Il miglioramento delle tecniche di coltivazione del ciliegio, come la gestione del carico delle piante, è essenziale per ottenere un buon bilanciamento tra produzione e frutti di qualità.
Un recente studio, condotto in un ceraseto a Melitopol, Ucraina, si è concentrato sull'influenza che l'età del legno e diversi portinnesti e cultivar hanno sui principali parametri di produttività del ciliegio, come la densità di fiori e le dimensioni dei frutti. Dai risultati è emerso che l'età del legno è uno dei fattori principali che determinano la produttività: le sezioni di legno di tre anni hanno mostrato la maggiore densità di fiori, mentre, già a partire dal quarto anno, si verifica una diminuzione significativa.
Questo suggerisce che mantenere rami con oltre tre anni di età non è sostenibile se si vogliono ottenere alti livelli di resa.
Nell'arco di cinque anni, i rami di due e tre anni hanno mostrato la più alta densità di fiori, rispettivamente con 256 e 324 fiori per metro lineare. Tuttavia, questa densità scende drasticamente per il legno più vecchio: le sezioni di legno di quattro e cinque anni hanno mostrato una riduzione significativa nella quantità di fiori.
Questo risultato è attribuibile principalmente alla minore densità di speroni, che sono i principali responsabili della produzione di fiori in ciliegio. Gli speroni presenti nel legno di tre anni hanno prodotto una maggiore quantità di gemme e di fiori per gemma, contribuendo alla produttività. In contrapposizione, i rami più vecchi, oltre a produrre meno fiori, hanno mostrato una qualità inferiore dei frutti, con una diminuzione notevole del peso e del diametro.
Oltre all'età del legno, anche il portinnesto ha un impatto rilevante sulla produttività e sulla qualità del frutto. In particolare, il vigore sembra influire maggiormente sull'induzione a fiore dei germogli di un anno. Ad esempio, gli alberi innestati su portinnesti vigorosi come il CAB 6P hanno mostrato un peso medio del frutto del 18-24% più alto rispetto a quelli innestati su portinnesti meno vigorosi come Gisela 5.
Questa differenza può essere attribuita ad una minore densità di fiori sugli alberi con portinnesti vigorosi, riducendo così la competizione per i carboidrati tra i frutti.
Le cultivar studiate, "Krupnoplidna" e "Melitopolska chorna", hanno mostrato differenze nelle caratteristiche della chioma e nella produzione di fiori, con "Krupnoplidna" che ha prodotto più germogli e un numero maggiore di fiori per germoglio rispetto a "Melitopolska chorna".
Tuttavia, non sono emerse differenze significative nel peso dei frutti tra le due cultivar, sebbene "Krupnoplidna" avesse frutti di diametro maggiore grazie alla forma più “rotonda” del frutto rispetto alla forma più “a cuore” di "Melitopolska chorna".
In conclusione, i risultati dello studio indicano che per mantenere un'elevata efficienza produttiva e qualità dei frutti in ciliegio è consigliabile rinnovare regolarmente i rami laterali più vecchi di tre anni. Inoltre, la scelta di portinnesti e cultivar dovrebbe tenere conto delle condizioni climatiche e delle esigenze specifiche del frutteto, in modo da massimizzare sia resa che qualità.
Fonte: Bondarenko, P., Yudytska, I., & Alekseeva, O. (2023). Wood age, rootstocks and cultivars drive the formation of productivity and fruit size in sweet cherry. Canadian Journal of Plant Science, 104(1), 13-20. dx.doi.org/10.1139/CJPS-2023-0069.
Immagine: SL Fruit Service
Andrea Giovannini
Università di Bologna (IT)
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