Marysa®, una ciliegia col sapore di amarena

15 mar 2024
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Stefano Lugli - SL Fruit Service
Coordinatore comitato tecnico-scientifico 

Marysa® PA6UNIBO* è una varietà di ciliegio dolce autofertile nata dallo stesso programma di breeding di Università di Bologna che ha generato la fortunata serie di varietà denominate Sweet®.

Nonostante l’origine genetica comune, in fase di screening i criteri di selezione adottati dai breeder bolognesi non corrispondevano appieno, per alcuni tratti qualitativi, a quelli ricercati. In particolare, i frutti di Marysa® risultavano più acidi e più morbidi rispetto alle sorelle Sweet®.

D’altra parte, sul piano agronomico, Marysa® presentava attributi in certi casi addirittura superiori alle varietà Sweet®, in termini di rusticità e produttività (14-18 t/ha), di rese alla raccolta elevate (20-30 kg/ora/persona) grazie al buon calibro dei frutti (30mm), al peduncolo lungo (50mm) e alla regolare distribuzione delle drupe lungo le branche e, non da ultimo, per la buona resistenza al cracking.

Immagine 1.

Per questi motivi, dieci anni fa, seguendo i preziosi consigli di un produttore di Vignola che ospitava nella sua azienda un campo prova di selezione varietale, l’ateneo felsineo decise di diffondere commercialmente la varietà con il marchio Marysa®, il nome della moglie di Nino Quartieri, il cerasicoltore che per primo intuì le potenzialità di questa varietà.

Immagine 2: Giuseppe e Marisa Quartieri.

La varietà si è diffusa, oltre che nell’areale di origine, anche nel veronese, dove ha trovato alcuni estimatori che hanno voluto investire, e saputo valorizzare, questa qualità di ciliegie. Tra questi, Michele Perusi, titolare dell’azienda agricola “Sweet Cherry” di Buttapietra (Verona) coltiva Marysa® da quasi un decennio in impianti su CAB6P, allevati a palmetta con sesti di 4.5m x 3.0m, copertura monofila con teli antipioggia e reti antinsetto laterali.

Riesco a produrre in media 15t/ha di Marysa®. Credo sia la resa ottimale per questa varietà nelle mie condizioni, una resa che può garantire un calibro medio prevalente superiore ai 28mm. Nel 2022 sono riuscito a produrre oltre 20t/ha, però con un 30% di calibri 24-26. Inoltre, l’anno successivo, le piante sono andate in alternanza e ho prodotto appena 8t/ha, ma con calibri 100% del 32 e oltre”.

Immagine 4: Michele Perusi.

L’uniformità dei calibri di Marysa® è un altro pregio della varietà. “Riusciamo a raccogliere e confezionare direttamente in campo” precisa Perusi “in bauletti da 5kg sfusi e non specchiati, calibro 28mm e con rese di 20-25 kg/ora/persona. Con Marysa® non serve la calibratrice!. Vendo tutto all’estero, principalmente in Germania e Polonia e riesco a realizzare un prezzo medio di 4 euro/kg”.

La scelta del portinnesto è fondamentale per una varietà autofertile, molto generosa e rustica. “Ho messo in programma un nuovo ceraseto di 8 ha, di cui 5 ha di Marysa® e il resto di Sweet Aryana® e Sweet Lorenz®. Per questo nuovo impianto ho scelto come portinnesto il MaxMa60, perché serve vigore per garantire un sufficiente rinnovo vegetativo e produttivo della pianta".

"Inoltre, almeno inizialmente, non ho intenzione di coprire. Per l’esperienza che ho maturato in questi anni, Marysa® è sufficientemente tollerante al cracking, al pari di Regina”. Circa la qualità dei frutti “raccolgo ad uno stadio di maturazione avanzato, dark red, e riesco ad ottenere un prodotto interessante per calibro, lucentezza e ottima qualità”.

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Sul piano qualitativo Marysa® piace un po' meno ai consumatori abituati al gusto dolce e subacido tipico delle nuove varietà, mentre trova buoni riscontri nei consumatori con palati più fini che, insieme alla dolcezza, desiderano ciliegie con certo grado di acidità e di aroma.

Marysa® non piace invece agli influencer e agli addetti al commercio locale. Nonostante sia stata selezionata e diffusa a Vignola, un tempo la capitale delle ciliegie d'Italia, Marysa® insieme a Grace Star®  è finita nella black list delle varietà di ciliegio proposte per i nuovi impianti in Emilia Romagna.

Il motivo? Ciliegie troppo molli e non adatte ad essere lavorate con le nuove tecnologie di selezione, conservazione e trasporto. Peccato che Vignola non è il Cile e i mercati di destinazione di Vignola non sono a 10mila km di distanza, ma a KM0 o, quando va bene, a 100 km. In compenso, Marysa® se raccolta bene spunta prezzi di 6-7 euro al kg nei mercati alla produzione.

Immagine 6.

Nella prossima puntata l’intervista ad un altro produttore veronese, Marco Garzetta che ha investito su Marysa® in impianti ad alta densità su portinnesto Gisela 6 e commercializza le ciliegie a marchio “Ciliegie di Vania®”. Prossimamente su Cherry Times.


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