Gli effetti del diradamento impattano la qualità dei frutti e possono aumentare contenuti di zucchero e antociani

02 ott 2023
1178

L’interesse nelle tecniche di diradamento alternative a quello manuale, nascono indubbiamente dalla necessità di contenere il più possibile i costi di produzione, di cui la voce riguardante il lavoro manuale è sicuramente una delle più cospicue.

La "storia del frutteto" ovvero la resa dell'anno precedente, le variabili ambientali e le condizioni agronomiche sono le principali variabili considerate quando si decide se applicare o meno il diradamento e in particolare quale metodo di diradamento utilizzare. Infatti, la risposta al diradamento dipende dall'età dell'albero, dalla qualità delle gemme a fiore, dalla competizione tra i fiori nell'infiorescenza e dal momento dell'applicazione.

Inoltre, l'ordine di apertura delle gemme fiorali sui rami può influenzare indirettamente la resistenza al gelo e l'efficacia del diradamento. In generale, le gemme sui germogli corti si sviluppano più rapidamente di quelle sui germogli lunghi; pertanto, è prudente diradare i germogli corti se il gelo è imminente.

D'altro canto, un diradamento ritardato può comportare l'eliminazione soprattutto delle gemme sui rami lunghi e deboli che fioriscono per ultimi. L'effetto del diradamento sui parametri qualitativi dipende anche dalla cultivar. Un carico colturale elevato e un diradamento condotto 6-8 settimane dopo la fioritura hanno causato una riduzione significativa delle dimensioni dei frutti delle ciliegie dolci "Sweetheart", mentre il diradamento effettuato prima nella stagione non ha avuto alcun effetto sul diametro dei frutti.

La data del diradamento ha influito anche sulla consistenza dei frutti e sulla concentrazione di solidi solubili totali; al contrario, non si è verificata alcuna riduzione dell'acidità dei frutti di alberi diradati subito dopo la fioritura. Inoltre, la dimensione del frutto è correlata a una maggiore disponibilità di assimilati durante il periodo di divisione cellulare, che avviene fino a undici giorni dopo la fioritura.

In seguito, il frutto continua a crescere solo grazie all'aumento in volume delle cellule. Non solo il diradamento aumenta sostanzialmente le dimensioni dei frutti, ma anche il contenuto di zuccheri e antociani. Pertanto, la convinzione che il diradamento possa migliorare le qualità organolettiche e nutritive delle ciliegie è stata ampiamente accettata.

Un maggiore rapporto tra superficie fogliare e frutto permette di raggiungere pezzature maggiori, un colore più scuro, un maggiore contenuto di zuccheri, un maggiore rapporto tra zuccheri e acidi e una maturazione più precoce del frutto. Inoltre, il contenuto di glucosio, fruttosio e sorbitolo, e il contenuto di acido malico variano notevolmente in base al trattamento di diradamento applicato.

Un basso rapporto foglie/frutti, invece, può prolungare il processo di maturazione. E’ importante ricordare però che il processo di diradamento, in particolare quello chimico, interferisce pesantemente con i processi fisiologici della pianta. L'uso di sostanze chimiche, in particolare di essiccanti, può provocare lesioni alle foglie, costringendo la pianta a rigenerarsi, esaurendo le riserve immagazzinate precedentemente.

Tuttavia, all'inizio dello sviluppo del frutto, gli assimilati sono ottenuti dalle riserve di legno e non dalle foglie in via di sviluppo. Pertanto, si presume che l'uso di agenti essiccanti, compresi quelli che danneggiano le foglie, non influiscano significativamente sull'allegagione.

Oltre a influenzare la distribuzione degli assimilati, l'eliminazione di una parte degli speroni durante il periodo di dormienza migliora la distribuzione degli assimilati tra un numero minore di frutti, facilitando così un rapporto più armonioso tra crescita e fruttificazione.

Fonte: https://www.mdpi.com/2076-3417/12/3/1280

Melissa Venturi
Università di Bologna (IT) 


Cherry Times - Tutti i diritti riservati

Potrebbe interessarti anche

Modalità d'azione del Calcio nella riduzione del macro-cracking nelle ciliegie dolci

Gestione

15 mag 2024

L'obiettivo dello studio era quello di identificare il meccanismo fisiologico attraverso il quale il Ca riduce il macro-cracking da pioggia nei frutti di ciliegio dolce. I risultati dimostrano che le applicazioni non sono state efficaci nel ridurre il macrocracking dei frutti.

Ciliegie e clima: come le nuove varietà stanno aiutando gli agricoltori australiani

Varietà

16 ott 2024

Sviluppate dalla società internazionale di selezione Bloom Fresh, Le varietà a bassa temperatura sono state piantate con la speranza di aumentare l'offerta per soddisfare l'appetito degli australiani e delle esportazioni per questi frutti festivi.

In evidenza

Varietà di ciliegie a basso fabbisogno di freddo: la risposta di Bloom Fresh al cambiamento climatico

Breeding

30 ott 2024

“La maggior parte delle ciliegie tradizionali ha bisogno di un minimo di 800 ore di freddo, ma le nostre varietà a basso fabbisogno di freddo possono produrre frutti con meno della metà di quelle ore. Questo apre opportunità di coltivazione in aree con inverni più miti.”

Come funziona il cold treatment per la spedizione di ciliegie in Cina

Post-raccolta​

30 ott 2024

Una delle restrizioni imposte dalle autorità cinesi riguarda il magazzino di confezionamento, che deve stabilire come applicare una gestione differenziata della frutta durante tutto il processo, dalla ricezione al confezionamento e allo stoccaggio delle ciliegie.

Tag Popolari