Ciliegie cilene: boom di esportazioni e sfide future, ma la Cina non basta più

25 apr 2025
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Nonostante un'annata complessa sul fronte prezzi, la filiera cilena della ciliegia si prepara a nuove sfide globali: qualità, logistica e promozione i pilastri del futuro.

Durante la Global Cherry Summit 2025, l'evento di riferimento per l’industria cilena della ciliegia, tenutosi presso l’Arena Monticello nei pressi di Santiago, la direttrice esecutiva del Comité de Cerezas de Chile, Claudia Soler, ha tracciato un bilancio dettagliato della stagione appena conclusa. L'incontro ha visto la partecipazione di circa 2.000 operatori del settore, tra nazionali e internazionali.

Una stagione da record

Una stagione da record, ma con margini ridotti. Secondo i dati presentati, le esportazioni di ciliegie fresche hanno raggiunto le 626.014 tonnellate (equivalenti a 125,2 milioni di casse), segnando un aumento del 51% rispetto all’annata precedente. La Cina si è confermata come mercato chiave, assorbendo da sola il 91% del totale.

Tuttavia, nonostante i volumi da record, la campagna ha chiuso con un calo dei prezzi e una redditività inferiore alle aspettative. Soler ha spiegato che i principali ostacoli sono stati legati a problemi logistici, alla gestione della qualità e a una serie di fake news circolate sui media cinesi, che hanno contribuito a raffreddare la fiducia dei consumatori.

La risposta della filiera

La risposta della filiera: investimenti raddoppiati. In previsione della crescita produttiva, il Comité aveva già pianificato un forte incremento degli investimenti promozionali: oltre 7,3 milioni di dollari (circa 6,8 milioni di Euro), più del doppio rispetto alla stagione precedente. Le campagne si sono concentrate sulle grandi città cinesi ma con un focus crescente sulle aree di seconda fascia, dove la ciliegia cilena viene percepita ancora come un prodotto premium.

Claudia Soler, executive director of the Chilean Cherry Committee.

Attività promozionali capillari – tra social media, e-commerce, cartellonistica, mascotte ufficiali e collaborazioni con catene retail – hanno permesso di raggiungere 139 milioni di consumatori, aumentando la penetrazione dal 33% al 40%.

Diversificare i mercati

Diversificare per non dipendere. La necessità di espandersi oltre il mercato cinese è sempre più sentita. Come spiegato da Soler, nessun altro paese al momento è in grado di assorbire i volumi attuali. Tuttavia, il Comité continua a lavorare su mercati alternativi in Asia, Europa e Americhe, con un approccio graduale e sostenibile.

Anche in Europa, l’interesse verso le ciliegie extra stagionali – come quelle cilene – è in crescita, specialmente nei segmenti premium della GDO in Germania, Francia e Italia. Ma la concorrenza da Turchia e Spagna impone standard elevati e una gestione ottimale della qualità e della logistica.

Le priorità per il futuro

Le priorità per il futuro:

  • Migliorare la qualità del prodotto per adattarsi meglio ai gusti e alle esigenze dei mercati;
  • Rafforzare la logistica e la gestione della catena del freddo;
  • Espandere il posizionamento in nuove città cinesi e in mercati alternativi;
  • Ricostruire la fiducia del consumatore e dei partner commerciali.

“La ciliegia è ormai un vero ambasciatore del Cile nel mondo”, ha concluso Claudia Soler. “Abbiamo ancora molta strada da fare, ma siamo pronti a crescere insieme, come industria unita.”

Fonte: portalfruticola.com


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