Il controllo biologico di Drosophila suzukii è possibile: basta conoscere (e favorire) i parassitoidi

29 ago 2023
1285

La comprensione della presenza e dell’abbondanza delle popolazioni di parassitoidi di Drosophila suzukii (Matsumura) (Diptera: Drosophilidae) è cruciale per l'istituzione e la messa in opera di una strategia di controllo biologico. Questo parassita infesta le bacche e le drupe dalla buccia delicata in fase di maturazione sia in ambienti naturali che coltivati.

Lo scopo dello studio è stato quello di sviluppare le conoscenze sulla comunità di parassitoidi di Drosofilidi nell'agroecosistema delle ciliegie acide. Inoltre, è servito per identificare i fattori paesaggistici che hanno un ruolo importante nell’efficacia dei rilasci di controllo biologico sia di tipo aumentativo che classico.

Per raggiungere questo obiettivo, è stata intrapresa un'indagine completa sul campo per accertare la composizione della comunità di parassitoidi strettamente legata ai luoghi infestati da D. suzukii nei ceraseti e nei boschi situati nelle regioni occidentali, nord-occidentali e centrali del Michigan (USA).

Le trappole sentinella, contenenti larve e pupe di Drosophila suzukii, sono state posizionate strategicamente in tutte le aree centrali dei frutteti, nonché nei boschi confinanti e nei boschi senza frutteti nelle immediate vicinanze. Il posizionamento delle trappole è iniziato nel luglio 2021 ed è proseguito fino all'ottobre 2021.

Dalle suddette trappole sono state recuperate tre specie di parassitoidi che, come è stato documentato, utilizzano i drosofilidi come ospiti. Pachycrepoideus vindemiae (Rondani) (Hymenoptera: Pteromalidae) e Leptopilina boulardi (Barbotin, Carton & Keiner-Pillault) (Hymenoptera: Figitidae) sono stati osservati uscire dai frutti infestati da Drosophila.

Figura 1: Emersione totale di P. vindemiae dalle trappole sentinella settimanali per pupe di D. suzukii nel Michigan occidentale (n = 6) e centrale (n = 11).

La forma adulta di Leptopilina heterotoma (Thomson) è stata invece ottenuta attraverso la raccolta in una trappola sentinella. All'interno del gruppo di vespe trovate, è stato osservato che solo P. vindemiae ha parassitizzato con successo le pupe di D. suzukii in condizioni di laboratorio. Questo parassitoide di pupe ha mostrato un'alta densità di popolazione e un'ampia distribuzione geografica sia nei ceraseti che nei boschi.

I frutteti hanno prodotto il maggior numero di esemplari di P. vindemiae, seguiti dai boschi nelle immediate vicinanze dei frutteti, mentre i boschi senza frutti piantati nelle zone circostanti hanno avuto la più bassa frequenza di rilevamento. La maggiore prevalenza nei boschi che si trovavano in prossimità dei ceraseti coltivati può essere attribuita al fatto che D. suzukii e altre popolazioni di Drosophila tendono ad essere più abbondanti nei luoghi in cui vi è una maggiore disponibilità di frutta.

Figura 2: Numero totale medio di P. vindemiae (+SEM) emerse durante un periodo di campionamento di 14 settimane tra le trappole sentinella collocate nei frutteti e quelle collocate nei boschi senza frutteti nelle vicinanze (A) e tra le trappole sentinella collocate nei boschi adiacenti ai frutteti e in quelli senza frutteti nelle vicinanze (B).

I risultati di questo studio indicano anche che l'uso di agenti di controllo biologico aumentativo o tradizionale in post-raccolta può rivelarsi efficace nella gestione delle popolazioni di D. suzukii presenti in tarda stagione. È significativo che P. vindemiae abbia mostrato la più alta abbondanza nei ceraseti dopo il periodo di raccolta, indicando la sua capacità di sopravvivenza in questo agroecosistema nonostante la probabile presenza di fitofarmaci residui.

Tuttavia, vale la pena notare che la loro presenza durante la stagione di crescita, quando vengono somministrati regolarmente insetticidi, potrebbe potenzialmente subire una drastica riduzione i quanto molto sensibili all'esposizione ai fitofarmaci.

In conclusione, sono necessari ulteriori studi per chiarire l'impatto dell'uso di pesticidi, sia durante la stagione di crescita che dopo il raccolto, sull'efficacia dei metodi di controllo biologico esistenti e futuri, nonché l’approfondimento dei cicli biologici di altri potenziali parassitoidi di Drosophila suzukii.

Melissa Venturi
Università di Bologna (IT)


Cherry Times - Tutti i diritti riservati

Potrebbe interessarti anche

Prunus cerasus e Prunus avium: un confronto fisiologico

Varietà

06 giu 2023

Il Prunus cerasus viene generalmente considerato una specie marginale, soprattutto in confronto con il Prunus avium. Tuttavia, negli ultimi decenni, questa coltura ha assunto maggiore rilevanza grazie a numerosi studi riguardanti i risvolti positivi sulla salute umana.

Un'analisi sul territorio italiano dei costi e delle problematiche della moderna cerasicoltura

Gestione

04 ago 2023

Oggi la coltivazione del ciliegio prevede densità fino ad alcune migliaia di piante/ha. L’intensificazione comporta una precoce entrata in produzione ed un miglioramento della qualità dei frutti, cui fa però da contraltare il maggior costo di impianto.

In evidenza

Suoli carsici e microclima: come Makarska (Croazia) eccelle nella produzione bio di amarene e olive

Tipicità

27 giu 2025

L’agricoltura biologica a Makarska (Croazia) si distingue grazie a suoli carsici ricchi di calcare e a un microclima ventoso e stabile. Questi fattori naturali rendono la regione ideale per coltivare olivi e amarene Marasca di qualità in un ecosistema sostenibile e resiliente.

Intelligenza artificiale e deep learning per classificare le ciliegie in Turchia

Post-raccolta​

27 giu 2025

Uno studio dell’Università Burdur Mehmet Akif Ersoy in Turchia migliora la classificazione delle ciliegie tramite YOLOv8 e deep learning. L’approccio consente un’identificazione precisa delle varietà direttamente sull’albero, ottimizzando raccolta, qualità ed esportazione.

Tag Popolari