Gli aminoacidi possono rendere le piante più resistenti ai ristagni d'acqua

23 nov 2023
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Si prevede che le inondazioni saranno uno dei fattori che incideranno negativamente sull’economia sociale della regione orientale della Cina, dove si prevede un aumento della frequenza e della portata degli effetti nei prossimi anni. Le estati nella provincia di Liaoning sono spesso caratterizzate da precipitazioni eccessive a causa della maggiore frequenza di eventi meteorologici estremi.

Tuttavia, la suscettibilità del portainnesto del ciliegio alle fluttuazioni dell'umidità del suolo è tuttavia ampiamente riconosciuta, infatti, il ristagno d'acqua può far morire le piante più suscettibili in un solo giorno. Quindi, per poter assicurare la produzione cerasicola anche in queste aree è necessario adottare alcuni metodi come pratiche colturali efficaci (ad esempio la coltivazione fuori suolo e sistemi particolari di drenaggio), la riossigenazione e l’attivazione dei meccanismi di risposta delle piante.

Sijun Qin.

L'esame dell'impatto dell’acido gamma-amino butirrico (GABA), sulla tolleranza radicale del P. sachalinensis, un portainnesto prevalente utilizzato nella zona, è stato oggetto di uno studio condotto da ricercatori di Henan e della provincia di Liaoning. È stato osservato un aumento dei livelli di acido ascorbico e prolina nelle radici in seguito al trattamento con GABA, che ha attenuato i danni causati dal ristagno idrico.

Secondo i risultati di questo esperimento, la tolleranza del portainnesto alle condizioni di saturazione prolungata del suolo può essere migliorata attraverso l'attivazione di meccanismi di difesa antiossidanti enzimatici e non enzimatici, grazie all’applicazione di aminoacidi in grado di migliorare la risposta delle piante alle condizioni sfavorevoli causate dal ristagno idrico.

Fonte: Sijun Qin, Water physiology in root system of cherry rootstock and its regulation management, IX International Cherry Symposium. https://2021.cherries.org.cn/replayEn.html

Immagini: IX International Cherry Symposium

Melissa Venturi
Università di Bologna (IT)


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