Il tempo delle potature, un momento cruciale per determinare la resa del ceraseto

12 feb 2024
2174

La potatura è una pratica essenziale nella coltivazione del ciliegio dolce e ha un impatto sostanziale sia sulla resa che sulla qualità dei frutti. Il principale scopo è quello di preservare l’equilibrio fisiologico tra lo sviluppo vegetativo e la crescita dei frutti.

Per questo motivo è considerata una pratica comune nella gestione del frutteto, ma potrebbe essere insufficiente quando si considerano combinazioni di cultivar e portainnesti che producono una grande quantità di frutti di calibro ridotto.

Nel settore cerasicolo ci si sta avviando sempre più verso forme con volume e altezza ridotte, per favorire soprattutto una maggiore produttività della manodopera durante le fasi di potatura e di raccolta dei frutti. Ciò può essere ottenuto attraverso l'uso di portainnesti semi-nanizzanti e di moderata vigoria, oltre che con un'adeguata gestione della chioma.

In questo scenario, non solo è necessario attuare una potatura adeguata alle esigenze di ogni combinazione cultivar/portainnesto ma c’è l’esigenza di studiare l’influenza del periodo di potatura e la sua intensità sulla quantità prodotta alla raccolta.

In precedenti ricerche è stato rilevato che la potatura eseguita alla fine dell’estate, in particolare nella prima decade di settembre, dà risultati favorevoli in termini di quantità e dimensione dei frutti rispetto alla potatura tradizionale praticata durante la fase di dormienza invernale.

L'obiettivo della ricerca condotta presso l'Università Tecnica della Moldavia è stato quello di valutare l'impatto della data di potatura sulla fruttificazione nelle varietà Kordia e Regina. La ricerca è stata condotta tra il 2019 e il 2021 in un frutteto situato nella regione centrale della Moldavia, messo a dimora nell'autunno del 2012.

Le ciliegie Kordia e Regina, innestate su MaxMa 14 e con un volume della chioma naturalmente ridotto, sono state posizionate a una distanza di 5 metri x 3 metri. Sono stati confrontati i risultati di quattro diversi periodi di potatura sulle performance produttive. 

Nel dettaglio: 

  • i) durante il periodo di dormienza (considerato anche il gruppo controllo)
  • ii) durante la fioritura
  • iii) dopo la raccolta (in luglio)
  • iv) alla fine dell’estate (prima decade di settembre).

Sono stati analizzati il peso e la resa dei frutti, il numero di gemme a frutto, l'epoca di fioritura e di maturazione dei frutti e l'area della sezione trasversale del tronco. Non è stata rilevata alcuna influenza del periodo di potatura sulla durata della fioritura o nella data di raccolta. Anche l’area della sezione trasversale del tronco ha mostrato valori simili indipendentemente dalla data di potatura, con un trend in crescita all’aumentare dell’età delle piante.

Il peso dei frutti alla raccolta variava tra 9.9-11.9 g in Kordia e tra 10.9-13.1 g per Regina, ma la variabilità non è stata indotta dalla data di potatura bensì dalle condizioni climatiche prevalenti. Le piante cv. Kordia hanno raggiunto una produzione massima di 32.1 kg/pianta quando sono state potate nella prima decade di settembre.

Ciò è probabilmente dovuto alla differenziazione delle gemme da fiore alla base dei rami annuali. In Regina è stato riscontrato un trend simile, ottenendo una produzione più alta del 6.1% e del 12.2% quando la potatura è stata eseguita in Luglio ed a inizio settembre, rispettivamente.

I risultati incoraggianti relativi alla resa delle ciliegie dolci delle varietà Kordia e Regina innestate su MaxMa 14, dimostrano l'impatto benefico della potatura effettuata nei primi dieci giorni di settembre. Sono però necessarie ulteriori indagini per identificare le tecniche di potatura più adatte alla stagione di crescita.

Fonte: Valerian Balan, Vasile Sarban, The impact of the pruning time on the biological properties of cherry varieties grafted on Maxma 14, ANNALS OF THE UNIVERSITY OF CRAIOVA, Biology, Horticulture, Food products processing technology, Environmental engineering, Vol. 28 No. 64, 2023, https://doi.org/10.52846/bihpt.v28i64.73.

Melissa Venturi
Università di Bologna (IT) 


Cherry Times - Tutti i diritti riservati

Potrebbe interessarti anche

Ciliegie 2025: innovazioni e ricerca CTIFL a Balandran per produttori in Francia

Eventi

11 ago 2025

Il CTIFL di Balandran ha presentato ai produttori di ciliegie 2025 in Francia le ultime innovazioni su varietà, irrigazione e gestione del frutteto. Dati, progetti di ricerca e tecnologie per ottimizzare qualità, sostenibilità e redditività delle coltivazioni di ciliegio.

Crisi ciliegie acide: declino dei coltivatori in Michigan che ammontano a solo 253 al 2022

Produzione Rassegna Stampa

19 gen 2024

Secondo il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti, nel 2022 il Michigan contava 23.000 acri di ciliegie acide. Il numero di coltivatori si è ridotto da 540 nel 2006 a 253 nel 2022. Anche il numero di trasformatori è diminuito, passando da 24 nel 2011 a 14 nel 2023.

In evidenza

Il modello cileno e le prospettive di crescita del ciliegio in Perù

Produzione

12 dic 2025

Negli ultimi dieci anni il Cile ha trasformato la ciliegia in un prodotto di export premium, raggiungendo oltre US$ 1.800 milioni grazie a clima favorevole, tecniche avanzate e domanda cinese. Le aree altoandine peruviane mostrano potenziale, ma richiedono infrastrutture e strate

Trattamenti pre-raccolta con chitosano e acido salicilico per migliorare la qualità e la conservabilità delle amarene

Qualità

12 dic 2025

Uno studio ucraino ha dimostrato che un trattamento pre-raccolta con chitosano e acido salicilico prolunga fino a 30 giorni la conservazione delle amarene, riducendo perdita di peso, difetti e contaminazioni microbiche. Migliora shelf life e qualità commerciale dei frutti.

Tag Popolari