Il tempo delle potature, un momento cruciale per determinare la resa del ceraseto

12 feb 2024
2006

La potatura è una pratica essenziale nella coltivazione del ciliegio dolce e ha un impatto sostanziale sia sulla resa che sulla qualità dei frutti. Il principale scopo è quello di preservare l’equilibrio fisiologico tra lo sviluppo vegetativo e la crescita dei frutti.

Per questo motivo è considerata una pratica comune nella gestione del frutteto, ma potrebbe essere insufficiente quando si considerano combinazioni di cultivar e portainnesti che producono una grande quantità di frutti di calibro ridotto.

Nel settore cerasicolo ci si sta avviando sempre più verso forme con volume e altezza ridotte, per favorire soprattutto una maggiore produttività della manodopera durante le fasi di potatura e di raccolta dei frutti. Ciò può essere ottenuto attraverso l'uso di portainnesti semi-nanizzanti e di moderata vigoria, oltre che con un'adeguata gestione della chioma.

In questo scenario, non solo è necessario attuare una potatura adeguata alle esigenze di ogni combinazione cultivar/portainnesto ma c’è l’esigenza di studiare l’influenza del periodo di potatura e la sua intensità sulla quantità prodotta alla raccolta.

In precedenti ricerche è stato rilevato che la potatura eseguita alla fine dell’estate, in particolare nella prima decade di settembre, dà risultati favorevoli in termini di quantità e dimensione dei frutti rispetto alla potatura tradizionale praticata durante la fase di dormienza invernale.

L'obiettivo della ricerca condotta presso l'Università Tecnica della Moldavia è stato quello di valutare l'impatto della data di potatura sulla fruttificazione nelle varietà Kordia e Regina. La ricerca è stata condotta tra il 2019 e il 2021 in un frutteto situato nella regione centrale della Moldavia, messo a dimora nell'autunno del 2012.

Le ciliegie Kordia e Regina, innestate su MaxMa 14 e con un volume della chioma naturalmente ridotto, sono state posizionate a una distanza di 5 metri x 3 metri. Sono stati confrontati i risultati di quattro diversi periodi di potatura sulle performance produttive. 

Nel dettaglio: 

  • i) durante il periodo di dormienza (considerato anche il gruppo controllo)
  • ii) durante la fioritura
  • iii) dopo la raccolta (in luglio)
  • iv) alla fine dell’estate (prima decade di settembre).

Sono stati analizzati il peso e la resa dei frutti, il numero di gemme a frutto, l'epoca di fioritura e di maturazione dei frutti e l'area della sezione trasversale del tronco. Non è stata rilevata alcuna influenza del periodo di potatura sulla durata della fioritura o nella data di raccolta. Anche l’area della sezione trasversale del tronco ha mostrato valori simili indipendentemente dalla data di potatura, con un trend in crescita all’aumentare dell’età delle piante.

Il peso dei frutti alla raccolta variava tra 9.9-11.9 g in Kordia e tra 10.9-13.1 g per Regina, ma la variabilità non è stata indotta dalla data di potatura bensì dalle condizioni climatiche prevalenti. Le piante cv. Kordia hanno raggiunto una produzione massima di 32.1 kg/pianta quando sono state potate nella prima decade di settembre.

Ciò è probabilmente dovuto alla differenziazione delle gemme da fiore alla base dei rami annuali. In Regina è stato riscontrato un trend simile, ottenendo una produzione più alta del 6.1% e del 12.2% quando la potatura è stata eseguita in Luglio ed a inizio settembre, rispettivamente.

I risultati incoraggianti relativi alla resa delle ciliegie dolci delle varietà Kordia e Regina innestate su MaxMa 14, dimostrano l'impatto benefico della potatura effettuata nei primi dieci giorni di settembre. Sono però necessarie ulteriori indagini per identificare le tecniche di potatura più adatte alla stagione di crescita.

Fonte: Valerian Balan, Vasile Sarban, The impact of the pruning time on the biological properties of cherry varieties grafted on Maxma 14, ANNALS OF THE UNIVERSITY OF CRAIOVA, Biology, Horticulture, Food products processing technology, Environmental engineering, Vol. 28 No. 64, 2023, https://doi.org/10.52846/bihpt.v28i64.73.

Melissa Venturi
Università di Bologna (IT) 


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