Il ciliegio dolce è una specie molto apprezza dal mercato per il sapore, la consistenza e l’alto contenuto di antiossidanti e vitamine dei suoi frutti.
Tuttavia, conservare le ciliegie non è semplice, e le basse temperature possono portare ad un fenomeno noto come “danno da freddo” (chilling injury), che si presenta con depressioni ed imbrunimenti sull’epidermide e la polpa dei frutti, e che causa perdite sia qualitative che quantitative.
Recentemente, per contrastare questo problema, è stato valutato l’impiego di “brassinolide” (BR), un ormone vegetale che ha un importante ruolo nella resistenza agli stress.
Infatti, il brassinolide (BR) può prevenire la perossidazione dei lipidi di membrana, salvaguardando l'integrità della membrana cellulare stessa, e riducendo così i danni da freddo.
Risultati sperimentali
In questo modo, BR è in grado di stimolare la resistenza dei frutti e di preservarne la qualità durante la conservazione post-raccolta.
Un recente studio ha analizzato l’efficacia dell’applicazione di “brassinolide” (BR) su ciliegie della cultivar “Tieton”, raccolte da ceraseti della zona di Yantai, in Cina.
Sono state testate due concentrazioni di BR: 2 μmol L–1 (CL1) e 10 μmol L–1 (CL2), confrontandole con un controllo (trattato con acqua distillata).
I frutti sono stati immersi nelle soluzioni per 30 minuti e poi conservati a 2 ±1 °C per 28 giorni.
Benefici osservati
I risultati hanno mostrato che entrambe le applicazioni di BR, ed in particolare la concentrazione a 2 μmol L–1 (CL1), sono risultate efficaci nel ridurre i danni da freddo e nel mantenere la qualità complessiva dei frutti.
Al termine dei 28 giorni, l’indice di danno da freddo dei frutti trattati con BR è sceso al 14,22% per CL1 ed al 21,33% con CL2, rispetto al 39,56% dei frutti non trattati.
Allo stesso modo, la perdita di peso dei frutti è stata contenuta (1,00% per CL1 e 1,77% per CL2), contro il 4,07% dei frutti di controllo.
L’effetto positivo del BR si è esteso anche a diversi altri parametri qualitativi: la durezza dei frutti è stata maggiormente preservata, risultando circa del 18% più elevata nel trattamento CL1 rispetto al controllo, mentre la colorazione della buccia è rimasta più brillante e uniforme, grazie ad una minore degradazione dei pigmenti.
Meccanismi biochimici
Inoltre, è stato registrato un miglior mantenimento dei principali parametri nutrizionali ed antiossidanti dei frutti, come il contenuto di vitamina C e fenoli totali (più elevati nel trattamento con BR a basse dosi).
A livello biochimico, l’applicazione di BR ha contribuito a limitare l’eccessiva produzione di specie reattive dell’ossigeno (ROS), come perossido di idrogeno (H2O2) e anione superossido (O2–), responsabili dei danni cellulari durante la conservazione a freddo.
Inoltre, BR ha inibito l’attività di enzimi chiave nel processo di imbrunimento dei frutti, come la polifenolossidasi (PPO) e la perossidasi (POD), confermando la sua azione protettiva sulla qualità visiva e sensoriale dei frutti.
Conclusioni e prospettive
In conclusione, l’applicazione di brassinolide (BR), in particolare alla concentrazione di 2 μmol L–1, rappresenta una soluzione promettente ed a basso costo per la conservazione post-raccolta della ciliegia cv. “Tieton”.
Questo trattamento è potenzialmente in grado di diminuire i danni da freddo, ridurre la perdita di peso e preservare qualità e contenuto nutrizionale dei frutti dopo la raccolta.
Fonte: Zhu, Y., Zhang, S., Niu, C., Chen, H., Zhu, F., Farouk, A., Jiancai, L., Chen, C., Ban, Z., & Huang, J. (2024). Brassinolide Alleviates Chilling Injury of Sweet Cherry (Prunus avium L. cv. Tieton) during Cold Storage. Horticulturae, 10(7), 675. https://doi.org/10.3390/horticulturae10070675
Fonte immagine: Zhu et al., 2025
Andrea Giovannini
Università di Bologna
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