Nuovi portinnesti per ciliegio acido in Bulgaria: Argo 1 e Argo 2 promettono produttività

12 nov 2025
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La ricerca sui portinnesti del ciliegio acido (Prunus cerasus L.) in Bulgaria compie un passo avanti con la selezione di due nuovi ibridi clonali propagabili, “Argo 1” (20-181) e “Argo 2” (20-192), sviluppati presso il Fruit Growing Institute di Plovdiv.

Lo studio, condotto tra il 2014 e il 2017 nella stazione sperimentale di Khan Krum, ha valutato l’idoneità di questi portinnesti su cultivar commerciali di amarena: “M-15”, “Nefris”, “Fanal” e “Schattenmorelle”, confrontandoli con il tradizionale Prunus mahaleb.

L’obiettivo principale dello studio era di individuare del materiale che combinasse compatibilità d’innesto, ridotto vigore e tolleranza alla siccità, caratteristiche sempre più richieste in un contesto di cambiamenti climatici.

Risultati dello studio

I risultati hanno mostrato che il successo d’innesto variava tra l’83 e il 90% con le combinazioni su P. mahaleb e tra l’87 ed il 91% sul nuovo ibrido 20-192, i quali hanno garantito le percentuali più alte.

L’ibrido 20-181, pur mostrando una minor compatibilità media (82–85%), si è distinto per la sua capacità nanizzante sul nesto.

Tale caratteristica, unita alla crescita uniforme e regolare durante la stagione vegetativa, rende questo portinnesto interessante per impianti ad alta densità (o per usi ornamentali in vaso).

L’ibrido 20-192, invece, ha mostrato un vigore intermedio e costante, con piante di altezza finale tra 134 e 146 cm e diametro del fusto di 12–13 mm, valori inferiori ma prossimi a quelli osservati su P. mahaleb.

Confronto con P. mahaleb

Quest’ultimo ha confermato la sua alta vigoria vegetativa (fino a 168 cm di altezza e 15 mm di diametro), ma anche una minore uniformità rispetto agli ibridi testati.

Tutte le combinazioni innesto/portinnesto hanno comunque prodotto materiale vivaistico conforme agli standard nazionali bulgari.

L’interesse verso questi nuovi portinnesti nasce dalla necessità di sostituire i tradizionali P. mahaleb, spesso eterogenei e portatori di virus trasmessi dal seme, nonché talvolta incompatibili con cultivar importanti come “Schattenmorelle”.

La selezione clonale permette di superare tali limiti, offrendo uniformità, stabilità genetica ed una migliore risposta in vivaio.

Prospettive produttive e fisiologiche

Inoltre, in un panorama produttivo orientato verso impianti intensivi e gestione meccanizzata, la disponibilità di portinnesti meno vigorosi ma resistenti alla siccità è strategica per mantenere rese elevate e qualità dei frutti, riducendo al contempo i costi di gestione.

Dal punto di vista fisiologico, l’ibrido 20-181 (“Argo 1”) si è distinto per basso vigore e crescita equilibrata, caratteristiche che possono contribuire ad una precoce entrata in produzione e ad una migliore efficienza in condizioni di elevata densità d’impianto.

L’ibrido 20-192 (“Argo 2”), invece, ha mostrato una crescita più sostenuta ed una promettente tolleranza alla siccità, osservata sia in campo sia in prove preliminari non irrigue.

Tale combinazione di vigore moderato e adattabilità, suggerisce un potenziale impiego in aree con limitata disponibilità idrica o su suoli marginali, confermando l’interesse per ulteriori prove in frutteto.

Conclusioni dello studio

In sintesi, lo studio mostra due nuovi portinnesti promettenti per il ciliegio acido sviluppati in Bulgaria: “Argo 1” e “Argo 2”.

Se i risultati verranno confermati, questi portinnesti andranno a potenziare il panorama a disposizione per gli agricoltori, fornendo nuove risorse per il miglioramento della sostenibilità produttiva del ciliegio acido, rispettivamente orientate al contenimento del vigore e all’adattamento agli stress idrici (e zone marginali).

Le conclusioni raccomandano ulteriori studi di lungo periodo, soprattutto per confermare la tolleranza alla siccità dell’ibrido 20-192 e valutare le sue prestazioni in frutteti commerciali.

Il lavoro conferma l’importanza strategica dei programmi di miglioramento genetico locali nel rispondere alle sfide climatiche e produttive della cerasicoltura.

Fonte: Vasilev, D., Malchev, S., & Nacheva, L. (2025). New Bulgarian Rootstocks for Sour Cherry Cultivars (Prunus cerasus L.). Plants, 14(9), 1352. https://doi.org/10.3390/plants14091352 

Fonte immagine:

Andrea Giovannini
Università di Bologna


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