Le ciliegie sono molto apprezzate dai consumatori per le ottime caratteristiche organolettiche, visive e per il loro valore nutrizionale.
Questi frutti sono però estremamente suscettibili al deperimento post-raccolta, che porta ad un progressivo deterioramento della qualità, limitandone notevolmente la vita commerciale.
Un recente studio dalla Cina ha analizzato, per la prima volta, l’efficacia di un trattamento combinato basato sull’idrocooling (raffreddamento con acqua, HC) ed un’emulsione di olio essenziale di timo (TEO) per migliorare la conservazione post-raccolta delle ciliegie.
I frutti utilizzati sono stati raccolti da frutteti della cultivar “Tieton”, situati nella provincia di Shandong in Cina.
Effetti del trattamento combinato
I risultati hanno mostrato che l’impiego congiunto di idrocooling e olio essenziale di timo ha ridotto significativamente l’incidenza di marciumi e l’indice di imbrunimento del peduncolo rispetto all’idrocooling da solo, mantenendo al contempo una maggiore consistenza della polpa e valori più elevati di antociani, solidi solubili totali e acidità titolabile nei frutti.
La combinazione ha inoltre aumentato l’attività degli enzimi di difesa del frutto e influenzato positivamente la comunità fungina presente sulla superficie, riducendo la presenza di funghi fitopatogeni quali Alternaria, Botrytis e Cladosporium.
Questo approccio ha consentito di prolungare la shelf life delle ciliegie fino a 12 giorni, contro i 9 giorni del solo idrocooling ed i circa 6 giorni del controllo non trattato.
Proprietà dell’olio essenziale di timo
L’utilizzo dell’olio essenziale di timo, noto per il suo contenuto di timolo e carvacrolo con proprietà antifungine e antiossidanti, ha permesso di controllare alcune delle malattie post-raccolta.
Inoltre, l’azione combinata dei due trattamenti, ha preservato la struttura della cuticola e delle aperture stomatiche, rallentando la perdita d’acqua e la respirazione del frutto, fattori chiave per ritardare la senescenza.
Il trattamento ha inoltre stimolato la produzione di metaboliti secondari e la sintesi di composti fenolici, rafforzando le barriere naturali contro le infezioni fungine.
Risultati microbiologici e conclusioni
Oltre alla riduzione dell’incidenza di patogeni, il trattamento combinato ha contribuito a mantenere la brillantezza ed il colore della buccia, la consistenza della polpa e le caratteristiche organolettiche generali, senza alterare negativamente il sapore o l’odore delle ciliegie, grazie ad un utilizzo a basse concentrazioni dell’olio essenziale di timo che non ha modificato le qualità sensoriali (analizzate con panel test).
Dal punto di vista microbiologico, l’applicazione combinata di HC e TEO ha modificato la struttura e la diversità della comunità fungina, riducendo il numero di specie patogene presenti sulla superficie del frutto e favorendo lo sviluppo di microrganismi non patogeni, come Aureobasidium, che potrebbero contribuire indirettamente al contenimento di altri funghi dannosi.
Questo effetto selettivo, associato alla capacità di limitare l’ossidazione delle membrane cellulari, ha evidenziato un’efficace azione protettiva del trattamento contro i processi di deperimento e degrado del frutto.
In conclusione, l’approccio combinato di idrocooling e olio essenziale di timo rappresenta una strategia promettente e sostenibile per diminuire le perdite post-raccolta e l’estensione della shelf life delle ciliegie dolci.
Questo miglioramento è attribuito principalmente all’effetto sinergico della combinazione idrocooling e olio essenziale di timo di modulare la diversità, la composizione e la struttura della comunità fungina, nonché di eliminare le popolazioni dei principali funghi patogeni presenti sulla superficie del frutto.
Fonte: Chu, F., Jiang, Y., Zhai, H., Zhang, J., & Wang, D. (2025). Combination of hydrocooling and thyme essential oil emulsion: Controls postharvest spoilage, maintains quality, and extends shelf-life of sweet cherry. Food Control, 175, 111306. https://doi.org/10.1016/j.foodcont.2025.111306
Fonte immagine: SL Fruit Service
Andrea Giovannini
Università di Bologna
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