Il controllo biologico di Drosophila suzukii è possibile: basta conoscere (e favorire) i parassitoidi

29 ago 2023
909

La comprensione della presenza e dell’abbondanza delle popolazioni di parassitoidi di Drosophila suzukii (Matsumura) (Diptera: Drosophilidae) è cruciale per l'istituzione e la messa in opera di una strategia di controllo biologico. Questo parassita infesta le bacche e le drupe dalla buccia delicata in fase di maturazione sia in ambienti naturali che coltivati.

Lo scopo dello studio è stato quello di sviluppare le conoscenze sulla comunità di parassitoidi di Drosofilidi nell'agroecosistema delle ciliegie acide. Inoltre, è servito per identificare i fattori paesaggistici che hanno un ruolo importante nell’efficacia dei rilasci di controllo biologico sia di tipo aumentativo che classico.

Per raggiungere questo obiettivo, è stata intrapresa un'indagine completa sul campo per accertare la composizione della comunità di parassitoidi strettamente legata ai luoghi infestati da D. suzukii nei ceraseti e nei boschi situati nelle regioni occidentali, nord-occidentali e centrali del Michigan (USA).

Le trappole sentinella, contenenti larve e pupe di Drosophila suzukii, sono state posizionate strategicamente in tutte le aree centrali dei frutteti, nonché nei boschi confinanti e nei boschi senza frutteti nelle immediate vicinanze. Il posizionamento delle trappole è iniziato nel luglio 2021 ed è proseguito fino all'ottobre 2021.

Dalle suddette trappole sono state recuperate tre specie di parassitoidi che, come è stato documentato, utilizzano i drosofilidi come ospiti. Pachycrepoideus vindemiae (Rondani) (Hymenoptera: Pteromalidae) e Leptopilina boulardi (Barbotin, Carton & Keiner-Pillault) (Hymenoptera: Figitidae) sono stati osservati uscire dai frutti infestati da Drosophila.

Figura 1: Emersione totale di P. vindemiae dalle trappole sentinella settimanali per pupe di D. suzukii nel Michigan occidentale (n = 6) e centrale (n = 11).

La forma adulta di Leptopilina heterotoma (Thomson) è stata invece ottenuta attraverso la raccolta in una trappola sentinella. All'interno del gruppo di vespe trovate, è stato osservato che solo P. vindemiae ha parassitizzato con successo le pupe di D. suzukii in condizioni di laboratorio. Questo parassitoide di pupe ha mostrato un'alta densità di popolazione e un'ampia distribuzione geografica sia nei ceraseti che nei boschi.

I frutteti hanno prodotto il maggior numero di esemplari di P. vindemiae, seguiti dai boschi nelle immediate vicinanze dei frutteti, mentre i boschi senza frutti piantati nelle zone circostanti hanno avuto la più bassa frequenza di rilevamento. La maggiore prevalenza nei boschi che si trovavano in prossimità dei ceraseti coltivati può essere attribuita al fatto che D. suzukii e altre popolazioni di Drosophila tendono ad essere più abbondanti nei luoghi in cui vi è una maggiore disponibilità di frutta.

Figura 2: Numero totale medio di P. vindemiae (+SEM) emerse durante un periodo di campionamento di 14 settimane tra le trappole sentinella collocate nei frutteti e quelle collocate nei boschi senza frutteti nelle vicinanze (A) e tra le trappole sentinella collocate nei boschi adiacenti ai frutteti e in quelli senza frutteti nelle vicinanze (B).

I risultati di questo studio indicano anche che l'uso di agenti di controllo biologico aumentativo o tradizionale in post-raccolta può rivelarsi efficace nella gestione delle popolazioni di D. suzukii presenti in tarda stagione. È significativo che P. vindemiae abbia mostrato la più alta abbondanza nei ceraseti dopo il periodo di raccolta, indicando la sua capacità di sopravvivenza in questo agroecosistema nonostante la probabile presenza di fitofarmaci residui.

Tuttavia, vale la pena notare che la loro presenza durante la stagione di crescita, quando vengono somministrati regolarmente insetticidi, potrebbe potenzialmente subire una drastica riduzione i quanto molto sensibili all'esposizione ai fitofarmaci.

In conclusione, sono necessari ulteriori studi per chiarire l'impatto dell'uso di pesticidi, sia durante la stagione di crescita che dopo il raccolto, sull'efficacia dei metodi di controllo biologico esistenti e futuri, nonché l’approfondimento dei cicli biologici di altri potenziali parassitoidi di Drosophila suzukii.

Melissa Venturi
Università di Bologna (IT)


Cherry Times - Tutti i diritti riservati

Potrebbe interessarti anche

Il segreto delle ciliegie precoci di Fruit Luxury (Huesca, Spagna)

Impianti

01 mag 2023

FRUIT LUXURY COMPANY S.L., un'azienda familiare situata ad Albalate de Cinca (Huesca), ha sei ettari di ciliegio coltivati in serra con l'obiettivo di anticipare la produzione e proteggerli dalle intemperie come pioggia, grandine o vento.

Energia e agricoltura: protezione e agro-fotovoltaico per i frutteti

Impianti

12 lug 2024

Uno dei grandi vantaggi di questa nuova tecnologia è che grazie alla sua altezza (4,5 metri) agisce come protezione fisica contro i danni causati dalla pioggia e dalla grandine, riducendo notevolmente la spaccatura dei frutti che genera perdite per milioni ogni anno.

In evidenza

L'importanza del portinnesto e della fertilizzazione nella qualità delle ciliegie “Summit”

Gestione

21 nov 2024

Uno studio cinese ha analizzato l’effetto di cinque portinnesti sulla cv. Summit durante la fase di invaiatura del frutto, con o senza fertilizzanti a base di nutrienti privi di azoto. I portinnesti utilizzati sono stati: Mahaleb, Gisela 5 e tre selezioni H11, H17, H22.

Colore e maturazione delle ciliegie: fattori decisivi per la qualità dell'export

Qualità

21 nov 2024

Data la sua influenza diretta su altri indici come il sapore e la compattezza, in questa occasione analizzeremo il colore, dal punto di vista dell'omogeneizzazione nel prodotto finito, dell'alta percentuale di frutta chiara e dell'alta percentuale di frutta scura.

Tag Popolari