La Cina apre alle ciliegie del Jerte: via libera alle esportazioni spagnole

22 set 2025
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Dopo oltre un decennio di trattative, la Agrupación de Cooperativas del Valle del Jerte ottiene l'autorizzazione per esportare ciliegie in Cina. Un traguardo strategico, tra sfide logistiche, quarantene e prospettive globali.

La lunga attesa è finita: le ciliegie della Valle del Jerte sono pronte a volare verso la Cina. La Agrupación de Cooperativas del Valle del Jerte è infatti tra i pochi operatori spagnoli a cui il Governo cinese ha concesso l’autorizzazione per l’ingresso del prezioso frutto nel mercato asiatico. Una notizia che segna un importante traguardo per il comparto frutticolo dell’Estremadura.

“L’idea è partire con spedizioni via aerea”, ha spiegato José Antonio Tierno, presidente della cooperativa, consapevole delle complessità logistiche legate a un prodotto delicato come la ciliegia. Il trasporto via nave, che richiede circa 35 giorni, è infatti considerato poco compatibile con la natura altamente deperibile del frutto.

Ciliegie spagnole in rotta

La Cina rappresenta un mercato vasto e in continua espansione per le ciliegie, ma non privo di ostacoli. Oltre alla distanza, il calendario produttivo del gigante asiatico coincide in parte con quello dell’Estremadura, limitando i vantaggi di stagionalità. Un contesto ben diverso da quello cileno, che grazie alla controstagionalità riesce a conquistare ampie fette di mercato.

Nonostante ciò, la Agrupación del Jerte è determinata a cogliere l’opportunità. “Non possiamo lasciarci sfuggire questa chance, anche se sappiamo che sarà una sfida”, ha dichiarato Tierno, sottolineando che l’autorizzazione concessa dal governo cinese rappresenta un’esclusività per pochi operatori spagnoli.

L’iter è stato lungo: sono serviti oltre dieci anni di negoziazioni tra i due Paesi e un percorso tecnico complesso. Nel 2024, esperti cinesi hanno visitato i principali areali produttivi, tra cui la stessa Valle del Jerte. Successivamente, un audit della Administración General de Aduanas ha dato il via libera all’esportazione, dopo aver ispezionato sia le aziende agricole che gli impianti della cooperativa.

Una nuova porta sul mercato

Il potenziale della Cina non è solo diretto, ma ha ricadute strategiche anche su altri mercati. “Se regioni come l’Aragona o la Catalogna esportano lì, si riduce la pressione competitiva nei mercati tradizionali dove operiamo”, ha aggiunto il presidente. Attualmente, la cooperativa commercializza circa 20 milioni di chili di ciliegie ogni anno, di cui oltre la metà destinati all’estero, con il Regno Unito come principale acquirente.

Le spedizioni verso la Cina dovranno però sottostare a rigorosi protocolli: “La frutta deve trascorrere una quarantena obbligatoria di 15 giorni in celle frigorifere, che può essere effettuata anche durante il trasporto marittimo”, spiega Tierno. A ciò si aggiungono controlli sanitari, ispezioni governative e una documentazione dettagliata sull’uso di fitosanitari, da rilasciare tramite il Ministero competente.

Non sarà la ciliegia con Denominazione di Origine Protetta a sbarcare in Cina: “Sui mercati europei le indicazioni geografiche sono valorizzate, ma nei paesi terzi veniamo percepiti principalmente come prodotto spagnolo”, ha precisato Tierno.

Novembre: missione commerciale

Per rafforzare i legami con il mercato cinese, Extremadura Avante ha organizzato una missione commerciale multisettoriale a Shanghai e dintorni, dal 24 al 28 novembre. Oltre al settore ortofrutticolo, saranno coinvolte anche imprese dell’edilizia, moda, servizi, chimica e agroalimentare.

Obiettivo: facilitare l’ingresso delle aziende locali nel mercato asiatico e consolidare la presenza dell’Estremadura in un contesto economico in crescita. La Cina si è infatti confermata nel 2024 come secondo fornitore di beni e dodicesimo cliente per l’export spagnolo, con un volume di scambi superiori ai 50 miliardi di euro annui.

“La domanda cinese è orientata verso qualità, innovazione e sostenibilità: valori che rispecchiano appieno l’offerta imprenditoriale extremeña”, hanno commentato dalla Junta. E le ciliegie del Jerte, simbolo di eccellenza agricola, potrebbero essere il frutto più dolce di questa nuova alleanza commerciale.

Fonte: www.hoy.es

Fonte immagine: Revista Mercado


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