Catania, una nuova promettente varietà di ciliegio

01 ago 2023
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Stefano Lugli - SL Fruit Service
Coordinatore comitato tecnico-scientifico

Quando hai una forte passione per il tuo lavoro a volte è sufficiente un piccolo sforzo per ottenere grandi risultati. Cherry Times è lieta di pubblicare l'intervista di Stefano Lugli a Luis Lasarte, il papà di Catania.

Come nasce sua tua passione per la frutticoltura?

Principalmente grazie alla mia famiglia e successivamente per la mia formazione come Ingegnere tecnico agricolo. Sono nato a La Almunia de De Godina, molto vicino a Saragozza, all'interno della Valle dell'Ebro. La mia famiglia si dedica alla frutticoltura da diverse generazioni e fin da piccolo la frutticoltura è stata per me una scoperta e un entusiasmo. 

Mentre molti dei miei amici odiavano andare in campagna, io amavo la mia terra. Successivamente, all'università ho avuto la fortuna di avere dei professori e colleghi eccellenti che hanno continuato ad alimentare la mia voglia di innovazione.

La sua predilezione per le ciliegie l’ha spinta a iniziare un progetto di miglioramento genetico del ciliegio. Come è nata questa idea?

Tra tutti i frutti che vengono coltivati nel mio territorio, la ciliegia è la più intrigante e anche la più complicata. Per questo motivo, innovare in questo settore ha reso ancora più stimolante e interessante la mia attività. Le varietà di ciliegie disponibili 30 anni fa provenivano da zone molto disparate da tutto il mondo (California, Canada, Italia, Francia e Europa centrale) ma pochissime di queste avevano un adattamento perfetto alle condizioni climatiche della mia zona. 

Quelle che avevano una buona qualità, erano molto sensibili al cracking. Altre erano più tolleranti ma di scarsa qualità. Incrociarle tra loro e cercare il "vigor ibrido" è stata una delle idee e delle preoccupazioni che ho avuto 15 anni fa. Cercavo varietà precoci o di mezza stagione adattate alla valle dell'Ebro, con una buona qualità di frutta e tolleranza al cracking. Da qui è nato questo mini progetto che io chiamo hobby.

Sul mercato ci sono molte nuove e interessanti varietà di ciliegie. Cosa resta da migliorare e quali sono gli obiettivi del suo progetto?

È vero che ultimamente appaiono molte nuove varietà, ma insisto di nuovo, alcune varietà funzionano bene nel luogo di origine, ma quando le porti fuori in altre condizioni le caratteristiche possono cambiare radicalmente. In altre occasioni, si ha una pressione molto forte da parte degli editori, dei vivaisti e del settore stesso. Nel mio caso, preferisco andare più lentamente. 

Gli obiettivi che cerco sono varietà precoci o di mezza stagione, adattate a una zona di produzione non precocissima ma nemmeno tardiva, come appunto la mia. Cerco di ottenere varietà con frutti di elevata qualità, soprattutto di grande calibro, un buon equilibrio zucchero-acidità, consistenti e tolleranti al cracking.

Per avere buoni figli ci vogliono buoni genitori. Quali varietà utilizza nei suoi incroci?

È vero che per avere una buona prole ci vogliono buoni genitori. Io non sono un super-esperto di genetica, ma l’esperienza condotta in questi 15 anni mi ha aiutato a capire che lavorare nel breeding ciliegio è piuttosto complicato. Quando si incrociano due varietà, la variabilità genetica è enorme e non si ha una visione chiara sui risultati attesi, altrimenti tutti lo farebbero. 

Anche se non credo nella fortuna, nel mio caso una buona sorte può aiutare. Uso sempre un parentale che mi porta qualità e un altro genitore che può darmi rusticità e tolleranza alle spaccature, solitamente utilizzo come fonte di resistenza varietà acidule e non necessariamente di buona qualità. Anche se non credo nella fortuna, in questo caso può aiutare.

Nel suo lavoro di breeder utilizza qualche moderna tecnologia genetica?

Il mio lavoro è molto lento, non uso grandi tecnologie di coltivazione di embrioni o marcatori molecolari che mi accorcerebbero di un paio d'anni le scadenze di valutazione delle selezioni. Scelgo i genitori, estraggo polline da uno di loro, demasculo i fiori e impollino manualmente, estraggo il seme, stratifico e pianto. Poi aspetto 3-4 anni per vedere i frutti e inizio a selezionare. 

È un lavoro molto lento, ma quando vedi i tuoi primi frutti, è un'esplosione di emozione, anche se a volte è un poco frustrante perché solo pochissimi di loro diventano selezioni interessanti.

Recentemente lei ha licenziato la varietà Catania. Scopriamone insieme le caratteristiche principali.


La varietà è molto produttiva, non è autofertile e presenta un profilo allelico S3 S4. In media si ottengono produzioni annue intorno alle 14 t/ha. Il portamento dell'albero è semi aperto e non ha grossi problemi di gestione nella conduzione e nemmeno di sensibilità particolari alle malattie. I frutti di Catania sono di pezzatura elevata (32-34 mm), consistenti (72-80 Durofel), dolci (20 ºBrix) e leggermente aciduli, una qualità che gli conferisce una buona tolleranza al cracking e una buona conservazione.

Dunque Catania è resistente al cracking?

Catania appare molto tollerante al cracking, ma vorrei fare una precisazione: in nessun momento dico che Catania sia resistente al cracking, ma le posso confermare che durante i 5-6 anni che la osserviamo in produzione, Catania si è comporta molto meglio ai problemi causati dalla pioggia rispetto ad altre varietà della stessa epoca di raccolta. 

Inoltre, come tutti i produttori della ciliegia sanno, oltre alla predisposizione genetica, l’incidenza del cracking è influenzato da molti altri fattori, principalmente l’intensità e la durata delle piogge, il momento di sviluppo del frutto e la carica produttiva dell’albero.

Catania è descritta come una varietà mediamente precoce (periodo Sweet Lorenz / Red Pacific). Qual è il momento ottimale per la raccolta?

La data di maturazione ideale è prossima a Santina e il colore ottimale di raccolta per il codice CTIFL dovrebbe essere tra 5 a 6, secondo il tipo di mercato di destinazione.


Le nuove piantagioni di ciliegio ad alta densità con portainnesti nanizzanti o seminanizzanti si stanno diffondendo in tutto il mondo. Catania è una varietà adatta a questi sistemi di impianto?

Le piantagioni della mia zona sono allevate a vasetto basso spagnolo o a KGB, con densità di 700-900 piante per ettaro. Con questi due sistemi Catania funziona molto bene, ma non conosco l'adattamento ad altre forme e densità di impianto.

Ogni varietà ha dei punti forti e dei punti deboli. Puoi confidarci quali sono i punti deboli di Catania?

Potrei dirle che essendo una varietà relativamente nuova e testata solo nella mia zona, Catania potrebbe forse avere un diverso adattamento in altri areali produttivi. Ad esempio, stante le caratteristiche generali osservate su Catania e quelle e dei suoi genitori, non credo che la varietà possa adattarsi bene in zone extra precoci, areali dove ultimamente si stanno piantando varietà a basso fabbisogno in freddo.

Un altro dato che posso fornire, di quest'anno, è che in molte varietà, tra cui Catania, ci sono stati danni all’epidermide causati dai forti venti al momento di colorazione 2-3, anche se è vero che al suo punto ottimale di raccolta 5-6 questi danni erano abbastanza nascosti. In frutteti con coperture anti grandine e frangivento i problemi sono state minimi.

Il mercato richiede ciliegie grandi, sode, buone e belle. Ma per avere successo una nuova varietà deve anche avere un buon comportamento post-raccolta. Come si comporta Catania?

Il buon comportamento post-raccolta non era uno dei miei obiettivi nel mio progetto iniziale, perché la commercializzazione la faccio con la Cooperativa Cosanse e i nostri mercati sono quello nazionale e l'Europa. In questi casi funziona molto bene una settimana di trasporto così come la settimana successiva per la commercializzazione: la ciliegia è perfetta. 

La leggera acidità del frutto aiuta una buona conservazione. Per periodi più lunghi, come si fa in Cile per il mercato asiatico, non conosco la sua evoluzione. Circa l’attitudine della varietà ad essere selezionata, calibrata e confezionata con le nuove tecnologie del post harvest posso assicurare che Catania si adatta perfettamente a queste linee di lavorazione.

Immagino che molti produttori sono interessati a investire nella varietà Catania. Come sta andando la diffusione commerciale della varietà in Europa e nel mondo? 

La protezione brevettuale e lo sviluppo della varietà, la produzione in vivaio e la commercializzazione delle piante sono fatte in esclusiva da Viveros Verón in Spagna e in Europa. In Cile è iniziato il processo con ANA. La varietà è commercializzata principalmente con i portinnesti SL64 e Adara.

Oltre a Catania, ci sono nuove selezioni promettenti che potrebbero emergere dal suo progetto di miglioramento genetico?

Quest'anno è molto probabile che qualche altra varietà già selezionata e pronta per la registrazione sarà incorporata. Sempre con la stessa linea che ho commentato, qualità della frutta, grande calibro e tolleranza cracking.

Grazie Luis e buon lavoro!


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