Nel cuore della Valle della Bekaa e del Monte Libano, produttori di ciliegie e PMI agricole si preparano a una sfida ambiziosa: soddisfare gli standard dell’Unione Europea per accedere ai mercati di esportazione ad alto valore. Grazie al sostegno dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), attraverso il progetto BOUZOUR finanziato da Sida, sono stati organizzati due incontri formativi strategici per accompagnare questo percorso.
Un percorso guidato verso la conformità UE
Gli incontri, realizzati in collaborazione con la Camera di Commercio, Industria e Agricoltura di Zahle e della Bekaa (CCIAZ) e il Ministero libanese dell’Agricoltura, hanno visto la partecipazione attiva di agricoltori e imprese agricole provenienti dalle principali aree di produzione. L’obiettivo? Comprendere a fondo i protocolli europei in materia di salute vegetale, sicurezza alimentare e tracciabilità.
Durante le sessioni, il Ministero ha illustrato le linee guida aggiornate per l’adeguamento agli standard UE, mentre i partecipanti hanno condiviso esperienze e ostacoli quotidiani. “Sapevo che gli standard europei erano severi, ma ora ne comprendo il motivo”, ha commentato Youssef Karam, coltivatore del Monte Libano. “È una questione di salute, di rispetto per chi consuma i nostri frutti. Questa formazione mi ha aperto gli occhi sull’importanza dei dettagli, dalla raccolta al confezionamento.”
Rafforzare la filiera con il dialogo
Uno degli elementi più innovativi dell’iniziativa è stato il coinvolgimento diretto di esportatori, creando un’occasione concreta di scambio con i produttori. “L’anno scorso abbiamo rinunciato all’export per mancanza di certificazioni. Oggi, grazie al supporto dell’OIL e dei partner locali, abbiamo gli strumenti per provarci davvero”, ha affermato un operatore del settore export.
Nei prossimi mesi, un gruppo selezionato di almeno 100 agricoltori sarà coinvolto in un progetto pilota per ottenere la certificazione necessaria all’esportazione. Saranno forniti materiali tecnici – come trappole per insetti e prodotti naturali per la protezione delle colture – oltre a una formazione specifica.
Ciliegie libanesi come passaporto
Secondo Said Gedeon della CCIAZ, “superare gli standard europei significa essere pronti anche per altri mercati internazionali. Il livello si sta alzando ovunque: chi si prepara oggi, sarà competitivo domani”.
L’iniziativa si inserisce nel quadro più ampio del progetto BOUZOUR, che mira a rafforzare l’intera filiera cerasicola in Libano: migliorando i redditi, incentivando il lavoro dignitoso e aprendo nuove opportunità commerciali grazie alla formazione e alla collaborazione tra attori del settore.
Fonte: ilo.org
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