti. Per la lotta biologica è disponibile anche un’esca pronta con spinosad.
Per combattere le larve, i trattamenti devono iniziare dalla fase di pre-invaiatura utilizzando acetamiprid, un neonicotinoide sistemico con 14 giorni di carenza.
Il controllo del moscerino della frutta D. suzukii è particolarmente difficile. Questo insetto, parente del comune moscerino dell’aceto (D. melanogaster), ha femmine con un robusto ovopositore seghettato che permette loro di lacerare la superficie dei frutti maturi per deporvi le uova.
Esistono trappole attrattive efficaci per rilevare precocemente D. suzukii, ma il monitoraggio è complicato perché le trappole possono attrarre altre specie di Drosophila non fitofaghe, che richiedono un'osservazione a forte ingrandimento per essere distinte.
Recentemente sono state introdotte trappole senza liquidi che semplificano il controllo e il riconoscimento delle D. suzukii (i maschi hanno una macchia nera sulle ali, mentre per riconoscere le femmine serve osservare l’ovopositore con uno stereomicroscopio o una lente di ingrandimento).
Una volta confermata la presenza di D. suzukii, bisogna proteggere i frutti dalla preinvaiatura con i prodotti larvicidi utilizzati per la mosca delle ciliegie o con prodotti di contatto a breve periodo di carenza come la deltametrina. Per il ciliegio, specifici prodotti registrati contro il moscerino dei piccoli frutti includono lo spinetoram e l’emamectina benzoato. Anche in questo caso, le trappole per la cattura massale aiutano a mantenere bassa la popolazione, facilitando il controllo dell'insetto.
Fonte: Terra e Vita
Immagine: Agraria.org
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