“L’impianto dedicato alle ciliegie di MAF Roda Agrobotic controlla il post raccolta dallo stacco della ciliegia fino al cestino, pronto per essere consegnato al cliente. È progettato per garantire la massima efficienza e lavora come se fosse un’unica macchina".
"A questo proposito, l’ultima novità che riguarda l’impianto è l’inserimento di una pesatrice e confezionatrice di cestini da 250 e 500 grammi e da un Kg”, Marco Masotti è Sales Manager per MAF Roda Agrobotic Italia e ha raccontato a Cherry Times i vantaggi di affidarsi all’azienda francese per tutto quello che riguarda la gestione del post raccolta.
MAF Roda ha da poco festeggiato i 60 anni di attività ed è fra le aziende leader nel mondo nelle soluzioni automatiche e personalizzate per quanto riguarda la calibratura, la cernita e il confezionamento di frutta e verdura. Si tratta di un’azienda ancora familiare, con 1200 dipendenti e una dimensione internazionale.
Ha sedi praticamente in ogni parte del Pianeta: dalla Cina all’Australia, dal Messico al Sudafrica agli Stati Uniti alla Nuova Zelanda. Il quartier generale è in Francia, a Montauban, il dipartimento di robotica progetta costantemente nuove macchine che integrano le ultime le ultime novità in fatto di avanzamento tecnologico.
La ciliegia, un frutto sfidante in post-produzione
“Abbiamo iniziato ad occuparci di ciliegie durante i primi anni 2000 – ci ha raccontato Marco Masotti – la ciliegia è un frutto molto sfidante. È altamente soggetto alla stagionalità, è molto variabile sia all’interno della stagione sia all’interno del territorio. Ha quindi una varianza estrema, non ci sarà mai un’annata uguale all’altra anche all’interno dello stesso territorio. Tipologia e severità dei difetti differiscono molto".
"La ciliegia poi è venduta con il picciolo che ne aumenta il valore sul mercato e questo complica di molto la visione".
"Ad aggiungere complessità c’è poi il fatto che la stagione è molto breve e i volumi da lavorare sono altissimi, spesso con manodopera non specializzata perché assunta esclusivamente per il periodo di lavorazione della ciliegia. La selezione corretta del frutto è però fondamentale per limitare al minimo gli scarti e differenziare correttamente la prima qualità dalla seconda. Molto del margine, infatti, si fa ottimizzando la classificazione”.
Cherry Way IV analizza la ciliegia a 360 gradi
Fiore all’occhiello dell’impianto per il trattamento post raccolta delle ciliegie è la calibratrice Cherry Way IV che, dalla sua presentazione nel 2021 ha collezionato premi. L’ultimo riconoscimento in ordine di tempo è stato quello di ‘prodotto dell’anno’ all’edizione 2022 del Suplemento National Awards.
"È una macchina complessa – ci ha raccontato ancora Masotti – composta da diversi stadi. Vanta il sistema che fa ruotare ogni singola ciliegia in modo che il picciolo non disturbi l’analisi del frutto e la sua selezione. Ogni singolo frutto viene messo in rotazione e la macchina ruota 30 frutti al secondo per ogni linea, fino a un massimo di 10 linee”.
Il sistema di rotazione è basato su 4 movimenti automatici e permette l’intera scansione della superficie della ciliegia.
Il frutto è classificato in base a colore, dimensione e in base ai difetti riscontrati: “La calibratrice Cherry Way IV è integrata con il sistema di visione Cherryscan 7 che utilizza l’intelligenza artificiale. La telecamera multispettrale infrarosso che analizza il frutto lo fa scattando foto a colori a 5 diverse lunghezze d’onda.
Alcuni frutti sono discriminabili infatti solo con l’infrarosso. La tecnologia è in grado di classificare il tipo di difetto, un danno da grandine da una spaccatura da una puntura d’insetto, per esempio. A questa visione globale del frutto abbiamo aggiunto un software molto intuitivo per l’operatore.
Anche un operatore nuovo al mestiere è guidato dall’intelligenza artificiale nel suo lavoro. Abbiamo avuto prova del fatto che la qualità del risultato non cambia se il sistema è gestito da un operatore esperto piuttosto che da un principiante”.
D’altra parte, la possibilità di reclutare sul mercato operatori esperti solo per il ristretto periodo della raccolta della frutta è sempre più rara. La carenza di manodopera nel settore ortofrutticolo, specie se specializzata, è ormai conclamata. L’intelligenza artificiale è un ausilio per l’operatore che così può anticipare il risultato della sua selezione impostando correttamente i parametri.
Con la macchina pesatrice confezione automatica dei cestini
Avere una corretta classificazione delle ciliegie ed eliminare, in fase di selezione, quelle problematiche permette di allungare la shelf life del prodotto che potrà quindi, eventualmente, raggiungere mercati più lontani. Alla fine del circuito, il frutto viene rilasciato pneumaticamente all’uscita individuata dalla classificazione.
A questo punto le ciliegie sono pronte per il confezionamento che può essere manuale o automatico: “La nostra macchina pesatrice – ha concluso Marco Masotti è Sales Manager per MAF Roda Agrobotic Italia – confeziona i cestini in maniera automatica ed è perfettamente integrata nell’impianto dedicato alla ciliegia. Anche in questo caso abbiamo cercato di dare soddisfazione alla richiesta di impiegare meno manodopera, è infatti sempre più difficile reperirla”.
Barbara Righini
Immagini: MAF Roda
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