Gregory A. Lang - Department of Horticulture Michigan State University (US)
Cherry Times technical-scientific committee
I coltivatori di ciliegie dolci di tutto il mondo stanno adottando sempre più spesso sistemi di allevamento impalcati che creano un'architettura di chioma stretta, contigua e planare "a parete fruttifera". I vantaggi di un frutteto così radicalmente ridisegnato sono significativi, tra cui:
- Elevata efficienza di intercettazione della luce e penetrazione nella distribuzione della luce, con aree ombreggiate minime. Ciò favorisce la qualità dei frutti e l'uniformità della maturazione.
- Ottimizzazione della fotosintesi della chioma a livelli di luce più bassi, un vantaggio per i frutteti nei territori di coltivazione più nuvolosi o con sistemi di copertura protettiva.
- Maggiore efficienza della manodopera per la raccolta e la potatura manuale e possibilità di utilizzare la meccanizzazione per alcune operazioni di potatura.
- Migliore efficienza degli interventi fitosanitari e di apporto di fertilizzanti e regolatori di crescita, con minore deriva fuori bersaglio.
- La possibilità di integrare i sistemi di copertura del frutteto con la struttura a parete, creando sinergie negli investimenti e nell'ingegneria per la modifica del clima.
- La possibilità di utilizzare coperture strette dei filari per proteggere dalla pioggia e dalla grandine, riducendo al minimo l’inconveniente di un accumulo di calore eccessivo durante la maturazione dei frutti.
- La stabilità della chioma conferita dall’impalcatura può ridurre la rottura dei frutti per effetto del vento, particolarmente importante per le ciliegie bicolori.
- Adozione ottimizzata di nuove tecnologie per il rilevamento, l'imaging e la mappatura della chioma, per acquisire dati più precisi che consentano di prendere decisioni migliori per bilanciare i carichi produttivi con la superficie fogliare della chioma.
- La possibilità di utilizzare i dati e le immagini della chioma per nuove attrezzature tecnologiche, come le irroratrici "intelligenti" con sistemi ad ugello attivati singolarmente che applicano i prodotti solo quando e dove necessario, o meccanismi che diradano selettivamente i manicotti fiorali densi, ecc.
- La possibilità di utilizzare il polline applicato con l'irroratrice nelle primavere in cui il maltempo limita l'impollinazione degli insetti o la sovrapposizione delle epoche di fioritura di varietà interfertili.
Le chiome planari del ciliegio dolce possono essere formate da pareti verticali singole o da pareti a doppio angolo ("V"), tutte richiedono una impalcatura a più fili per un orientamento più preciso della chioma.
È stato dimostrato che il filo di plastica leggero e ad alta resistenza riduce il potenziale di infezioni da cancro batterico nei filari impalcati rispetto al filo di acciaio zincato (così come i sistemi di copertura del frutteto protetti dalla pioggia).
Esistono essenzialmente quattro metodi generali per formare i ciliegi dolci in modo da ottenere la struttura di base a chioma stretta per i frutteti a pianta singola verticale o a doppia angolazione:
- Super Slender Axe (SSA): deve utilizzare alberi su portainnesti nanizzanti precoci e imporre una potatura annuale severa ed estensiva, così da creare una parete siepiforme contibua. Gli alberi a una o due branche sono piantati a densità molto alte o elevate con un traliccio a 2 o 4 fili, rispettivamente, con le branche verticali che fungono da struttura permanente e tutti i rami fruttiferi laterali a crescita orizzontale sono rinnovati annualmente. La fruttificazione avviene principalmente da gemme da fiore singole, non da dardi, formatesi alla base dei germogli laterali della stagione precedente.
- Tridente (TRI) o Palmette (PLM): deve utilizzare alberi su portainnesti da semi-nanizzanti a vigorosi, preferibilmente precoci, con una buona adattabilità per la copertura. La potatura iniziale crea un albero a forma di candelabro a 3 o 5 branche (in proporzione al vigore del portainnesto) con una impalcatura a 2 o 4 fili, con fruttificazione su un mix di dardi e gemme a fiore su germogli laterali periodicamente rinnovati che nascono da ciascuna branca.
- Derivazioni fruttifere erette (UFO, noto anche come Guyot o Cordone planare): può utilizzare alberi su portainnesti precoci con un'ampia gamma di vigorie, con un buon potenziale per la copertura. Gli alberi a uno o due cordoni permanenti sono piantati a densità medio-alte con una impalcatura a tre fili, con i cordoni piegati orizzontalmente per creare 1-2 strutture permanenti sul filo inferiore, da cui si sviluppano verticalmente i germogli fruttiferi eretti a una distanza costante di 20 cm. Il numero di propaggini fruttifere varia in proporzione al vigore del portainnesto e viene rinnovato ogni 6-8 anni. La fruttificazione avviene principalmente da gemme a fiore poste sui dardi in ogni propaggine eretta; i rami laterali vengono rimossi annualmente.
- Espalier (ESP, utilizzato anche per creare una versione di frutteto angolare a doppio piano noto come Tatura Trellis): deve utilizzare alberi su portainnesti da semi-nanizzanti a semi-vigorosi, con una buona predisposizione a creare siepi. Gli alberi a monoasse sono piantati a densità medio-alte con una impalcatura a 5-7 fili, e la crescita dei germogli laterali è favorita da incisioni o trattamenti ormonali così da formare una struttura permanente lungo ogni filare; la piegatura orizzontale dei rami favorisce la precocità. La fruttificazione avviene principalmente da gemme a fiore poste su dardi su ogni ramo laterale, mentre la maggior parte dei nuovi germogli viene eliminata ogni anno.
Da quasi 25 anni abbiamo sviluppato e perfezionato la chioma planare UFO, che utilizza le caratteristiche naturali di crescita del ciliegio dolce, ovvero la dominanza apicale e il vigore acrotonico, così da riempire con precisione lo spazio verticale e stretto del frutteto con strutture fruttifere rinnovabili ed efficienti dal punto di vista della luce (vedi illustrazioni).
Questa tecnica può essere adottata per portainnesti di qualsiasi vigore, poiché utilizza il concetto di diffusione proporzionale del vigore variando il numero di formazioni fruttifere erette, e queste unità fruttifere semplificate riempiono prontamente il loro spazio verticale al momento del rinnovo, mantenendo una struttura fruttifera giovane sostenuta da cordoni permanenti.
Ciò contrasta con la difficoltà di riempire o rinnovare la struttura fruttifera orizzontale negli alberi a guida centrale (o doppia) nei casi dovesse verificarsi l’insorgenza di "legno cieco" o di vuoti nella chioma.
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